Ciao Mondo 3!

004Eccoci a presentarvi un’altra concorrente della serie Z97, con tutte le carte in regola per distinguersi nell’affollato mercato delle schede madri. Sin dalla sua nascita, la serie Extreme di ASRock si è distinta per l’ottimo rapporto qualità prezzo. In particolare, la Extreme6 va a posizionarsi nella fascia alta di mercato, grazie alle numerose features presenti, tra cui l’esclusivo slot Ultra M.2, e la sua propensione all’overclock.  

 

 

 

 

 

asrock logo

 

Al contrario di brand come ASUS, GIGABYTE o MSI, ASRock focalizza i propri sforzi quasi esclusivamente nel mercato delle schede madri. Grazie a questo costante impegno, è quindi riuscita a creare schede madri dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, per la gioia dei gamer, degli overclockers, ma anche degli assemblatori di server e sistemi embedded. A fianco della serie Extreme, ASRock propone la serie Fatal1ty, molto apprezzata tra gli appassionati di gaming. Al banco di prova, la entry level Z97 Killer  non ci ha affatto deluso. Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con l’overclocker Nick Shih, ASRock è riuscita catturare l’attenzione anche di coloro che fanno overclock estremo: la serie OC, con la sua caratteristica livrea giallo-nera, si è distinta nelle competizioni di overclock, riuscendo a contrastare persino la serie ROG di ASUS. Ma vediamo se anche questo modello Extreme6, non certo un modello di punta tra le schede ASRock dedite all’overclock, riesce a distinguersi.

 

Preview

 

Dopo questa prima presentazione, vediamo quali cambiamenti ci porta il Chipset Z97/H97. Non sono molte le novità introdotte da Intel con la serie 9 di chipset Intel. Non a caso la serie 9 viene contraddistinta ancora con il nome in codice "Lynx Point".

 

Chipset Z97

 

Z97-H97

 

Guardando lo schema a blocchi del PCH Z97, notiamo soltanto due nuove feature, di cui una dedicata più che altro al mondo business. La prima è la tecnologia Boot Guard per una protezione da malware che agisce già a livello hardware e BIOS. La feature più interessante della serie 9 di chipset è sicuramente il supporto all’Intel Rapid Storage sull’interfaccia PCI Express. Tale novità si concretizza all’atto pratico con la proliferazione sulle nuove schede madri Z97 di due nuove interfacce: il SATA Express e il PCI Express M.2. Quest’ultimo non è in realtà uno standard del tutto nuovo, essendo stato adottato già in alcune schede madri Z87 e in alcuni ultrabook e notebook di nuova generazione. L’interfaccia M.2 sfrutta due linee PCI Express 2.0 (tra le 8 messe a disposizione dal chipset) offrendo una banda teorica di 1000 MB/s ed innalzando  di fatto il throughput massimo degli SSD fino a circa 780 MB/s. Si parla di un incremento di circa il 67% rispetto allo standard Sata 6Gb/s, a fronte dell’adozione di SSD più compatti, costituiti da una semplice stick da installare sulla scheda madre. Come vedremo nel prossimo capitolo, la ASRock Extreme6, propone un’interfaccia Ultra M.2, unica nel suo genere e in grado di garantire prestazioni teoriche ben superiori a quelle della connessione M.2.

 

PCIE m2

 

La vera novità è però rappresentata dalla “nuova interfaccia” SATA Express.

 

sata express cable

 

Più che di un nuovo standard, si tratta di un nuovo connettore che vede affiancate due particolari porte SATA più un connettore di alimentazione, più corto. La particolarità di queste porte SATA è che possono veicolare ciascuna una linea PCI Express, qualora connesse tramite un connettore completo SATA Express. Sarà comunque possibile utilizzarle anche come porte SATA 6Gb/s collegando SSD o HDD tradizionali.

