Ciao Mondo 3!

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Cari lettori di Xtremehardware, oggi vi presentiamo la recensione del nuovissimo case Mid Tower in casa Cooler Master, la terza revisione di una fortunatissima serie. Stiamo parlando del CM 690 III! Il predecessore è stato un must buy per molte ragioni, ed una versione che ha avuto quindi un forte successo commerciale. Cooler Master è sempre stata molto attenta a rilasciare prodotti fortemente competitivi nelle fasce di prezzo, ed in questo caso ve ne darà l’ennesima dimostrazione. La recensione, oltre ad essere scritta, sarà corredata da un video dimostrativo e dalla solita, nostra, analisi termica. Il nostro nuovo format è impegnativo sotto il punto di vista editoriale, però siamo certi che questo sforzo teso al miglioramento dei contenuti possa esservi sia d’aiuto, sia gradito. Buona lettura.

 

 

 

 

 

coolermaster logo

Cooler Master è un’azienda leader nel settore della dissipazione termica, dei cabinet per PC e in moltissimi altri settori quali ad esempio PSU, Gaming e sistemi per telecomunicazione. E’ molto apprezzata per via della cura per i dettagli, per le ottime feature, per una ricerca di natura estetica nel design e non ultimo per gli ottimi prodotti immessi nel mercato.

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Ecco un video realizzato da Cooler Master:

http://www.youtube.com/watch?v=MiQYmAYyHqA

 

Elenchiamo di seguito le principali caratteristiche del modello:Maniglia ergonomica in gomma, rinforzata in acciaio, per spostare il cabinet con facilità

  • Design avanzato con mesh frontali che permettono un raffreddamento avanzato
  • Sistema di gestione degli hard disk ruotabile, che supporta periferiche da 5.25"/3.5"
  • Numerose connessioni I/O (2 xUSB 3.0) e 7+1 slot di espansione
  • Bay di stoccaggio per le viti nella parte inferiore
  • Storm Guard bracket che aiuta a mettere in sicurezza le periferiche
  • Supporta le schede grafiche più lunghe in commercio
  • Supporta dissipatori molto alti, fino a 17,1 cm in altezza
  • Finitura in mesh nel pannello frontale con larghe feritoie laterali
  • Predisposizione fino a tre radiatori: da 240mm sul tetto e sul fronte, 120mm sul retro
  • Supporta fino a 3 ventole da 200mm, oppure fino a 9 ventole per la versione non finestrata e fino a 7 ventole per la versione finestrata
  • Sistema tool-less EZ-tray per le unità da 5,25”
  • Supporta fino a 10 SSD

Video di presentazione del modello:

http://www.youtube.com/watch?v=zjPdBZ4qPhY

 

Maggiori informazioni sono presenti sul sito dedicato:

http://www.coolermaster.it/product.php?category_id=19&product_id=6897

Il prezzo consigliato è di circa 99 euro IVA compresa per questa versione non finestrata.

Cooler Master CM 690 III Prodotto recensito da Matteo Trinca in data 11 Novembre 2013. Voto: 5. Prezzo medio in Italia 99

 


 

spechtech

 

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Riportiamo l’elenco della lunghezza delle moderne VGA, a titolo puramente comparativo:

 

tab vga

 

Questione di form factor.

Al fine di comprendere meglio le potenzialità del case in esame cerchiamo di capire il significato delle varie sigle relative ai form factor, specialmente i più meno comuni.

 

ffac

 

MOBODIM1

MOBODIM2

 

