Ciao Mondo 3!

019Quali sono gli ingredienti essenziali per un buon PC da gaming? Una scheda video di ultima generazione, una CPU di ultima generazione, magari con in leggero overclock, una connessione Internet veloce ed esente da lag, periferiche da gaming ed un audio di buona qualità. La Z97 Killer sembra avere tutte le carte in regola per poter raccogliere tutti questi ingredienti, offrendo al contempo un look accattivante, tipico della serie Fatal1ty, ad un prezzo facilmente abbordabile. Eccola dunque al banco di prova di XtremeHardware.com, prima concorrente della nuova serie Z97!

 

 

 

Al contrario di brand come ASUS, GIGABYTE o MSI, ASRock focalizza i propri sforzi quasi esclusivamente nel mercato delle schede madri. Grazie a questo costante impegno, è quindi riuscita a creare schede madri dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, per la gioia dei gamer, ma anche degli assemblatori di server e sistemi embedded. Tra i tanti modelli a catalogo, la serie Extreme è da anni apprezzata per le sue capacità di overclock per l’utilizzo quotidiano. Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con l’overclocker Nick Shih, ASRock è riuscita catturare l’attenzione anche i coloro che fanno overclock estremo: la serie OC, con la sua caratteristica livrea giallo-nera, si è distinta nelle competizioni di overclock, riuscendo a contrastare persino la serie ROG di ASUS.

 

ASRock logo

 

Fiore all’occhiello di ASRock, è sicuramente la serie Fatal1ty, che, sin dall’uscita delle CPU Sandy Bridge, delizia i videogiocatori con prodotti dal look accattivante e con feature esclusive dedicate al gaming. Capostipite di questa serie fu la ASRock Fatal1ty P67 Professional, un prodotto che suscitò molto interesse tra gli appassionati di gaming e overclock. ASRock ha saputo sapientemente sfruttare il successo dei modelli top di gamma della serie Fatal1ty, affiancando sempre a questi modelli più costosi dei prodotti accessibili a tutte le tasche, senza però rinunciare alla loro vocazione per il gaming e al caratteristico look rosso-nero della serie Fatal1ty. Gioco-forza, mancano alcune features nei prodotti di fascia inferiore e si scende di qualità su qualche componente. E’ proprio questo il caso della Z97 Killer, che si affianca ai più completi e performanti modelli Z97X Killer e Z97 Professional per offrire un buon compromesso a coloro che non hanno un budget enorme. A completare la gamma Fatal1ty equipaggiata con chipset della serie 9, troviamo altri 2 modelli, questa volta con H97 e quindi non predisposti all’overclock. La Z97 Killer si pone quindi a metà strada nell’offerta gaming di ASRock.

 

z97 killer

 

Prima di passare all’analisi di questa scheda madre, andiamo a vedere cosa ci porta in dote il nuovo chipset Intel Z97.

Di seguito riportiamo:

Il link alla pagina del prodotto: http://www.asrock.com/mb/Intel/Fatal1ty%20Z97%20Killer/index.it.asp

Il link al sito del produttore, nella versione italiana: http://www.asrock.com/index.it.asp


Intel Z97

Non sono molte lo novità introdotte da Intel con questo la serie 9 di chipset. Non a caso rientra ancora nella serie di chipset "Lynx Point".

 

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Guardando lo schema a blocchi del PCH Z97, notiamo soltanto due nuove feature, di cui una dedicata più che altro al mondo business. Si tratta della tecnologia Boot Guard per una protezione da malware che agisce già a livello hardware e BIOS. La feature più interessante della serie 9 di chipset è sicuramente il supporto all’Intel Rapid Storage sull’interfaccia PCI Express. Tale novità si concretizza in realtà con la proliferazione sulle nuove schede madri Z97 di due nuove interfacce: il SATA Express e il PCI Express M.2. Quest’ultimo non è in realtà uno standard del tutto nuovo, essendo stato adottato già in diverse schede madri Z87 (ricordiamo l’NGFF delle ROG ASUS) e in alcuni ultrabook e notebook di nuova generazione. L’interfaccia M.2 sfrutta due linee PCI Express 2.0 (tra le 8 messe a disposizione dal chipset) offrendo una banda teorica di 1000 MB/s ed innalzando  di fatto il throughput massimo degli SSD fino a circa 780 MB/s. Si parla di un incremento di circa il 67% rispetto allo standard Sata 6Gb/s, a fronte dell’adozione di SSD più compatti, costituiti da una semplice stick da installare sulla scheda madre.