Per il momento la maggior parte delle implementazioni del SATA Express (come pure dell’M.2) prevedono l’utilizzo di linee PCI Express di tipo 2.0 (quelle messe a disposizione dal PCH Z97), ma in futuro si prospetta l’arrivo di controller SSD in grado di supportare il nuovo standard 3.0, in grado di garantire quindi un raddoppio della banda disponibile. Già da adesso però, alcuni produttori di schede madri potrebbero optare per l’utilizzo di linee PCI Express 3.0 della CPU, normalmente destinate alle schede video.

Da notare che le linee PCI Express del SATA Express non sono in grado di fornire alimentazione, a differenza degli slot PCI Express tradizionali. Si è quindi reso necessario l’utilizzo di un connettore ausiliario di alimentazione che andrà collegato alla PSU del sistema. La disponibilità di SSD con questa interfaccia è al momento molto limitata mentre è già possibile trovare in commercio alcuni SSD in formato M.2 (NGFF).

 


Feature esclusive e peculiarità

Viste le peculiarità apportate dal chipset Z97, vediamo cosa porta in dote la ASRock Z97 Extreme6.

 

Caratt 001 Caratt 002  Caratt 003

 

Abbiamo già avuto un assaggio della feature Super Alloy sulla Z97 Killer. In questo caso, oltre alle induttanze da 38A, ai condensatori Nichicon da 12k ore e ai MOSFET NexFET per le fasi di alimentazione delle RAM, abbiamo dei MOSFET Dual Stack per la CPU, quindi decisamente migliori di quella della Z97 Killer. Tra le features troviamo anche i dissipatori delle fasi, che ASRock definisce XXL. Da notare la traduzione approssimativa delle caratteristiche presente sulla versione italiana del sito!

 

Caratt 004  Caratt 004bis

 

Ed eccoci ad una delle caratteristiche più esclusive di questa scheda madre. La Z97 Extreme6 è infatti la prima scheda madre a disporre di uno slot Ultra M.2. Abbiamo in precedenza spiegato il funzionamento dello slot M.2, collegato a due linee PCI Express 2.0 del chipset Z97. Ebbene ASRock ha pensato di offrire una banda ben superiore per gli SSD di questo formato, grazie all’utilizzo di 4 linee PCI Express 3.0. La banda teorica messa a disposizione da questo slot è 6 volte maggiore rispetto al SATA 6 Gb/s. Oltre alla banda sensibilmente maggiore, l’Ultra M.2 è direttamente collegato alla CPU, eliminando pertanto la latenza introdotta dal chipset Z97. Ciò permette a questo slot di garantire prestazioni maggiori anche con normali SSD M.2.

ASRock non si è accontentata di proporre uno Slot Ultra M.2: per chi non si accontenta o per chi necessita di tutte  le linee PCI Express 3.0 per l’installazione di due o più schede video, è disponibile uno slot M.2 tradizionale, collegato al chipset Z97. Entrambi gli slot supportano SSD lunghi fino a 110mm, la massima lunghezza possibile per il formato M.2.

 

Caratt 005  Caratt 006  Caratt 007  Caratt 008  Caratt 009  Caratt 010

 

ASRock propone in bundle con le sue schede madri un anno di iscrizione al servizio Orbweb ME, che permette di trasformare il proprio PC in una sorta di server cloud personale. Il  servizio è gratuito per un anno.

 

Caratt 011  Caratt 012

 

Come per la Z97 Killer, anche sulla Extreme6 troviamo una curatissima sezione audio, denominata Purity Sound 2. Questa è basata su un chip Realtek ALC1150, caratterizzato da un DAC con 115db di SNR. Il chip è ben schermato da interferenze tramite un’apposita mentre l’intera sezione audio è isolata dal resto del PCB, come ben evidenziato dalla linea di demarcazione gialla. Particolare attenzione è stata posta per la riduzione del rumore, tramite condensatori Nichicon Fine Gold, che garantiscono una schermatura migliore da interferenze. Ciliegina sulla torta, l’utilizzo di 2 amplificatori operazionali TI NE5532 per una migliore risposta sui bassi e per permettere di pilotare cuffie ad alta impedenza (fino a 600 ohm).