NOTA E-ATX e SUPERIORI: generalmente i cabinet con tipologia a torre sono compatibili con sistemi aventi lo standard ATX, molti però integrano la compatibilità fino all’ E-ATX, acronimo per Extended-ATX. Sotto questa denominazione vengono spesso raccolte tutte le schede madri con larghezza maggiore rispetto allo standard ATX (mentre la lunghezza rimane fedele allo standard). Nonostante l’E-ATX sia stato definito in ambito server con una larghezza di 13”, la maggior parte delle schede madri per desktop ha una larghezza decisamente inferiore. Una delle più grandi, la Rampage IV Extreme, misura 10.7”. In base a queste denominazioni si fa spesso confusione in base alla compatibilità con gli eventuali cabinet. In alcuni casi potrebbe essere dichiarata una compatibilità con form factor E-ATX, pur non supportando schede madri larghe fino a 13”. In generale, per chi acquista una scheda madre E-ATX desktop non è necessario in realtà tutto questo spazio, quindi non occorre un cabinet conforme allo standard “True E-ATX”. Tale termine, che introduciamo noi per chiarezza, è in realtà equivalente come dimensioni ad un altro standard presente nel mondo server: SSI EEB. L’XL-ATX non è un vero standard ma viene utilizzato per tutte le schede madri con lunghezza superiore allo standard ATX, quindi con più di 7 slot PCI. Le dimensioni possono variare da produttore a produttore e da modello a modello. E’ opportuno far notare che molte schede madri XL-ATX non hanno fisicamente più di 7 slot, ma questi ultimi sono traslati verso il basso per lasciare spazio a CPU e chipset. In questi casi, trattandosi di schede madri Enthusiast, anche la larghezza è generalmente maggiore dello standard. Infine lo standard HPTX è stato coniato da EVGA per identificare le sue mastodontiche schede madri dual socket SR-2 e SR-X, più larghe di una E-ATX e lunghe come una XL-ATX.

 


La confezione esterna è classica Cooler Master, quindi ottimo quantitativo di informazioni e ottimo imballo. Il bundle in dotazione è ottimo perché sono presenti numerose fascette fermacavo, viti e gommini antivibrazioni.

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Assieme al cabinet è fornito in dotazione:

  • un manuale eccellente
  • un sacchetto in plastica contenente un gran numero di viti e distanziatori
  • molte fascette di cablaggio
  • un buzzer
  • accessori secondari Cooler Master

 

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Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS per entrambi i modelli; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

 

Uno sguardo al manuale:

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La versione che abbiamo ricevuto è l’unica attualmente in commercio, con colorazione nera. Presto sarà disponibile anche una versione finestrata. L’impressione iniziale è di avere dinanzi un case molto curato, compatto ma moderno nello stile, nelle caratteristiche e nel design. La robustezza e l’elevata finitura sono evidenti anche grazie a delle piccole accortezze del produttore, tra cui la predisposizione per un vano a scomparsa superiore dove riporre ad esempio pennette USB. Da notare che il vano è protetto con della plastica antigraffio. La verniciatura delle paratie laterali è valida e non abbiamo avuto problemi di sorta nella manipolazione delle paratie e dei cage interni. Procediamo alla descrizione dell’unità, mostrandovi il video con l’analisi strutturale, e le fotografie dirette delle singole parti del case.   

   

Fronte, porzione superiore ed ingressi superiori

Da notare la presenza di due strisce laterali, poste verticalmente con un taglio a 45°, di colore argentato riflettente. Questa particolarità ricorda immediatamente le vecchie linee, ma ricordiamoci il detto “squadra che vince, non si cambia!”. La ventilazione è un punto di forza di questo modello, complice la possibilità di installare numerose ventole da 200mm! Una di esse è preinstallata nel frontale del CM 690 III, assieme ad un’altra ventola 120mm posteriore.

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Nella parte superiore, aperta e liberamente accessibile dall’alto, troviamo la porzione I/O del case; posteriormente a quest’ultima troviamo una porzione coperta da un pannello a scomparsa.


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Retro

La configurazione è classica, ma presenta elementi di modernità tra cui l’ottavo slot di espansione verticale e i fori per l’installazione di sistemi a liquido esterni.

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In questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il 690 III è a pressione positiva quindi non ci saranno problemi, per come viene fornito da Cooler Master.

 

Paratia laterale sinistra e destra

Particolari della paratia sinistra:

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Particolari della paratia destra:

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Un particolare della verniciatura

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Paratia Inferiore

I quattro supporti sono alti 2.4cm da terra, favorendo il pescaggio di aria dal basso e limitando l’ingresso della polvere grazie al gigantesco filtro inferiore, removibile posteriormente con un meccanismo a scatto orizzontale. Sarà quindi possibile posizionare il cabinet anche su una moquette o un tappeto.

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Ora passiamo all’analisi della parte interiore.

 


 

Data la presenza del video, non ripetiamo inutili dettagli, però vogliamo soffermarci su un elemento innovativo: la presenza di un sistema di aggancio dei dischi rigidi da 3.5” e 2.5” altamente configurabile, sia in spessore e sia per l’installazione eventualmente di una ventola centrale. Sebbene possa sembrare complesso all’inizio, è un sistema decisamente valido. Il meccanismo di blocco dei dischi è fenomenale, dato che richiede pochissimo tempo ed è anche molto intuitivo. Un sincero plauso a chi ha inventato questo sistema!

