Impressioni d’uso
Per una tastiera così bella non potremmo non partire dall’analisi qualitativa ed ergonomica del prodotto, prima di affrontare il tema delle prestazioni nei vari giochi e nella scrittura. Come abbiamo già detto la DeathStalker è costruita in plastica ABS di buona qualità molto resistente allo sporco e alle ditate. Sul poggia–polsi è presente una texture differente rispetto al resto della tastiera, caratterizzata da un design a nido d’ape che massimizza il grip sul polso. I tasti sono rifiniti magnificamente e le lettere di grandi dimensioni consentono un buon uso della tastiera anche con retroilluminazione spenta. A proposito di retroilluminazione, l’abbiamo trovata davvero soddisfacente anche se avremmo gradito la possibilità di cambiare il colore della stessa (feature disponibile solo nella versione Ultimate). Posteriormente i piedini regolabili sono rifiniti in modo molto buono e presentano una gommatura all’estremità che permette una migliore presa su superfici scivolose. L’ampio poggia-polsi e i tasti a profilo basso prestano questa tastiera ad un utilizzo davvero comodo. Anche dopo molte ore di gioco o di scrittura le nostre dita non saranno affaticate eccessivamente, questo grazie anche alla struttura a membrana a bassa forza di attuazione. Nota negativa è la mancanza di un rivestimento in treccia di tessuto per il cavo USB.
Ora passiamo alla prova più importante e più attesa dai lettori, cioè la prova sul campo. Abbiamo usato questa periferica con Crysis 3 e BF3 Online, quest’ultimo principalmente in modalità multiplayer per testare in condizioni di gaming competitivo la DeathStalker. Chi è abituato all’utilizzo di una tastiera meccanica (come nel nostro caso), all’inizio usando questa tastiera si troverà un po’ spaesato soprattutto per i tasti ad isola. Dopo aver preso la mano la tastiera, comunque è risultata affidabile e precisa, forte anche dell’ottimo sistema antighosting di cui è fornita. L’ergonomia è ottima e riusciamo a raggiungere facilmente tutti i tasti fondamentali per ogni FPS, cioè WASD e i numeri da 1 a 4 per cambiare armi e accessori. Se siete amanti delle sessioni gaming notturne, questa tastiera risulterà molto comoda grazie alla retroilluminazione regolabile. La presenza di un software che consente la creazione di macro aiuterà molto gli appassionati di RTS anche se a loro svantaggio non sono presenti tasti programmabili appositamente adibiti a tale scopo. Per quanto riguarda la scrittura è forse una delle migliori tastiere a membrana fino ad adesso da noi recensite, anche se non raggiunge la facilità di scrittura di una tastiera Cherry MX blu.