 

Caratt 013

 

Tipicamente le schede madri offrono in bundle un CD con numerosi software da installare. ASRock ultimamente ha attuato una diversa strategia, ovvero permette all’utente di scegliere quali software installare direttamente da un App Shop. Numerosissime ovviamente le Utility a disposizione, la maggior parte delle quali gratuite.

 

Caratt 014

 

Poteva mancare il SATA Express in questa Z97 super accessoriata? Ovviamente no.

 

Caratt 015  Caratt 016

 

Con la tecnologia HDD Saver (un connettore proprietario a 4 pin a cui collegare gli HDD) sarà possibile spegnere ed accendere gli HDD via software per risparmiare energia e/o per ragioni di sicurezza.

 

Caratt 017

 

Tra le altre features troviamo uno slot Mini PCIe per l’installazione di moduli WiFi e due porte Gigabit Ethernet (una Realtek RTL8111GR e una Intel I218V, quindi senza supporto al link aggregation). Infine troviamo una gestione delle fasi digitale che analizzeremo meglio nel capito di analisi del layout.

 

Caratt 018  Caratt 019  Caratt 020  Caratt 021

 

Per finire troviamo le classiche feature ASRock hardware e software quali un PCB resistente all’umidità e la funzione di deumidificazione del PC, nonché numerose App per velocizzare le operazioni di sistema.

 


Specifiche tecniche

Riportiamo integralmente per completezza d’informazione gli screen relativi alle specifiche di prodotto, disponibili anche sul sito del costruttore.

 

Specif 001  Specif 002  Specif 003  Specif 004  Specif 005

 


Unboxing e primo contatto

 

001a  001b

 

La confezione a forma di valigetta si presenta robusta e ricca sul retro d’informazioni.

 

002  003

 

Il bundle risulta in linea con lo standard di questa fascia senza eccellere come sui prodotti di punta. Oltre allo SLI Bridge, degno di nota è il connettore per la funzionalità HDD saver, citata in precedenza.

 

004

 

Sul PCB nero della ASRock Z97 Extreme6 risaltano i dissipatori color azzurro metallizzato. Il layout riprende quindi i colori nero-azzurri, distinguendosi dalla precedente livrea grigio-azzurra adottata nelle precedenti serie Extreme. Ad impreziosire delle note di colore giallo oro date dai condensatori 12K e Nichicon della sezione audio.

 

005

 

Da questa foto richiamiamo la vostra attenzione sia sull’elevato numero di porte SATA che sulle abbondanti 12 fasi che contornano il socket LGA1150. Notiamo inoltre la presenza di 3 slot x16 e due slot x1. I primi due slot sono PCI Express 3.0, di cui il primo operante a 16x e il secondo a 8x. Sarà quindi possibile installare configurazioni SLI e CrossFire senza particolari limitazioni, a patto di non utilizzare lo slot Ultra M.2. Poiché questo utilizza 4 linee PCI Express 3.0 della CPU, il secondo slot PCI Express x16 opererà a x4 utilizzando un SSD nello slot Ultra M.2. In questa circostanza sarà comunque possibile effettuare un CrossFire ma non uno SLI (che richiede una configurazione x8/x8). Sono presenti in totale 6 connettori per le ventole, di cui due a 4 pin.

 

006

 

Il pannello posteriore di porte I/O consiste in 6 porte USB3.0 (2 delle quali gestite dal chip ASMedia ASM1042E e 4 dal PCH Intel Z97), un attacco misto PS/2 per tastiera/mouse, un completo trio di uscite digitali per il segnale video (DVI, HDMI e DisplayPort), una porta eSATA (gestita dal controller ASM1061) con alla sinistra un micro-pulsante con funzione di Clear CMOS, ben 2 porte ethernet  RJ45 in classe Gigabit e per finire i classici attacchi mini jack dedicati all’input/output del segnale audio e un attacco S/PDIF ottico.

