Nel Dettaglio
Aperta la confezione troviamo il prodotto ed il relativo bundle ospitato in maniera impeccabile che ne garantisce anche l’integrità durante il trasporto. Estraendo tutto dalla confezione troviamo un bundle abbastanza ricco. Nel dettaglio troviamo:
- box RAIDON GR-3660-B3
- alimentatore 12V
- cavo alimentazione presa Schuko
- 1x Cavo USB 3.0
- 4x piedini in gomma
- Viteria
- 2x Chiavi per i bay
- Manualistica
Possiamo dunque procedere ad analizzare il box RAIDON GR-3660-B3.
Estratto dall’imballaggio e dall’ulteriore busta di plastica a protezione del box troviamo dunque il RAIDON GR-3660-B3 che si presenta con una colorazione interamente nera e con una superfice quasi a buccia d’arancia. Le dimensioni sono di 120 x 64 x 220 mm per un peso di circa 900 grammi e troviamo una struttura realizzata in alluminio molto resistente. Grazie alle dimensioni e al design sobrio e classico, il RAIDON GR-3660-B3 riesce a collocarsi adeguatamente sia in ufficio che a casa. La sua forma rettangolare inoltre ha una duplice funzione di posizionamento, infatti potremo orientare il box sia in verticale, dunque seguendo la collocazione standard, e sia in orizzontale su ambo i lati in modo da trovare la giusta posizione a seconda del piano di lavoro o di collocazione. Tornando all’aspetto estetico del box troviamo nella parte superiore solo la serigrafia del brand che stacca la colorazione completamente nera del box.
Nella parte frontale troviamo la zona che più ci interessa ovvero quella relativa ai bay. Il RAIDON GR-3660-B3 come già detto è un box Dual Bay che ci permetterà dunque di sfruttare contemporaneamente due Hard Disk o in formato classico da 3,5’’ o da 2,5’’ dunque anche due SSD. I due bay sono inoltre caratterizzati non solo per la possibilità di essere estratti con il semplice gesto ‘’Push’’ premendo il supporto in plastica e a seguire estraendo le slitte in alluminio ma sono dotati anche di una ‘’serratura’’ di sicurezza che permetterà, tramite le chiavi in dotazione, di assicurare i drive all’interno del box evitando dunque ‘’furti’’. A lato di queste serrature sono presenti due LED che si illumineranno di blu con dischi in idle, lampeggeranno sempre di blu in fasi di attività e solo quando ci sarà qualche problema lampeggeranno di rosso. Vi mostriamo comunque per praticità questa tabella dove viene spiegato tutto nel dettaglio.
Notiamo già dalla parte frontale come le due slitte siano forate permettendo dunque un maggior ricircolo d’aria, garantito anche dalla piccola ventolina posta nel retro del box che vedremo a breve. Non solo, se prestiamo attenzione noteremo anche una piccola ‘’spaziatura’’ tra le due slitte che completa il ricircolo d’aria all’interno.
Le slitte una volta estratte si fanno notare per il loro peso e per la loro struttura in alluminio che conferisce solidità e un minimo di dissipazione termica dei drive. Queste come vediamo sono forate in maniera tale da accogliere come già accennato in precedenza tutti i tipi di formato dei drive in commercio.
Dando uno sguardo veloce all’interno del box notiamo anche qui una struttura in metallo che permette la completa dissipazione di drive anche ‘’calorosi’’. Non manca nel fondo il PCB con i connettori SATA e di alimentazione che alimentano e gestiscono i drive inseriti. Dietro tale PCB invece trova posto il piccolo chip RAID JMicron JM561 che si occupa di creare, ricreare e gestire i drive una volta impostati, tramite switch, in modalità RAID0 o RAID1.
Capovolgendo il box non troviamo nient’altro che un adesivo con il codice a barre e modello del prodotto. Qui ovviamente potremo anche apporre i piedini in gomma nel caso in cui la superfice dove collocheremo il box non sia abbastanza stabile.
Ora volgendo lo sguardo nel retro del box troviamo dunque la piccola ventolina da 4 mm che si occuperà di smaltire il calore in eccesso all’interno del box. Piccola considerazione è sulla rumorosità della ventola che in funzione non è assolutamente ‘’rumorosa’’ come ci si potrebbe aspettare e dunque svolge un ottimo compito sul piano prestazioni/rumorosità. Nel dettaglio è stata impiegata una ventola da 4 mm di produzione Y.S. Tech modello FD124010LL con tecnologia bearing caratterizzata da una rotazione di 5000 RPM, valore di 5 CFM e rumorosità massima di 17,5 dBa. Ottima scelta da parte di RAIDON dunque. Proseguendo nell’analisi troviamo il connettore USB 3.0, il pulsante di accensione/spegnimento, l’ingresso per il connettore di alimentazione ed infine lo switch a tre posizioni. Questo switch è una delle caratteristiche più importanti del box RAIDON GR-3660-B3 in quanto consentirà all’utente di selezionare tre modalità differenti. Avremo modo di impostare lo switch su JBOD per gestire i drive inseriti in modo indipendente l’uno dall’altro, su RAID 1 prediligendo la sicurezza dei dati (un drive farà da mirror) ed infine su RAID0 creando un unico volume per massimizzare le prestazioni complessive. Ci viene inoltre indicato che prima di accendere il box è bene assicurarsi che gli switch siano nella giusta posizione (dunque facciano una specie di click) onde evitare danneggiamenti al box ed ai drive.
Bene non ci resta che prendere i nostri drive e procedere alla fasi di test. Come detto per le prove sono stati utilizzati due drive da 3,5’’ della Western Digital RED modello WD60EFRX con capacità ognuno di 6TB per un totale di 12TB di Storage.
Dunque estratte le slitte non ci resta che montare i drive per poi inserirli nel box. Per sicurezza abbiamo provveduto anche a chiudere con la chiave in dotazione i due bay.