La piattaforma utilizzata è composta dalla CPU Intel Core i7-3770K, scheda madre GIGABYTE Z77X-UD3H, RAM da 4 GB G.Skill 2133 9-10-9-28, dissipatore Scythe Katana 3 e pasta termica Gelid Extreme. Il tutto disposto su di un banchetto.
Il test è stato dapprima eseguito con la TIM fornita da Intel, adoperando lo stress test Prime95 per 20 minuti alla frequenza di 4200 MHz e 1,224 Volt, e successivamente con la pasta termica GELID Extreme tra die ed IHS, alle medesime condizioni.
Con la pasta termica Intel, si è ottenuto al massimo la temperatura di 83°C. È stata poi sostituita la TIM Intel con la GELID Extreme e riapplicato l'IHS sul die, in modo da rendere ottimale il contatto tra il dissipatore ed il processore stesso. La CPU è stata rilasciata a riposo per 24h all'interno del socket.
Con le stesse impostazioni del precedente test, si è ottenuto un calo di 4°C: la temperatura massima rilevata è stata di 79°C.
Con il sistema di raffreddamento LN2 e con pasta termica Intel, la frequenza massima con il bencmark wPrime 1024m, è stata di 6293 MHz, con tensione di 1,812 V, chiudendo il test in 116 secondi e 203 ms. L'overclocker fa sapere che alzando ulteriormente il Vcore, non si è ottenuto un aumento della frequenza.
Sostituendo la pasta termica con la GELID Extreme, la frequenza massima ottenuta è salita a 6385 MHz, con Vcore di 1,836 V, totalizzando 114 secondi e 391 ms. È riuscito a completare il test wPrime 32m in 3secondi e 438ms con clock di 6437 MHz.
La rimozione dell'IHS con relativa sostituzione della pasta termica, comporta un inevitabile miglioramento dal punto di vista della trasmissione termica, ma resta una pratica che va ad invalidare la garanzia, a cui sono particolarmente interessati gli overclocker più audaci e non gli utenti medi.
Andrea Fanfani
Redazione XtremeHardware