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Intel reinventa il transistor. Analisi della nuova tecnologia trigate a 22nm - I tre obiettivi di Mark Bohr e l'introduzione al tri-gate

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I tre obiettivi di Mark Bohr e l'introduzione al tri-gate

Nell‘introduzione abbiamo mostrato il video introduttivo alla conferenza, andiamo ad analizzarne ora gli aspetti più interessanti.

Il primo elemento che si intuisce dal video è che si sta parlando di strutture a 22nm, infatti nella simpatica animazione che vede Bohr protagonista, egli stesso si fa rimpicciolire fino a livello nanometrico.

Il Senior Fellow di Intel introduce la nuova struttura descrivendo quali sono gli obiettivi da raggiungere e raggiunti rispetto alla struttura planare dei transistor classici.

PRIMO OBIETTIVO: MASSIMIZZARE IL FLUSSO DI CORRENTE IN FASE “ON”

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Il primo obiettivo posto da Bohr è quello di massimizzare il flusso di corrente che passa attraverso il gate quando il transistor è pienamente operativo.

SECONDO OBIETTIVO: MINIMIZZARE IL FLUSSO DI CORRENTE IN FASE “OFF”

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Di controparte il secondo obiettivo prevede di minimizzare il passaggio di elettroni quando il transistor è inattivo e quindi in fase “OFF”.

TERZO OBIETTIVO: MINIMIZZARE  LA VELOCITA’ DI TRANSIZIONE TRA GLI STATI

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L'ultimo obiettivo che si pone Bohr riguarda lo switch di status da inattivo ad attivo e viceversa.

Intel, infatti, ha cercato di ridurre il più possibile il tempo necessario per effettuare il cambio di stato.

TRI-GATE

La soluzione di Intel è la nuova struttura tridimensionale chiama tri-gate, che nelle pagine successive andremo ad analizzare.

Mark Bohr, introducendo tri-gate mostra in breve quali sono le feature di questa nuova soluzione produttiva.

In primis grazie ad una maggiore superficie di passaggio degli elettroni vi è un incremento delle performance pari al 37%, combinato ad una riduzione dei consumi del 50%.

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