Piatto scheda madre, CPU e cablaggio

 

Il piatto della scheda madre è interamente in acciaio, e diversamente da alcuni modelli di cabinet top di gamma degli anni passati, non è removibile. Sono presenti diverse aperture, sprovviste di gomma antitaglio ma perfettamente rifinite. Il telaio presenta un buon grado di robustezza e la qualità si nota immediatamente, anche se c’è da considerare che Cooler Master ha modelli a listino di fascia ben più elevata, certamente più costosi ma superlativi sotto molteplici punti di vista. Ne ricordiamo uno a caso? CM Storm Stryker (CLICCA PER LA RECENSIONE), oppure il colossale Cosmos II (CLICCA PER LA RECENSIONE).

Vi mostriamo la parte frontale:

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E qui invece la parte posteriore:

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La fessura d’installazione per il backplate posteriore è decisamente spaziosa e permetterà tranquillamente il montaggio di dissipatori complessi. Lo spazio tra la scheda madre ed eventuali ventole superiori è molto buona, 4.0cm, anche se però nel caso di radiatori spessi ci saranno complicazioni. Sarà possibile montare un radiatore da 240mm in posizione superiore però consigliamo di adoperarne uno della tipologia Slim.

 

Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’

La gestione dei dischi rigidi è ottima, anche se non sono presenti sistemi hot swap. Mostriamo alcune fotografie di questi compartimenti:

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Da notare il fatto che è possibile installare SSD in pochissimo tempo, senza viti. E’ stato adottato un sistema di aggancio rapido ad incastro con perni in gomma. Un meccanismo che dovrebbe diventare uno standard nel settore, tanto è valido!

 

Gestione PSU e dissipazione accessoria

Il posizionamento dell’alimentatore è classico, quindi nella parte inferiore e posteriore dello chassis. Sono presenti quattro distanziatori gommati antivibrazione e la lunghezza massima consentita è fondamentalmente irrilevante, dato che potete installare anche i modelli più lunghi in commercio. L’alimentatore si inserisce facilmente ed il fissaggio avviene tramite consuete viti filettate posteriori. Il cablaggio, nonostante le dimensioni contenute, è molto valido, perché i connettori di alimentazione possono essere cablati nella parte inferiore, senza complicazioni di sorta.

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Organizzazione Flussi d’aria - Features

In questo paragrafo riporteremo alcune caratteristiche a livello termico dei cabinet in esame:

 

LOOP TERMICO: in questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il CM 690 III è a pressione posiitiva quindi questo problema è assente per come viene fornito dalla casa madre.

ISOLAMENTO TERMICO PSU: similmente a quanto riscontrato in soluzioni full tower l’organizzazione dei flussi non permetterà l’immissione di aria  calda all’interno del cabinet quindi isolerà termicamente lo scompartimento inferiore. Tale scelta costruttiva incide parzialmente sulle performance di raffreddamento, in quanto limiterà l’areazione dal basso.

VENTILAZIONE LATERALE: è possibile installare lateralmente delle ventole quindi sarebbe possibile migliorare l’areazione delle schede video in modo consistente, qualora fossero utilizzati modelli aventi elevati CFM.

DESIGN A TORRE ATX: una configurazione del genere è classica, quindi vengono bilanciate le performance del sistema verso la CPU, diminuendo però quelle della VGA in quanto il calore generato da quest’ultima, salendo per convezione, ristagna sul PCB della scheda grafica, surriscaldandolo leggermente. In configurazioni MultiGPU inoltre avremmo un deciso aumento di temperature della prima scheda grafica, posizionata in prossimità del dissipatore della CPU. Per questa ragione è consigliabile un orientamento Silverstone simile a quello delle soluzioni Raven, Fortress 02 o Temjin TJ11, che di fatto annulla questo problema e lo risolve alla radice. Con questo orientamento c’è un parziale isolamento termico dell’alimentatore, e generalmente una buona aerazione degli hard disk, in quanto di solito è presente una, o più, ventola nella parte frontale in immissione. Nel caso di dissipatori passivi, o configurazioni totalmente passive, lo standard ATX è difficilmente consigliabile, a meno che non si adottino soluzioni particolari e molto complesse.