 

z97-h97

 

PCIE m2

 

La vera novità è però rappresentata dalla “nuova interfaccia” SATA Express. Più che di un nuovo standard, si tratta di un nuovo connettore che vede affiancate due porte particolari porte SATA più un connettore di alimentazione, più corto. La particolarità di queste porte SATA è che possono veicolare ciascuna una linea PCI Express, qualora connesse tramite un connettore completo SATA Express. Sarà comunque possibile utilizzarle anche come porte SATA 6Gb/s collegando SSD o HDD tradizionali. Per il momento la maggior parte delle implementazioni del SATA Express (come pure dell’M.2) prevedono l’utilizzo di linee PCI Express di tipo 2.0 (quelle messe a disposizione dal PCH Z97), ma in futuro si prospetta l’arrivo di controller SSD in grado di supportare il nuovo standard 3.0, in grado di garantire quindi un raddoppio della banda disponibile. Già da adesso però, alcuni produttori di schede madri potrebbero optare per l’utilizzo di linee PCI Express 3.0 della CPU, normalmente destinate alle schede video. Come vedremo prossimamente, ASRock è pioniera in questo settore grazie all’implementazione di uno slot Ultra M.2 nella sua Z97 Extreme6.

Da notare che le linee PCI Express del SATA Express non sono in grado di fornire alimentazione, a differenza degli slot PCI Express tradizionali. Si è quindi reso necessario l’utilizzo di un connettore ausiliario di alimentazione che andrà collegato alla PSU del sistema. La disponibilità di SSD con questa interfaccia è al momento molto limitata mentre è già possibile trovare in commercio alcuni SSD in formato M.2 (NGFF).


Specifiche tecniche

Di seguito elenchiamo le specifiche tecniche della Fatal1ty Z97 Killer così come riportate sul sito del produttore.

 

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Dalle specifiche tecniche si nota la presenza di un solo slot PCI Express 3.0  x16, che impedirà quindi di utilizzare più di una scheda video. ASRock dichiara comunque il supporto al CrossFireX e QuadCrossFireX tramite il secondo slot PCI Express x16 che però ha solo 4 connessioni elettriche ed è vincolato allo standard di generazione 2.0. Saremmo profondamente sorpresi di vedere funzionare due R9 295X in CrossFire senza evidenti colli di bottiglia con una simile configurazione! In sintesi, chi prevede di adottare una seconda scheda video in SLI o CrossFire farà meglio ad optare per il modello Z97X Killer. Per il resto le due schede sono abbastanza simili, sia per features offerte che per fascia di prezzo.


Feature esclusive e peculiarità

Abbiamo già visto le peculiarità offerte dal chipset Z97. Vediamo ora cosa ha aggiunto ASRock per rendere più piccante questa Z97 Killer.

killer e2200

Dato il nome di questa scheda madre, non poteva mancare il chipset di rete Killer E2200 sviluppato da Qualcomm Atheros e ormai standard de facto per tutte le schede madri da gaming. Questo Gigabit LAN controller ha la peculiarità di permettere la prioritizzazione dei pacchetti di rete relativi alle applicazioni videoludiche, evitando LAG o perdite di pacchetti dovuti ad altri software avidi di banda. E’ accompagnato da un pratico software di gestione che ci permette di stabilire la priorità per i pacchetti di rete per ogni applicazione che ne fa uso, nonché funzioni di monitoring e logging per tenere sotto controllo l’utilizzo della connessione Ethernet.

 

dissipatori

 

Con la dicitura Super Alloy, ASRock identifica una serie di features volte ad aumentare la qualità complessiva della scheda madre. Al di là degli Heatsink in alluminio definiti XXL, e che per fortuna non sono poi così grandi da intralciare l’installazione di dissipatori per CPU voluminosi, troviamo alcune interessanti features come la presenza di induttanze di qualità superiore, in grado di supportare fino a 38A per ogni fase, e di condensatori di tipo 12K, ovvero garantiti per un’operatività di circa 12000 ore ad una temperatura di 105°C. Altra feature interessante è l’adozione di mosfet NexFET per il VRM delle memorie, in grado di garantire maggiore protezione da scariche elettriche e temperature di esercizio inferiori. Purtroppo la qualità dei VRM per le memorie non è rispecchiata dalla qualità dei MOSFET della CPU.