 

007  008

 

Le due flange dissipatrici, definite da ASRock XXL sono purtroppo prive di Heatpipe. A fare da garanzia sulla potenza erogata ci sono ben 12 fasi che assicurano tutta la potenza necessaria per spingere il processore a frequenze limite con sistemi di raffreddamento estremi, nell’ordine dei 6 GHz CPU permettendo. E’ evidente che la potenza erogabile è ben maggiore di quanto necessario per l’overclock quotidiano.

 

009

 

Tolti i dissipatori, possiamo notare i Mosfet NexFET di nuova generazione, che grazie alla tecnologia Dual-Stack garantiscono elevata efficienza e basse temperature di esercizio. Non sono presenti diciture sui mosfet ma supponiamo si tratti dei Texas Instruments CSD87350Q5D, adottati anche da ASUS per le sue schede madri ROG. Le 12 fasi sono controllate tramite controller PWM Intersil ISL3379 che è in grado di gestire fino a 6 canali. Approccio comune in questi casi è quindi l’adozione di sdoppiatori del segnale PWM. Troviamo infatti 6 Intersil ISL6611A (tre sul lato superiore del PCB e tre su quello inferiore) in grado di lavorare ad una frequenza di switching fino a 1MHz. Altro fatto che dona un estetica accattivante è la presenza di condensatori con finitura dorata  con una resistenza superiore del 20% rispetto alla concorrenza ed una durata di vita di almeno 12000 ore. Ovviamente, in questa zona troviamo anche il connettore EPS12V a 8 pin.

 

008  010

 

Spostandoci verso il pannello posteriore notiamo la componentistica dedicata a queste porte: un ASM1442K per la gestione dei flussi video HD della IGP Intel, un HUB USB 3.0 a 4 porte ASMedia ASM1074,collegato a l relativo chip ASMedia 1042AE, poco più sotto che fornisce due porte USB 3.0 a partire da una connessione PCI Express 2.0.

Sotto troviamo i due chip dedicati alle porte LAN, il Realtek RTL8111GR e l’Intel I812V.

 

011  011

 

Segue, sempre sul lato sinistro della scheda madre, l’ottima sezione audio denominata Purity Sound 2. L’implementazione di ASRock per la nuova serie Z97 è davvero particolare. Il chipset ALC1150 è anche in questo caso incapsulato in una cover protettiva che lo scherma da interferenze elettromagnetiche. Tutta la sezione del PCB è inoltre schermata dal resto delle componenti, come pure i condensatori Nichicon Gold da 100uF. Nel dettaglio notiamo i due amplificatori operazionali della Texas Instruments NE5532 che permettono di pilotare cuffie ad alta impedenza (fino a 600ohm) di migliorare la risposta sui bassi.

Accanto alla sezione audio, troviamo il Nuvoton NCT6791D, chip che si occupa della gestione delle ventole e della rilevazione delle temperature e dei voltaggi, già visto in passato in altre schede madri Z87. Continuando lungo il perimetro inferiore, troviamo un connettore HD Audio, un connettore per una porta COM RS232 un connettore per l’alimentazione ausiliaria degli slot PCI Express, un connettore per una porta Thunderbolt, un connettore per due porte USB 3.0, 2 connettori per 4 porte USB 2.0, una insolita ma utile porta USB 2.0 on-board. Nella parte alta della foto notiamo inoltre lo slot Mini PCI Express, lo Slot M.2 e il chip ASM1184e che funge da switch per una linea PCI Express 2.0 (condivisa tra lo slot PCI E3 e il mini-PCIE.

