Ciao Mondo 3!

gryphon z87ASUS quest’anno ha presentato una vastissima gamma di schede madri per la nuova piattaforma LGA 1150, destinata alla famiglia di processori Haswell. La serie di schede madri ROG si è arricchita di ben due modelli, per un totale di 5; anche la serie TUF vede un’importante new entry: a fianco all’ormai consueta Sabertooth, troviamo una micro-ATX che fa centro nell’obiettivo di fornire all’utente un prodotto di grande qualità ed affidabilità ad un prezzo non troppo elevato: la Gryphon Z87. Ne sviscereremo caratteristiche e prestazioni nel corso di questa recensione.

 

Vi proponiamo prima di tutto un video di presentazione realizzato da ASUS per la serie TUF Z87:

http://www.youtube.com/watch?v=mpOAheI_jrQ

 

Nel settore schede madri ASUS non ha bisogno di introduzioni e l’ampia gamma di prodotti con chipset Z87 presentati è probabilmente una testimonianza della sua leadership. Dato l’ampio catalogo, focalizzeremo la nostra attenzione su ben 4 modelli, tre della serie ROG (la Maximus VI Hero, già recensita, la Maximus VI Extreme e Impact, di cui pubblicheremo presto la recensione) e uno della serie TUF, la Gryphon Z87, oggetto di questa recensione.

asus tuf logo

 

La serie TUF, The Ultimate Force, ha raccolto da diverse generazioni un buon successo grazie all’adozione di componenti certificati con standard militari. Non si tratta di un semplice pezzo di carta presente nel bundle, le schede madri della serie TUF, si sono sempre dimostrate nel tempo sinonimo di grande affidabilità e qualità, grazie all’attenzione che ASUS ripone in questi prodotti. Peculiarità di buona parte di questa serie di schede madri è il Thermal Armor, una copertura (generalmente in plastica) che funge da protezione del PCB e da convogliatore per l’aerazione delle fasi tramite ventolina dedicata. Il Thermal Armor Shield ha ricevuto diverse critiche in passato, dal momento che la plastica è spesso un buon isolante di calore, probabilmente per tale motivo, oltre che per ragioni di contenimento di costo, non è presente sulla Gryphon Z87. Tuttavia, ASUS ha reso disponibile il Thermal Armor Kit come accessorio acquistabile separatamente, per la gioia di tutti gli appassionati di modding e PC Enthusiast da mettere in bella mostra. A livello estetico il Thermal Armor kit è in grado di donare alla Gryphon un look senza dubbio unico e a dir poco accattivante. A parte le discusse doti termiche, il Thermal Armor Kit offre degli indiscussi benefici funzionali: grazie ai vari copri-slot (ora persino per le porte I/O posteriori) e all’ampio schermo anteriore e posteriore, offre un’eccezionale protezione da polvere e da urti accidentali in fase di montaggio. Il backplate posteriore, in metallo, permette inoltre una notevole rigidità, evitando deformazioni e danneggiamenti in caso di installazione di dissipatori pesanti o con sistema di ritenzione in grado di esercitare elevate pressioni nella zona socket.

 

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Vediamo dunque quali sorprese ci riserva la ASUS Gryphon Z87.

 

ASUS GRYPHON Z87 Prodotto recensito da Valter d'Attoma in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 140€

 


Caratteristiche esclusive principali

Analizziamo assieme le caratteristiche di questa micro-ATX di casa ASUS.

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Quello che accompagna la Gryphon Z87, come da tradizione per la linea TUF, è un ricco e completo sistema di sensori che restituendo in tempo reale le temperature raccolte in punti strategici di tutto il PCB ci permette di tarare e controllare alla perfezione il regime di rotazione delle ventole, grazie anche all’aiuto del software dedicato.

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L’esclusivo sistema ASUS ESD Guard protegge le porte USB della motherboard da cariche elettrostatiche, estendendo così la vita dei componenti elettronici.