 

mosfet

 

choke

 

condensatori

 

A differenza della Z97X Killer, che utilizza dei NexFET con tecnologia PowerStack, qui troviamo delle fasi con due mosfet abbastanza tradizionali (high e low-side) per ognuna delle 8 fasi. A completare il quadro delle features SuperAlloy, troviamo il PCB Black Sapphire, aspetto senza dubbio interessante se non altro per la lucentezza che dona alle schede madri di questa serie. Oltre al suo aspetto accattivante, il PCB è stato realizzato con fibre di vetro ad alta densità per offrire una maggiore resistenza all’umidità.

 

pcb black

 

Non poteva mancare la presenza di uno slot M.2 che sfrutta quindi le nuove potenzialità del chipset Z97 e dei  driver Intel RST 13.5. La compatibilità è garantita con stick di qualsiasi lunghezza (da 30mm a 110mm), grazie alle 5 viti per il fissaggio dell’SSD al PCB. Ovviamente tra le feature viene annoverato anche lo slot SATA Express, anche se, data l’assenza in commercio di drive di questo tipo, non ne è stato ancora confermato il supporto.

 

m2

 

Altra feature di rilievo per una scheda madre destinata ai videogiocatori è la curatissima sezione audio, denominata Purity Sound 2. Questa è basata su un chip Realtek ALC1150, caratterizzato da un DAC con 115db di SNR e ben schermato da interferenze tramite apposita cover sul chip e tramite l’isolamento sul PCB di tutta la sezione audio, ben evidenziato dalla linea di demarcazione gialla. Particolare attenzione è stata posta per la riduzione del rumore, tramite condensatori Nichicon Fine Gold, che garantiscono una schermatura migliore da interferenze. Ciliegina sulla torta, l’utilizzo di 2 amplificatori operazionali TI NE5532 per una migliore risposta sui bassi e per permettere di pilotare cuffie ad alta impedenza (fino a 600 ohm).

 

audio

 

A completare le feature di tipo hardware, troviamo l’ormai tradizionale Fatal1ty mouse port, preimpostata con un polling rate di 500 Hz e configurabile tramite il software F-Stream. Aumentando il polling rate, potremo diminuire i tempi di risposta del mouse, in modo da ottenere il massimo della reattività durante le sessioni di gioco.  Sarà quindi possibile configurare questo parametro anche per tutti i mouse driverless o che comunque non permettono di modificare tale parametro tramite il software a corredo.

ASRock fornisce in dotazione anche diversi software che analizzeremo meglio in una sezione apposita.


Unboxing e primo contatto

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La scatola della Fatal1ty Z97 Killer si presenta ricca di informazioni, con in bella mostra il logo del noto gamer Fatal1ty che da diversi anni sponsorizza le schede madri da gaming di ASRock. Sul retro della scatola troviamo la maggior parte delle features e delle specifiche elencate in precedenza, oltre a una piccola immagine della scheda.

 

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Il bundle è abbastanza essenziale, ma in linea con la fascia di prezzo. Troviamo due manuali uno di installazione e guida utente, l’altro per il software, CD di software e driver, 4 cavi SATA di cui 2 con un connettore angolato, 1 sticker ASRock ed infine la mascherina I/O posteriore. Dovrebbe essere presente anche una vite per l’ancoraggio degli SSD M.2 al PCB della scheda madre.

 

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Nel complesso la ASRock Z97 Killer si presenta con un look accattivante e tutto ben ordinato. Il fascino deriva sicuramente dal PCB Black Sapphire, che contrasta perfettamente con i vistosi dissipatori di colore rosso. Il form factor è leggermente più stretto rispetto allo standard ATX, portando a qualche cambiamento rispetto al layout della Z97X Killer. Da notare ad esempio il posizionamento dei connettori SATA, verticale, mentre sulla Z97X Killer si trovano nella più consona disposizione angolata di 90°, lungo il perimetro destro. Da notare l’attenzione per i colori da parte dei designer di ASRock, che hanno ben pensato di colorare le porte SATA di grigio, invece che di rosso come sulla Z97X Killer.

 

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Stona leggermente la parte superiore del PCB dove si notano diversi componenti SMD: questi nella Z97X Killer sono coperti da un ulteriore dissipatore per i VRM. Nel complesso il design della Z97 Killer è sicuramente affascinante e perfetto per chi cerca una scheda madre da mettere in mostra in un cabinet finestrato.