 

013  014  015  016

 

Nell’angolo in basso a destra troviamo i 2 pulsanti on-board di power e reset, il connettore di alimentazione per l’HDD saver e i 2 BIOS montati su zoccolo, con tanto di switch per passare dall’uno all’altro, l’utilissimo Debug LED e i vari header per i pulsanti del cabinet e lo speaker di sistema.

 

017

 

Passando sul lato destro, troviamo le ben 10 porte SATA 6 Gb/s. Il primo blocco di 6 porte, contiene il connettore SATA Express e sono quindi gestite dal chipset Z97. Le 4 porte di destra sono invece gestite da due ASMedia ASM 1061, individuabili poco sopra al dissipatore del chipset Z97. Sono ovviamente da preferire le porte del chipset Intel per l’installazione di SSD, essendo notoriamente più veloci. La porta SATA3_A4 è condivisa con l’eSATA del pannello posteriore. Lo switch ASMedia ASM1456 si occupa di smistare il segnale tra le due porte.

 

018

 

Risalendo lungo il perimetro destro troviamo i 4 slot dual channel delle RAM. Sotto di essi è presente un altro connettore per 2 porte USB 3.0, il classico connettore di alimentazione ATX 24 pin e le due fasi di alimentazione delle RAM, gestite da 2 VRM NexFET e un controller Intersil PWM.

 

019  020  021

 


BIOS

Passiamo ora all’analisi del BIOS della ASRock Z97 Extreme6, molto simile a quello della Z97 Killer, fatta eccezione per la colorazione, ora blu-nera per meglio intonarsi al tema della serie Extreme. Il BIOS è come al solito molto completo e gli utenti più smaliziati potranno dilettarsi nel tuning dei vari parametri.

Il BIOS è stato ottimizzato per essere visualizzato alla risoluzione FullHD, impostata in automatico in base al monitor. I menù sono suddivisi in 7 tab principali. Nel tab main troviamo le caratteristiche principali di sistema e alcune impostazioni generali. E’ interessante la possibilità di poter personalizzare il BIOS salvando nella cartella My Favorite gli item a cui accediamo più frequentemente, in modo da velocizzare le operazioni di overclock o di configurazione.

 

Bios 001  Bios 002  Bios 003

 

La seconda tab, OC Tweaker è proprio quella destinata all’overclock. E’ possibile impostare dei profili di overclock automatico, ma al solito consigliamo di procedere con l’overclock manuale. In primis troviamo i parametri di frequenza per la CPU. Come si può notare il BIOS offre dei fondoscala decisamente elevati. Impostando un moltiplicatore di 120 e un baseclok di 300 otteniamo una frequenza di 36 GHz in overclock! Piuttosto surreale come scenario, nonostante le 12 fasi di alimentazione

 

Bios 004  Bios 005  Bios 006  Bios 007  Bios 008

 

A seguire abbiamo la sezione dedicata alle memorie, con la possibilità di settare nel dettaglio i vari subtimings delle memorie. Da notare anche qui il fondo scala a DDR3-12000 la frequenza delle memorie.

Per finire abbiamo la possibilità di impostare le tensioni operative di CPU e RAM. Abbiamo ovviamente il controllo del Vcore ma anche della tensione di ingresso dei regolatori integrati in haswell, avendo la possibilità in entrambi i casi di impostare una tensione fixed o adattative. Le tensioni massime  per il Vcore sono i classici di 2V permessi da Haswell, assolutamente da evitare per un overclock giornaliero.  Per la RAM il fondo scala è di 1.8V, anche qui ampiamente oltre la tensione consigliata per un overclock sicuro. Da notare che la CPU Load-Line Calibration (LLC) è impostabile solo su 5 diversi livelli (dove il Level 1 è quello più aggressivo).

Nel menù advanced troviamo tutte le configurazioni avanzate per CPU, chipset, controller dei dischi, USB e per le varie tecnologie Intel. Le opzioni presenti sono quelle classiche.