 


Integrazione di sistemi a liquido

Oltre ad essere presenti tre fori per impianti a liquido dedicati, il cabinet presenta una grande predisposizione per questa tipologia di sistemi. Nella seguente tabella analizzeremo nel dettaglio cosa è possibile montare, e dove.

 
liquid
 

Il modello che è stato utilizzato è il:

Phobya G-CHANGER 280 (mm)

 

In sostanza può essere certamente un cabinet da consigliare per questi sistemi. A tal fine mostriamo delle fotografie dirette con l’installazione del radiatore nelle diverse configurazioni:

 

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Radiatori

 

Tipologia di ventole utilizzate

La dotazione potenziale del case è notevole, e quella standard è eccellente in quanto sono presenti due ventole da 120mm dotate di LED bianchi, una da 140mm posteriore ed una superiore da 200mm. Nella seguente tabella vi riportiamo i dettagli dei modelli:

 
parfuncfan
 

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Ecco l'integrazione di un fan controller:

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In questo paragrafo analizzeremo velocemente il montaggio di un sistema Intel, ed il conseguente cablaggio posteriore ed anteriore. Anche per gli utenti poco esperti la procedura è molto facile: per prima cosa dovrete montare l’alimentatore alla base del cabinet, facendo attenzione a passare il connettore di alimentazione supplementare della scheda madre, da 4/8 pin direttamente sopra la VGA, se il connettore non è molto lungo o se non siete in possesso di prolunghe di alimentazione. Date le dimensioni ridotte, difficilmente saranno necessarie delle prolunghe per il connettore CPU 4+4 pin e per il connettore della scheda madre, ma ne consigliamo sempre l’adozione. Fatto questo, consigliamo l’installazione dei dischi rigidi, facendo attenzione a posizionarli in serie nei cage predisposti a scorrimento. Sarà poi necessario montare il lettore ottico/fan controller: dovrete togliere una mascherina frontale, una procedura davvero immediata, che è possibile visionare nei capitoli precedenti.

 

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Una volta bloccato il lettore tramite l’apposito sistema di ritenzione, si passa all’installazione della scheda madre. Se si possiede un dissipatore Intel, tramite il solito sistema Push-Pin, sarà possibile installarlo successivamente, altrimenti se volete potete già procedere ad installare il backplate del dissipatore della CPU, facendo attenzione a stendere un sottile velo di pasta termica alla base della CPU stessa. In sostanza, se la vostra scheda madre non è mini-ITX, dovrete prima montare i distanziatori nei fori per il formato ATX, serrarli molto bene – consigliamo una pinza larga 1cm durante quest’operazione, su ogni cabinet – e poi apporre la scheda madre, serrandola con le viti fornite nella confezione. Se avete un dissipatore aftermarket potete utilizzare il foro posteriore, che è molto pratico e vi aiuterà non poco all’atto della procedura. Dopo aver montato il dissipatore sulla scheda madre, sarà necessario montare la scheda video, le RAM ed infine procedere all’assemblaggio dei cavi di connessione del cabinet alla scheda madre. Per fare un lavoro pulito consigliamo l’utilizzo delle fascette restringenti fornite in bundle. Riportiamo qui le fotografie del manuale, di modo che possiate valutare direttamente tutte le caratteristiche tecniche del cabinet in esame.

 

Cablaggio e fan controller

Il cablaggio posteriore può essere fortemente ottimizzato rispetto a quello che vedete nella fotografia seguente, ma è di ottimo livello nonostante lo spessore non sia eccessivamente marcato. Come potete osservare con l’alimentatore FSP 1kW non è stato necessario l’utilizzo di una prolunga da 30cm, ovviamente anche nel caso di alimentatori della serie Cooler Master Silent Pro Gold non ci sarà il minimo problema in tal senso. Il cablaggio frontale richiederà qualche accortezza qualora fosse installata una scheda madre E-ATX, simile alla Rampage II Extreme utilizzata all’atto dell’analisi termica in questa recensione. Ad ogni modo consigliamo sempre di avere una prolunga a portata di mano, e di installarla subito sulla scheda madre, per poi farla passare posteriormente tramite l’apertura e poi connetterla all’alimentatore. Qualche foto sulle dimensioni interne:

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Dato che abbiamo utilizzato una scheda madre E-ATX è stato comunque possibile far passare i cavi nelle apposite fessure.