Sul PCB spiccano a più riprese i loghi della LAN Killer E2200 e quello del noto gamer Fatal1ty. E’ presente anche il logo della certificazione CrossFire mentre manca quello per lo SLI, che a primo avviso può sembrare strano se ci limitiamo a notare il secondo slot PCI Express x16 di colore rosso. E’ il caso di ricordare che, mentre il primo slot PCI Express x16 è di tipo 3.0 ed è in grado di operare a piena banda (x16), il secondo è un mero slot PCI Express 2.0 con sole 4 connessioni elettriche (x4). E’ lecito chiedersi come mai ASRock non abbia adottato un secondo slot PCI Express 3.0, permettendo una configurazione SLI e Crossfire x8/x8, come possiamo trovarla su qualsiasi scheda madre Z97 da gaming che si rispetti. Probabilmente il motivo è da ricercarsi nella necessità di differenziare la Z97 Killer dal modello Z97X Killer, che invece dispone di ben 3 slot PCI Express 3.0, permettendo configurazioni x8/x8 o x8/x4/x4. D’altra parte un utente più accorto al portafogli all’atto dell’acquisto della scheda madre sarà probabilmente altrettanto accorto nel non acquistare una seconda scheda video.

 

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Troviamo infine due slot PCI Express x1 e due vecchi slot PCI per la gioia di chi ha ancora una vecchia scheda audio o qualche altra periferica legacy.


Layout nel dettaglio

Iniziamo l’analisi del PCB dalla zona Socket, zona in cui si concentrano gli sguardi degli appassionati di overclock. La zona socket è abbastanza pulita, anche se i 4 condensatori 12K sono posizionati a ridosso del socket LGA 1150. Ricordiamo che le schede madri Z97, sono compatibili con le CPU Intel Core di quarta e quinta generazione, quindi con le architetture Haswell e il suo die shrink BroadWell. Individuiamo facilmente le 8 fasi di alimentazione allineate, contraddistinte dalle 8 induttanze Super Alloy garantite per operare con correnti fino a 38A. Il dissipatore in alluminio cela i MOSFET che si occupano di trasformare i 12V del connettore di alimentazione a 8 pin verso gli 1.8V del VRIN della CPU Haswell. Ricordiamo a tal proposito che le CPU Haswell integrano dei regolatori di tensione interni e pertanto non sono più necessarie fasi addizionali per GPU e System Agent. Le 8 fasi di alimentazione sono gestite dal controller digitale Intersil ISL95820, facilmente individuabile tra gli SMD nella parte alta del PCB. Si tratta di un controller a 4 vie, quindi come era lecito aspettarsi, le 8 fasi sono di tipo splittato. Togliamo il dissipatore per cercare di capire che tipo di MOSFET sono stati adottati da ASRock per questa Z97 Killer e notiamo 2 coppie di mosfet (1 High-side+1 low side) per ciascuna delle 8 fasi di alimentazione. Non c’è alcuna sigla riportata sui MOSFET ed è lecito supporre che ASRock abbia optato per una politica di contenimento dei costi rispetto al modello Z97X Killer, che adotta lo stesso controller ma dispone di MOSFET NexFET di tipo Dual-Stack, più efficienti e quindi anche più facili da dissipare. Approfittiamo per far notare la presenza di tre connettori delle ventole, di cui una PWM a 3 pin, nella parte alta del PCB.

 

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A destra del socket troviamo i 4 slot DDR3 dual channel, capaci di operare fino alla frequenza in overclock di DDR3-3200, RAM e CPU permettendo. Il massimo quantitativo di RAM supportato è di 32GB. A lato degli slot 2 fasi si occupano di alimentare le RAM tramite 2 NexFET, MOSFET di migliore qualità rispetto a quelli adottati per la CPU. Classico il posizionamento del connettore ATX 24 pin, mentre subito sotto troviamo un connettore per 2 porte USB 3.0 frontali.

 

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Passiamo ora all’analisi delle connessioni posteriori di I/O. Partendo da sinistra troviamo due porte USB 2.0, di cui una contraddistinta dal logo Fatal1ty mouse port. Al di sotto, una porta PS/2 per mouse/tastiera, ancora richiesta da alcuni gamer. A seguire le tre uscite video per la IGP di Haswell, per la precisione una VGA (D-Sub), una DVI-D e una HDMI. Sono ancora presenti 2 ulteriori USB 2.0 e 4 USB 3.0, messe a disposizione dal chipset Intel Z97. Tutte le porte USB sono protette da picchi di tensione, per evitare danneggiamenti del controller. Infine troviamo la porta RJ-45 della LAN Killer e i connettori audio analogici (5 jack) e digitali (S/PDIF) per l’audio HD 7.1.