 

Bios 009  Bios 010  Bios 011  Bios 012  Bios 013

 

Troviamo a seguire la sezione Tool dove abbiamo diverse funzionalità per facilitare l’aggiornamento e il backup del BIOS (ricordiamo doppio), oppure la funzione per deumidificare il PC quando resta per molto tempo spento (il PC si accende da solo per scaldare il cabinet).

 

Bios 014  Bios 015

 

In H/W monitor abbiamo informazione di base sulle tensioni di sistema e possiamo impostare la modalità di funzionamento delle ventole. La sezione è piuttosto scarna ma è compensata dall’ottimo software F-Stream.

 

Bios 016  Bios 017

 

Infine, abbiamo la tab per le opzioni di Boot, e la tab Security per impostare una password per il BIOS.

 

Bios 018  Bios 019  Bios 020

 

Usciamo e nel nostro caso non salviamo (visti i parametri impostati in precedenza!) e passiamo ad analizzare il software a corredo della Z97 Killer.

 

Bios 021

 


Metodologia di prova e Piattaforma di test

I test eseguiti sulla ASRock Extreme6 sono volti a verificare la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune,  a verificarne la qualità e la competitività sul mercato ed a valutarne la stabilità della stessa sotto stress anche ricorrendo all’overclock spinto. Per rilevare con precisione le temperature dei dissipatori passivi della zona socket con il sistema sotto overclock, ci avvarremo di un termometro digitale della Voltcraft mod. K101 onde verificare l’efficacia del sistema passivo di dissipazione. Ad onor di cronaca, tipico comportamento delle schede di ultima generazione, abbiamo notato un regime di overclock del processore preimpostato alla frequenza di lavoro di 3900MHz fissi, per cui i risultati che vi proponiamo sono quelli rilevati con tutte le impostazioni “ovviamente” a default del Bios che quindi possono essere replicati da qualsiasi utente a parità di componenti e versione di Bios. Di seguito i componenti utilizzati per i test:

 

componenti

 

Come si evince dalla tabella, abbiamo messo in comparazione i risultati ottenuti dalla ASRock Extreme6 con la scheda di un altro brand, questo perché il chipset è lo stesso come anche le altri componenti aggiunte e specificate in tabella. E per rendere più interessanti i dati pubblicati, abbiamo introdotto quelli ottenuti con un modello della precedente serie Z87, la Maximus VI Extreme.

 


Test Sintetici

 

3DMARK (Fire Strike)

Ultima versione disponibile del benchmark grafico più famoso ed apprezzato prodotto in rete. Realizzato dalla Futuremark, 3DMARK include tutto il necessario per valutare qualsiasi piattaforma hardware: dallo smartphone al tablet, notebook, laptop, desktop o PC da gioco ad alte prestazioni grazie a 3 tipologie di test. Il livello scelto per il test Fire Strike è quello più complesso e ricco di dettagli. Il motore grafico si basa sulle ultime librerie Microsoft: DirectX 11. Ogni dettaglio viene fatto risaltare con estrema precisione limitata solo dalla tecnologia del processore grafico. Il rendering mostrato utilizza le tessellation, l’illuminazione particellare, la simulazione di fumo, effetti di ombre di ultima generazione e svariati post processing.

 

fire strike-1

 

 

 

fire strike-2

 

3DMARK 11

Benchmark prodotto da FutureMark, richiede la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.  La software house sviluppatrice afferma che i test sulla tessellation, l'illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. 3DMark 11 Advanced Edition permette di impostare tre modalità di benchmark in DX11, Performance, High ed Extreme. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d'illuminazione e ombre marcato. Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l'illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il benchmark è stato impostato per sfruttare per il calcolo della PhysX esclusivamente il processore e non la scheda video NVIDIA.