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I componenti utilizzati sulla Gryphon Z87 devono superare sette severi test di tipo militare per essere approvati e proseguire nella fase di assemblaggio, garantendo una elevata affidabilità e longevità anche in condizioni estreme. A riprova dell’affidabilità di questa scheda TUF, ASUS offre 5 anni di garanzia su questo prodotto. In cosa consistono questi test? ASUS ce li mostra in un interessante video:

http://www.youtube.com/watch?v=vpQLVcMS_zs

 

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La tecnologia UEFI ha facilitato la comprensione del BIOS anche per i neofiti, arricchendone l’interfaccia d’informazioni con cui è possibile interagire anche con il solo ausilio del mouse.

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L’utilissimo tasto DirectKey consente l’accesso immediato al BIOS dallo stato di standby senza dover ricorrere all’attesa del boot ed alla pressione ripetuta del tasto CANC.

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Il supporto alla tecnologia UASP consente d’incrementare fino al 170% in modo del tutto automatico e trasparente per l’utente la velocità di trasferimento dei dispositivi compatibili e connessi alle porte USB 3.0.

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Il supporto allo standard 4K Ultra HD tramite le uscite digitali HDMI o DisplayPort incluse sulla Gryphon Z87 rende più gratificante l’esperienza visiva con i monitor che supportano tale standard.

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Dotata dell’ultima tecnologia di chipset Intel Z87 Express, la Gryphon Z87 supporta pienamente i processori di ultima generazione grazie al nuovo socket LGA1150 nonché il nuovo bus grafico ad alta velocità PCI-Express 3.0, una grafica integrata potenziata ed un sistema di accesso alla memoria a 2 canali con frequenza standard di 1600 MHz.

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Il rispetto degli standard di efficienza ErP emanati dall’UE per quanto riguarda il consumo di energia sono accompagnati da un attento studio di progettazione e design che riduce la quantità di carbonio nel pieno rispetto dell’ambiente.

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Su tutta la serie TUF ASUS offre una garanzia di 5 anni contro i 3 delle altre schede madri ASUS.


Specifiche Tecniche

Piccola nel formato ma ricca di features, vi riportiamo le specifiche tecniche così come sono fornite sul sito del produttore. Le vedremo meglio nel dettaglio analizzando il layout della scheda madre.

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Packaging e primo contatto

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Abituati con ASUS ad elevati standard di qualità, la confezione in tema militare si presenta solida e ricca di features stampate sul retro della scatola.

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Il bundle come ci si aspettava su questa fascia di prodotto è abbastanza essenziale. Troviamo 4 cavi SATA, un ponticello SLI, headers per facilitare la connessione dei pulsanti di power e reset, mascherina posteriore di I/O e manuale d’installazione. Degni di nota, il certificato di affidabilità che riporta gli standard con cui sono testate le componenti dei VRM della Gryphon, nonché alcuni adesivi della serie TUF.

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Il layout è affollato di componenti, ma piacevole alla vista e caratterizzato dai colori militari tipici di questa serie, l’avana e il marrone. Molto curati i dissipatori dei VRM, in cui possiamo riconoscere, stilizzate, le lettere della serie TUF. La cura dei dettagli è sorprendente se pensiamo che il layout è stato pensato per essere ricoperto dal Thermal Armor.

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Si distingue sul retro della Gryphon Z87 la staffa di ritenzione del socket e delle viti di serraggio dei dissipatori. Sono presenti inoltre dei fori per l’installazione del backplate metallico del Thermal Armor Kit, utile anche per proteggere quei componenti che sono stati installati sul retro del PCB, per mancanza di spazio nel lato frontale.

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Nel layout notiamo subito i tre slot PCI Express x16, di cui solo i primi due di terza generazione, e quindi atti ad ospitare schede video. Dall’analisi del PCB posteriore possiamo notare che il primo slot ha 16 connessioni elettriche mentre gli altri due solo 8. Sarà quindi possibili installare schede video in configurazione singola x16 sul primo slot o in configurazione doppia x8/x8. Per l’ultimo slot, in standard PCI-Express 2.0 ASUS specifica una bandwidth pari a x4.


Analisi del layout

 

Passiamo ora all’analisi dettagliata della ASUS Gryphon Z87, partendo dalla zona socket, dove si concentrano solitamente gli sforzi degli ingegneri elettronici.