 

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Passiamo ora all’analisi della metà inferiore del PCB. Abbiamo già discusso nella pagina precedente le caratteristiche degli slot PCI (molto PCI e poco Express!). Partendo dalla zona sinistra, notiamo subito dietro la porta LAN, un connettore per il Trusted Platform Module (TPM) e il chip Qualcomm Atheros appartenente alla serie Killer E2200, incapsulato in una cover protettiva. Un tempo esclusivo appannaggio delle schede madri da gaming di fasica alta, è ormai disponibile anche in schede madri da gaming più economiche come appunto questa, probabilmente grazie ad un abbassamento del prezzo del chip stesso.

 

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Procedendo lungo il lato sinistro della Z97 Killer, troviamo la sezione audio denominata Purity Sound 2. L’implementazione di ASRock per la nuova serie Z97 è davvero particolare. Il chipset ALC1150 è anche in questo caso incapsulato in una cover protettiva che lo scherma da interferenze elettromagnetiche. Tutta la sezione del PCB è inoltre schermata dal resto delle componenti, come pure i condensatori Nichicon Gold da 100uF. Nel dettaglio notiamo i due amplificatori operazionali della Texas Instruments NE5532 che permettono di pilotare cuffie ad alta impedenza (fino a 600ohm) di migliorare la risposta sui bassi.

 

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Nel bel mezzo della sezione audio, troviamo il chip Nuvoton NCT67910, chip che si occupa della gestione delle ventole e della rilevazione delle temperature, già visto in passato in altre schede madri Z87.

 

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Continuando lungo il perimetro inferiore della Z97 Killer, troviamo il connettore HD Audio per i jack anteriore del cabinet e un connettore per una porta COM RS232, connessione piuttosto inusuale per una scheda madre da gaming del 2014. Alla sua sinistra notiamo il chip GD75232 che si occupa della gestione della stessa.

 

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A seguire troviamo i vari connettori per i tasti di accensione ereset e i LED di sistema, nonché per lo speaker di sistema. Sono presenti inoltre due connettori per 4 porte USB 2.0. In grigio troviamo poi 2 delle 6 porte SATA III 6Gb/s; le altre 4 porte sono subito a destra di cui due integrate nel connettore SATA Express. Ricordiamo a tal proposito che potremo utilizzarle come normali porte SATA, in mancanza di un SSD che supporti tale interfaccia. Nel mezzo è presente un connettore per le ventole a 4 pin.

 

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Poco sopra alle prime due porte SATA, notiamo il chip ASMedia 1083 che si occupa della gestione dei due slot PCI di vecchia generazione, collegandoli al PCH Z97 tramite una delle linee PCI-E x1 2.0.

 

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Un altro chip ASMedia l’ASM1442K, si trova direttamente dietro alle connessioni video posteriori della scheda madre, e si occupa infatti della traslazione dei segnali video provenienti dalla IGP integrata.

 

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Per finire portiamo la vostra attenzione al centro del PCB, tra i due slot x16, dove troviamo lo slot M.2 con i vari supporti per fissare SSD di diversa lunghezza. Accanto ad esso troviamo la batteria tampone e due BIOS montati su zoccolo removibile. E’ possibile switchare tra i due BIOS cambiando posizione del jumper. L’altro jumper serve ad effettuare il Clear CMOS e ci lascia perplessi l’assenza di un pulsante dedicato nel pannello I/O posteriore o almeno sul PCB. Altrettanto eclatante del Debug LED, utile per le fasi di diagnostica, specialmente per chi fa overclock o cambia spesso i componenti. Non ci stupisce a questo punto l’assenza di tasti di accensione e reset onboard utili soltanto per chi utilizza la scheda madre su un banchetto.

 

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BIOS e software

Passiamo ora ad analizzare il BIOS UEFI presente nella Z97 Killer. Il BIOS è stato ottimizzato per essere visualizzato alla risoluzione FullHD, impostata in automatico in base al monitor. I menù sono suddivisi in 7 tab principali. Nel tab main troviamo le caratteristiche principali di sistema e alcune impostazioni generali. E’ interessante la possibilità di poter personalizzare il BIOS salvando nella cartella My Favorite gli item a cui accediamo più frequentemente, in modo da velocizzare le operazioni di overclock o di configurazione.

 

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La seconda tab, OC Tweaker è proprio quella destinata all’overclock. E’ possibile impostare dei profili di overclock automatico, ma al solito consigliamo di procedere con l’overclock manuale. In primis troviamo i parametri di frequenza per la CPU. Come si può notare il BIOS offre dei fondoscala decisamente elevati. Impostando un moltiplicatore di 120 e un baseclok di 300 otteniamo una frequenza di 36 GHz in overclock! Gli ingegneri ASRock sono stati decisamente ottimistici sulle capacità di overclock di questa Z97 Killer!