 

3d11-1

 

3d11-2

 

MaxxMEM v2

MaxxMEM v2 misura la larghezza di banda (in GB/s)  del sottosistema di Memoria. Il risultato fornito di lettura e scrittura è molto attendibile e grazie ad uno sforzo dei programmatori il programma riesce a non essere influenzato dall’intervento del sottosistema della cache che ne altera il risultato accrescendone i valori.

 

maxxmem-1

 

maxxmem-2

 


Test Compressione Dati e Multimedia

Passiamo adesso ai test che misurano le performance negli ambiti della Compressione e flusso Multimediale e vediamo le differenze che ci sono a parità di hardware tra la ASRock Extreme6 e le contendenti. Chiariamo subito che sono stati modificati solo i timings delle memorie mentre i restanti sono stati settati tutti in auto.

 

7Zip 9.20

Questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni del sotto-sistema CPU – RAM. Il software riporta un valore espresso in MIPS (Million Istruction for Second). Il test comprende compressione, decompressione e valore generale.

 

7zip

 

Cinebench R15

Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di contenuti tridimensionali, di testare le performance del sottosistema CPU / RAM. Entrambe le release consentono l’esecuzione del test utilizzando un solo core (fisico) della CPU rispetto a quello globale che sfrutta tutti i core sia fisici che logici presenti all’interno del processore.

 

cine r15

 

X264 Benchmark HD 3.0

Software che mediante la codifica video x264 sfrutta in maniera considerevole il sottosistema CPU <-> RAM e per questo è l’ideale per valutare le prestazioni delle schede sotto tale ambito.

 

x264

 


Overclock ed Efficienza

La ASRock Z97 Extreme6 non è una scheda votata all’overclock estremo, pertanto la proveremo solo in condizioni di overclock giornaliero, con sistemi di raffreddamento a liquido, alla portata di tutti.  Il tipo di test scelto per l’efficienza nello stressare il processore è CineBench nell’ultima release disponibile R15. Il test eseguito ovviamente è quello CPU multithreading che spalma su tutti i core logici il calcolo del rendering dei solidi rappresentati nella scena. Come frequenza massima di target per il cosidetto Daily Use che consideriamo un giusto equilibrio tra temperatura raggiunta dal processore e voltaggio richiesto è di 4600MHz. Il punteggio ottenuto è puramente simbolico volto a verificare sia la stabilità della piattaforma che la frequenza delle memorie impostate a 1600 MHz che si è scelto di non overcloccare in quanto oggigiorno qualsiasi tipo di RAM possono mantenere questa frequenza e questi timings.

 

CineR15950

 

Nonostante sia difficile con Haswell effettuare overclock spinti senza surriscaldare il processore, con la Z97 Extreme6 siamo riusciti a innalzare la frequenza di daily use fino a 4700MHz, eseguendo il CineBench R15 ed ottenendo un ottimo punteggio. La Z97 Extreme6 si conferma quindi all’altezza degli utenti più esigenti in termini di overclock per un utilizzo giornaliero.

Passiamo quindi alla comparazione dei risultati ottenuti con altre schede madri. Ovviamente per superare il test ogni scheda ha richiesto da BIOS, per poter chiudere il test senza errori, un determinato voltaggio. Al fine di rendere attendibile il test e porre le schede sullo stesso piano per verificarne la sezione di alimentazione e quindi la singola capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile, cosiìda mettere sullo stesso piano l’intervento della sezione di alimentazione delle varie motherboard. Il profilo LLC impostato al livello 1 (al massimo possibile) da BIOS, sulla ASRock Z97 Extreme6 ci ha permesso, di rilevare una perfetta stabilità delle tensioni, almeno secondo quanto rilevato da CPU-Z. Ricordiamo che lo scopo del test mira principalmente ad analizzare l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione e non a ricercare il valore più alto per fini di gara o record. Ricordiamo anche che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale e di carico, poiché a determinate frequenze limite ed in generale sotto overclock, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale restituito su qualsiasi test effettuato rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma questo porta a scontrarsi con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:

