Sistema e metodologia di test
Abbiamo testato il dissipatore sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto ed all’interno di un Silverstone Raven 3, con temperatura ambiente di circa 25°C:
Abbiamo scelto di utilizzare come GPU una Nvidia GTX 480 reference, a default ed overcloccata ad 800 (core)- 975 (RAM) al fine di stressare fino in fondo il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 380-400W. Dobbiamo precisare che quest’ultimo test rappresenta un tentativo estremo di utilizzo, se vogliamo, inappropriato date le ventole fornite in dotazione, da 1100 RPMRPM. Qui stiamo parlando di una quantità di calore da smaltire davvero elevata e con altre schede video dai consumi minori la situazione sarà ben diversa.
Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software GPU-Z, riportando le temperature dei sensori ShaderCore e PCB. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25 minuti di stress con il noto software Furmark (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la GPU, ben più di qualsiasi videogioco.
Le temperature del Peter, con dissipatori RAM e VRM forniti dalla Alpenföhn, sono state confrontate con il Peter stesso + il dissipatore per VRM VRM-G2 della Thermalright, con il Thermalright Spitfire + VRM-G2 ed infine con il dissipatore stock Nvidia.
Per quanto riguarda le misurazioni, sono state effettuate con velocità della ventola impostata a 1100 RPMRPM, utilizzando le regolazioni da BIOS. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4.
Sono state utilizzate due sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro:
- Reference @ 700-925 con 1.050V
- Overclock @ 800-975 con 1.050V
Inoltre sono stati usati diversi case, per analizzare il posizionamento delle heatpipe :
- Banchetto di prova orizzontale
- All’interno di un Raven 3 in posizione classica
- All’interno di un Raven 3 in posizione VERTICALE, girato di 90gradi in senso antiorario
L’orientamento delle heatpipe ha giocato un ruolo determinante, assieme al riscaldamento del PCB in rapporto al flusso d’aria calda, ed alla sua ovvia dispersione ambientale.
Per quanto riguarda lo Spitfire è stata utilizzata una ventola Noiseblocker PK-3 da RPM1700 RPM mentre per il VRM-G2 non è stata utilizzata alcuna ventola, quindi in configurazione fanless. Ricordiamo che se invece fosse utilizzata anche qui una ventola con buona pressione statica le temperature migliorerebbero significativamente, sia sui VRM stessi sia sulla GPU. E’ stata utilizzata una configurazione fanless per via delle limitazioni intrinseche del Raven3 e per via del fatto che era necessario testare il Peter in modalità silenziosa, per come ci è stato fornito dalla casa madre.
Nel test dello Spitfire sul Raven 3 nella configurazione standard abbiamo riscontrato un grave problema: nel Raven3, con la paratia laterale chiusa, la ventola PK-3 installata sul dissipatore pesca poca aria a causa dell'assenza della ventilazione nel lato del case stesso. Questo ha comportato il collasso termico dello Spitfire nonostante avessimo impostato le ventole AP-181 del Raven 3 al massimo regime di rotazione. Inoltre il ricircolo d'aria provocato dallo Spitfire porta all'aumento della temperatura interna e vengono compromessi i flussi d'aria verticali del Raven 3.
Sconsigliamo quindi decisamente l'utilizzo dello Spitfire o di dissipatori simili, su case di questa tipologia. Consigliamo invece l'adozione dei classici sistemi di dissipazione blower style, come quelli reference Nvidia/AMD. In una classica configurazione orizzontale invece lo Spitfire riesce ad essere non molto distante da soluzioni a liquido dedicate, con rumorosità non troppo eccessiva. Nel test dello Spitfire + VRM-G2 sul Raven3 in posizione ruotata di 90 gradi in senso antiorario è stata apportata una modifica “casalinga” in modo che lo Spitfire riuscisse a far pescare aria alla ventola dall’esterno, come ad esempio avviene in case tipo Coolermaster HAF-X/932 e simili, quindi di comune concezione. In questo caso il Raven 3 è stato configurato con una ventola da 120mm alla base in immissione, 2x180mm AP181 in immissione pressione positiva in estrazione, assieme ad una 120mm, ed il tutto rialzato da terra di modo che riuscisse a pescare aria dal basso. Da notare come lo scenario sia drasticamente cambiato a favore di questa soluzione, che di fatto rende la GTX 480 innocua e relativamente fredda persino con Furmark, come vedremo nei test.