 


Abbiamo testato il cabinet con una piattaforma X58, installando sulla CPU core i7 920 il dissipatore Thermalright TRUE Spirit 120, con temperatura ambiente di circa 24.0°C all’interno del cabinet (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo). L’utilizzo di questo dissipatore sarà esclusivamente in modalità high performance con due ventole Prolimatech BlueVortex da 1550RPM. Verranno effettuati i test esclusivamente in configurazione Push/Pull (P/Pull) al fine di verificare le performance di dissipazione termica all’interno del cabinet, e conseguentemente verificare la tipologia dei flussi d’aria dedicati. Sarà utilizzata anche una GTX 480 EVGA con backplate ed EVGA HighFlowBracket, con dissipatore reference; in sostanza è la scheda video che scalda più di tutte e quindi candidato ideale per la sessione di prova. Al fine di valutare nel miglior modo possibile l'efficienza della dissipazione termica del case, è stato utilizzato un profilo della ventola della GTX 480 con RPM fissi all’85%, tale da permettere una valutazione più accurata della comparativa e dei singoli modelli presi in esame.

 

Verrà confrontata la sua efficienza di dissipazione termica con altri modelli di cabinet di ultima generazione.

syscar

 

 

Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load

 

NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

 

Ecco il posizionamento del sensore termico:

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Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.

Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.

E’ stata utilizzata una sessione di test, alla seguente frequenza di lavoro:

 

                                    Moltiplicatore             Voltaggio (Vcore)      QPI/DRAM    HT e INTEL VTT

CPU@4000MHz       200x20                        1.30V                          1.35V              ON

 

Riportiamo i grafici relativi allo spessore ed alla compatibilità:

spess comp

 


Innanzitutto ecco il posizionamento del sensore termico del fan controller Phobya TPC:

temp2

Nella configurazione stock, il case si classifica nella fascia media della nostra comparativa, il che quindi, data la presenza di modelli molto costosi e potenti, ne certifica la bontà per la CPU. Per quanto concerne invece la VGA, è consigliabile l’installazione di una ventola laterale, o del potenziamento del flusso frontale verso la scheda video, perché le performance purtroppo sono quasi alla fine del grafico. Fortunatamente è possibile potenziare la ventilazione quindi vi consigliamo di effettuare questa modifica.

 

Rumorosità:

E davvero molto contenuta, non servono misurazioni fonometriche perché non ce n’è bisogno.

 


orodesign

 

Prestazioni

4 stelle - copia 2

 

Prezzo

4,5 stelle - copia

 

Design Esterno

5 stelle - copia

 

Design Interno

4,5 stelle - copia

 

Bundle

4,5 stelle - copia

 

Ventilazione

4 stelle - copia 2

 

Montaggio

4,5 stelle - copia

 

Complessivo

4,5 stelle - copia

 

 

Il Cooler Master 690 III rappresenta il degno erede del CM690 II, senza ombra di dubbio. Il suo posizionamento sul mercato, le caratteristiche tecniche peculiari, l’indubbia eleganza e la solita qualità Cooler Master gli permettono di eccellere sotto molteplici aspetti, tra cui la funzionalità e la fruibilità del telaio. Non abbiamo avuto problemi di sorta ed il montaggio è avvenuto in tempi rapidi. La rumorosità è molto contenuta ed il prezzo risulta essere appropriato alle caratteristiche tecniche. Entro brevissimo saranno analizzati anche molti altri prodotti Cooler Master quindi restate sintonizzati, perché c’è un’altra chicca in arrivo. Indizio? L’erede dell’ottimo dissipatore V8, ma con la tecnologia Vapor Chamber !

 

Punti di forza:

  • Gran numero di ventole potenzialmente installabili
  • Silenziosità elevata
  • Qualità costruttiva molto buona
  • Design innovativo e moderno
  • Ottima verniciatura
  • Sistema di installazione dei dischi eccellente
  • Modularità ed ottima gestione dei radiatori
  • Compatto ma poliedrico
  • Un buon candidato per lavori di modding !

 

Al fine di migliorare la qualità dei prodotti, abbiamo pensato di inserire una serie di consigli  tecnici, di modo che sia possibile visionare i punti da modificare per le prossime revisioni. Si badi bene però che sono considerazioni opinabili e non correlate alle intenzioni del produttore, che ovviamente ritiene, in base alla propria organizzazione dei modelli sul mercato, cosa è giusto fare. Xtremehardware consiglia dunque le seguenti modifiche strutturali:

 

  • Spessore laterale sinistro e destro da aumentare di 1 cm su ogni lato
  • Installare una ventola da 200mm più potente, frontalmente

 

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

Si ringrazia Cooler Master per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

 

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