 

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A seguire abbiamo la sezione dedicata alle memorie, con la possibilità di settare nel dettaglio i vari subtimings delle memorie. Da notare anche qui il fondo scala a DDR3-12000 la frequenza delle memorie.

 

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Per finire abbiamo la possibilità di impostare le tensioni operative di CPU e RAM. Abbiamo ovviamente il controllo del Vcore ma anche della tensione di ingresso dei regolatori integrati in haswell, avendo la possibilità in entrambi i casi di impostare una tensione fixed o adattative. Le tensioni massime  per il Vcore sono i classici di 2V permessi da Haswell, assolutamente da evitare per un overclock giornaliero.  Per la RAM il fondo scala è di 1.8V, anche qui ampiamente oltre la tensione consigliata per un overclock sicuro. Da notare che la CPU Load-Line Calibration (LLC) è impostabile solo su On/Off, senza poter settare diversi livelli. Ciò eviterà grattacapi agli utenti meno esperti, ma è sicuramente una limitazione per gli utenti più smaliziati.

 

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Nel menù advanced troviamo tutte le configurazioni avanzate per CPU, chipset, controller dei dischi, USB e per le varie tecnologie Intel. Le opzioni presenti sono quelle classiche.

 

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Troviamo a seguire la sezione Tool dove abbiamo diverse funzionalità per facilitare l’aggiornamento e il backup del BIOS (ricordiamo doppio), oppure la funzione per deumidificare il PC quando resta per molto tempo spento (il PC si accende da solo per scaldare il cabinet).

 

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In H/W monitor abbiamo informazione di base sulle tensioni di sistema e possiamo impostare la modalità di funzionamento delle ventole. La sezione è piuttosto scarna ma è compensata dall’ottimo software F-Stream.

 

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Infine, abbiamo la tab per le opzioni di Boot, e la tab Security per impostare una password per il BIOS.

 

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Usciamo e nel nostro caso non salviamo (visti i parametri impostati in precedenza!) e passiamo ad analizzare il software a corredo della Z97 Killer.

 

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Metodologia di prova e piattaforma di test

I test eseguiti sulla ASRock Fatal1ty Z97 Killer sono volti a verificare la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune,  a verificarne la qualità e la competitività sul mercato ed a valutarne la stabilità della stessa sotto stress anche ricorrendo all’overclock spinto.

Per testare la stabilità del sistema abbiamo utilizzato il benchmark Cinebench R15. Si tratta di un benchmark che sfrutta appieno le potenzialità delle CPU Haswell ed in grado di verificare con buona approssimazione la stabilità del sistema. Non è sicuramente accurato come Linx, ma dovendo effettuare i test su diverse schede madri abbiamo cercato un benchmark in grado di garantire la ripetibilità dei nostri risultati nel corso delle numerose recensioni. In passato ci è capitato il deterioramento in overclock, se non la rottura della CPU, a causa dei ripetuti test effettuati con Linx.

Per rilevare con precisione le temperature dei dissipatori passivi della zona socket con il sistema sotto overclock, ci avvarremo di un termometro digitale della Voltcraft mod. K101 onde verificare l’efficacia del sistema passivo di dissipazione. Di seguito i componenti utilizzati per i test:

 

Consumi

 

Come si evince dalla tabella, abbiamo messo in comparazione i risultati ottenuti dalla Z97 Killer con altre motherboard che sono state oggetto di test nel nostro laboratorio. Tutti i test sono stati effettuati con un Core i7 4770K e un kit di RAM Kingston KHX24C11T2K2/8X. I test 3D sono stati effettuati con una EVGA GTX 780 Classified.


Test Sintetici

 

3DMARK 11

Benchmark prodotto da FutureMark, richiede la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.  La software house sviluppatrice afferma che i test sulla tessellation, l'illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. 3DMark 11 Advanced Edition permette di impostare tre modalità di benchmark in DX11, PerformanceHigh edExtreme. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d'illuminazione e ombre marcato. Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l'illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il benchmark è stato impostato per sfruttare per il calcolo della PhysX esclusivamente il processore e non la scheda video NVIDIA.

 

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3DMARK 

Il nuovo Benchmark sintetico sviluppato da FutureMark, multipiattaforma. E' compatibile con diversi sistemi operativi, tra cui anche Android iOS e Windows RT. Il benchmark si compone di nuovi Test denominati Fire Strike, Cloud Game e Ice Storm. Abbiamo eseguito il benchmark Fire Strike in risoluzione Full HD.