 

tabella consumi

 

I risultati ottenuti dalla Z97 Extreme6 in termini di voltaggi necessari e relativa stabilità si confermano abbastanza allineati rispetto a quelli della Z97 Fatal1ty Killer. Ci aspettavamo un minor consumo da parte di questa scheda per via dei MOSFET Dual Stack, cosa che non si è verificato, probabilmente per via della maggiore componentistica presente su questa scheda. In compenso abbiamo rilevato temperature delle fasi più basse rispetto alla Z97 Killer, seppur sensibilmente maggiori rispetto a quelle di ASUS, per via dell’assenza dell’heatpipe nel relativo sistema di raffreddamento. Sicuramente degno di nota è invece il risultato ottenuto al Cinebench, il più alto della categoria. La Z97 Extreme6 è quindi riuscita a spremere al meglio la CPU 4770K in overclock a 4600MHz, restituendo un punteggio sensibilmente maggiore rispetto alle altre concorrenti. Merito del maggior numero di fasi o della maggiore ottimizzazione del BIOS? Difficile da dirlo, ma il risultato è inconfutabile, essendo stato ripetuto più volte.

Ci teniamo infine a precisare che sconsigliamo per un daily clock a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC (Load Line Calibration) al massimo livello in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.

 


Conclusioni

 

 oro

 

Prestazioni 4,5 stelle La Z97 Extreme6 porta in dote un’ottima quantità di feature, specialmente lato storage, in cui grazie allo Slot Ultra M.2 fa registrare prestazioni da capogiro. Nei benchmark sintetici per CPU e grafica, si è dimostrata in linea con la concorrenza
Overclock 4,5 stelle Non è una scheda per l’overclock estremo, ma per il daily use si è dimostrata molto valida e robusta.Facendo registrare il punteggio più elevato al CineBench R15.
Estestica 4,5 stelle Il layout nero azzurro è tutto sommato piacevole e nel complesso curato
Materiali 4,5 stelle Nel complesso sono buoni i materiali e le componenti utilizzate. Spicca la sezione audio in quanto a cura dei componenti adottati. Buona anche la sezione dei VRM
Prezzo 5 stelle Ad un prezzo di circa 150€ è davvero difficile chiedere di più!
Complessivo 4,5 stelle  

 

 

ASRock conderma la bontà della sua serie Extreme anche per la serie Z97, proponendo al solito una Extreme6 ricchissima di feature, di cui alcune davvero esclusive. Completissima la connettività lato storage, ben 10 le porte SATA 6Gb/s, numerose USB3.0, 1 eSATA 6GB/s, SATA Express, 1 slot M.2 e per finire l’innovativo slot Ultra M.2 che offre una banda 8 volte superiore rispetto al SATA 6Gb/s. Forse il SATA Express e l’Ultra M.2 non sono molto utili attualmente, vista la scarsità di questi dispositivi sul mercato. Tuttavia, chi è in cerca di una scheda madre con una buona longevità, queste interfacce potrebbero rivelarsi molto utili se non indispensabili in futuro. Nel complesso la Extreme6 risulta molto versatile, adatta sia al gaming, grazia alla possibilità di effettuare SLI e CrossFire e l’ottima sezione audio, che all’overclock, come dimostrato dai nostri test e grazie alla presenza di 12 fasi di alimentazione.

Grazie ad un prezzo ufficiale di circa 150€, la Extreme6 si propone come una scheda madre di fascia alta ad un prezzo decisamente più basso della concorrenza, specialmente se consideriamo le numerose feature offerte.

 

PRO

  • Prezzo
  • Qualità progettuale e componentistica
  • BIOS (tra i più completi)

 

CONTRO

  • Assenza di spinotti per i punti di rilevazione delle tensioni
  • Assenza Sistema di connettività WiFi

 

Si Ringrazia ASRock per il sample fornitoci

Valter d’Attoma

 

Pubblicità