 

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MaxxMEM v2

MaxxMEM v2 misura la larghezza di banda (in GB/s)  del sottosistema di Memoria. Il risultato fornito di lettura e scrittura è molto attendibile e grazie ad uno sforzo dei programmatori il programma riesce a non essere influenzato dall’intervento del sottosistema della cache che ne altera il risultato accrescendone i valori.

 

maxxmem

 

maxxmem-1

 

 


Test Compressione Dati e Multimedia

Passiamo adesso ai test che misurano le performance negli ambiti della Compressione e flusso Multimediale e vediamo le differenze che ci sono a parità di hardware tra la Asus Maximus VI Extreme. Chiariamo subito sono stati modificati solo i timings delle memorie principali, quelle esposte in tabella, mentre i restanti sono stati settati tutti in auto.

 

7Zip 9.20

Questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni del sotto-sistema CPU – RAM. Il software riporta un valore espresso in MIPS (Million Istruction for Second). Il test comprende compressionedecompressione e valore generale.

 

7zip

 

Cinebench R11.5 & R15

Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di contenuti tridimensionali, di testare le performance del sottosistema CPU / RAM. Entrambe le release consentono l’esecuzione del test utilizzando un solo core (fisico) della CPU rispetto a quello globale che sfrutta tutti i core sia fisici che logici presenti all’interno del processore.

 

cine r15

 

X264 Benchmark HD 3.0

Software che mediante la codifica video x264 sfrutta in maniera considerevole il sottosistema CPU <-> RAM e per questo è l’ideale per valutare le prestazione delle schede sotto tale ambito.

 

x264

 

Analisi dei risultati

La Z97X Killer più veloce della Maximus VI Extreme? Beh a "default" sì, ma il trucco come al solito sta nella gestione del Turbo Boost aggressiva e fuori specifica Intel, che porta tutti i core ad operare a 3.900 MHz anche in condizioni di massimo carico. Furbata per vincere nelle comparative delle review o effettivo beneficio per gli utenti? Ormai è pratica comune tra i vari produttori, pertanto possiamo dire che è un effettivo beneficio per gli utenti che anche se non vogliono fare overclock, si ritrovano un sistema più veloce rispetto a quanto si potevano aspettare con un sistema operante in specifica Intel. 


Overclock ed efficienza

Siamo finalmente giunti all’analisi dell’overclock sulla Z97 Killer, pratica tanto amata dagli utenti di XtremeHardware. E’ bene mettere in evidenza sin da subito che questa scheda madre non è orientata all’overclock estremo e pertanto la testeremo e la valuteremo soltanto nella pratica dell’overclock quotidiano, con un sistema di raffreddamento a liquido. La principale limitazione come al solito è dovuta alle temperature di esercizio della CPU, che in Haswell rimangono spesso elevate anche di fronte all’adozione di sistemi di raffreddamento potenti, come quelli a liquido. Nell’attesa dell’arrivo delle CPU Devil’s Canyon, promettenti sotto questo punto di vista, abbiamo effettuato i test di overclock con il Core i7 4770K. Con la nostra CPU è difficile spingersi oltre i 4.6 GHz nell’utilizzo quotidiano senza incorrere in problemi di thermal throttling. Questa è pertanto la frequenza target che cercheremo di raggiungere.

 

Le feature esclusive che la Fatal1ty Z97 Killer mette a disposizione degli appassionati di overclock non sono moltissime. Mancano infatti tanti elementi abbastanza ricercati da chi effettua overclock, quali pulsanti onboard (manca persino quello per il Clear CMOS), punti di lettura delle tensioni, Debug LED, etc. Le 8 fasi di alimentazione sono più che sufficienti per soddisfare la richiesta di corrente di Haswell nel daily use. La loro qualità ed efficienza non è purtroppo da primato e possiamo quindi aspettarci temperature sulle fasi superiori e un consumo maggiore ad altri modelli della concorrenza a fronte della stessa frequenza di esercizio. Abbiamo riscontrato una iniziale difficoltà nell'overclockare il nostro Core i7 4770K: impostando un moltiplicatore CPU superiore a 39x, questa operazione non aveva alcun effetto in Windows. Abbiamo dovuto quindi agire sui moltiplicatori del Turbo di ciascun core per poter innalzare con successo la frequenza della CPU. Supponiamo sia un bug del BIOS che sarà fixato nelle prossime revisioni. Per il resto il BIOS è comunque completo e le operazioni di overclock sono abbastanza intuitive, fatta eccezione per il problemino sopracitato. Unica mancanza rilevata nel BIOS è l’assenza di diversi livelli per il Load Line Calibration. Se vogliamo tale mancanza eviterà inutili grattacapi agli utenti meno esperti sul livello migliore di LLC per effettuare overclock in piena stabilità. 

 

 ASROCK Z97_FATAL1TY_KILLER

consumi z97 killer 

La Z97 Killer ci ha permesso di raggiungere senza difficoltà la nostra frequenza target di 4.6 GHz con un voltaggio nel BIOS di 1.210v. Tale tensione è rimasta perfettamente stabile sotto carico, secondo quanto riportato da CPU-Z. Il consumo fatto registrare sotto carico (Cinebench R15) dall’intero sistema in overclock con la Z97 Killer è di 216W, contro i 213W rilevati con la Maximus VI Extreme, ben più ricca in termini di componenti presenti sul PCB e quindi sulla carta più esosa in termini di consumi. L’inefficienza che avevamo supposto per la fasi di alimentazione è quindi confermata da questo test, come pure dalla temperatura rilevata sulle fasi di alimentazione, ben superiore a quella rilevata sulla Maximus VI Extreme. D’altra parte, la Z97 Killer oltre ad avere fasi meno efficienti non presenta un’heatpipe per lo smaltimento del calore dei mosfet. Le temperature rilevate non sono comunque affatto preoccupanti.

 

 

 

Il punteggio ottenuto in overclock al Cinebench R15 è leggermente inferiore a quello della Maximus VI Extreme, ribaltando la classifca rispetto ai risultati ottenuti a default. Nel complesso, il comportamento in overclock della Z97 Killer non è esaltante, ma sicuramente più che sodisfacente per una scheda madre che costa praticamente un terzo rispetto alla Maximus VI Extreme, modello Z87 scelto per la nostra comparativa. La Z97 Killer saprà dunque soddisfare l'appassionato di videogiochi che vuole sfruttare al meglio la propria CPU Haswell o Broadwell serie K (unlocked) tramite la pratica dell’overclock.


Conclusioni

 

oro

 

Prestazioni

4,5 stelle

La Z97 Killer si è dimostrata molto valida nell’utilizzo a default, mostrando prestazioni interessanti. Le feature presenti la rendono ottima per il gaming, ma solo con singola scheda video.

Overclock

4 stelle

Non è una scheda per l’overclock estrem, e si vede già ad una prima analisi del layout, tuttavia permette un buon overclock per l’utilizzo giornaliero, senza troppe incertezze.

Estestica

4,5 stelle

Da sempre lo stile Fatal1ty ha riscosso un buon successo tra gli appassionati di gaming e anche questo modello non si smentisce, fatta eccezione per qualche piccolissimo dettaglio.

Materiali

4 stelle

Nel complesso sono buoni i materiali e le componenti utilizzate. Spicca la sezione audio in quanto a cura dei componenti adottati, mentre sono leggermente sottotono i mosfet dei VRM.

Prezzo

4,5 stelle

Ad un prezzo ufficiale di circa 120€ ASRock vi offre tutto il necessario per il gaming su singola scheda video.

Complessivo

4,5 stelle

 

 

ASRock è sicuramente scesa a compromessi per poter offrire una scheda madre Z97 ad un prezzo accessibile a tutti. La limitazione di questa grave per un gamer è la presenza di un singolo slot PCI Express 3.0 x16, motivo per cui la Z97 Killer è sconsigliabile a tutti coloro che vorranno installare più di una scheda video. Questi faranno bene ad orientarsi verso il modello Z97X Killer, che oltre ad offrire 3 slot PCI Express 3.0, offre anche una sezione di alimentazione più curata (con mosfet Dual Stack), altro piccolo neo del modello analizzato oggi.

 

Nel complesso, tuttavia, la Z97 Killer risulta sicuramente molto appetibile a tutti coloro che vogliono assemblare un PC da gaming con una spesa contenuta, senza però rinunciare ad una sezione audio curata, ad un po’ di sano overclock, alla Killer LAN e non ultimo, ad un design accattivante nella sempre apprezzata colorazione rosso/nera. Il prezzo ufficiale è di circa 120€ e la disponibilità è immediata. Difficile trovare molto di meglio su questa fascia di prezzo. 

 

Pro

  • Prezzo
  • Numerose features per il gaming
  • Design Fatal1ty

 

Contro

  • 1 solo slot PCI Express 3.0 x16

Si Ringrazia ASRock per il sample ricevuto.

Valter D'Attoma

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