 

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Il socket è il nuovo LGA1150 di produzione Foxconn a supporto dei processori di classe Haswell. Attorno al socket troviamo le 8 fasi di alimentazione per la CPU (VRM). Ricordiamo che Haswell ha introdotto dei regolatori interni alla CPU, pertanto questo sistema avrà il compito di fornire un’unica tensione di ingresso alla CPU (VRIN), trasformando i 12V DC dell’alimentatore in una tensione pari solitamente a 1,8V. I regolatori interni della CPU si occuperanno poi di trasformare adattare ulteriormente questa tensione ai vari componenti interni (Core, Uncore, GPU). Riconosciamo facilmente le 8 fasi di alimentazione dalle 8 induttanze TUF, marchiate lateralmente con dei gradi militari. Anche i condensatori black-metallic da 10K sono stati marchiati con la sigla TUF. Al di sotto del dissipatore dei VRM, troviamo sia i mosfet sia i drivers di gestione degli stessi. Il dissipatore ospita una generosa heatpipe per meglio dissipare il calore prodotto dai MOSFET. Per ogni fase troviamo una coppia di MOSFET ON Semiconductor NTMFS4955N e NTMFS4937N rispettivamente da 48A e 70A. Avevamo trovato MOSFET dello stesso produttore nella Gigabyte Z77X-UD4H, che non a caso si era confermata ineccepibile nelle sessioni di overclock estremo. A gestire le 8 fasi di alimentazione troviamo 4 drivers della Internal Rectifiers, gli IR3535. Le 8 fasi sono quindi gestite a coppie e sarebbe quindi più corretto parlare di 4 fasi splittate. A gestire i drivers troviamo il controller PWM DIGI+ VRM ASP-1251 lo stesso adottato su tutta la serie ROG, anch’esso nascosto dal dissipatore.

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La piccola Gryphon Z87 è ricca di particolari come il sistema di dissipazione passivo del calore ad Heat-Pipe che provvede a raffreddare i MOSFET del circuito VRM della CPU. E’ presente il connettore ad 8 Pin per l’alimentazione ausiliaria al processore oltre che numerosi attacchi per ventole, a supporto del complesso sistema di monitoring e dissipazione Thermal Radar 2.

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Il controller audio Realtek ALC892 garantisce il pieno supporto allo standard HD Audio multicanale 7.1 + 2.

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L’integrato ASM1442 garantisce il regolare flusso video digitale secondo gli standard di criptazione HDMI / DVI.

 

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Lungo a linea periferica di base trovano posto i molti connettori audio, USB, Fan, TPM che servono in parte a replicare gli attacchi I/O sullo chassis. Notiamo anche un Thunderbolt Header, probabilmente per l’installazione di un potenziale accessorio ASUS che supporta questo standard. Richiamiamo la vostra attenzione sui due pulsanti DirectKey per l’accesso rapido al BIOS  e l’utilissimo BIOS_FLBK per ri-flashare (in caso di Bios corrotto e impossibilità di portare a termine il boot) un  BIOS integro nella motherboard tramite Pen Drive premendo appunto tale tasto. Scorgiamo sull’estrema destra la presenza del chip BIOS Winbond, montato su socket.

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In totale abbiamo 4 slot PCI-Express di cui 1 con velocità x1. Sono possibili le seguenti combinazioni:

  • 2x PCI-Express 3.0  x16  (opera x16 oppure x8 + x8)
  • 1x PCI-Express 2.0  x16  (opera a x4)
  • 1x PCI-Express 2.0  x1

Tra il primo ed il terzo slot sono presenti più switch ASM1480 che commutano le linee del PCI-Express a seconda del numero di schede installate nel sistema. Se il secondo slot x16 (il 3° dall’alto) è vuoto, il 1° funzionerà a piena velocità x16, viceversa verranno suddivise le linee x18 / x8

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Le 6 porte SATA, controllate dal chipset Z87, sono tutte di tipo SATA3 6Gbps, per cui è possibile aggregarle tutte in un sistema RAID0 incrementandone la velocità.

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Distinguiamo il connettore di alimentazione E-ATX a 24 poli. Alla sua sinistra quello USB 3.0, mentre sopra il chip Nuvoton NCT6791D a supporto del sistema Thermal Radar per il monitoraggio hardware. Alla sua sinistra l’unità di processing TurboV TPU KB3720QF responsabile d’interfacciarsi con il noto programma TurboV EVO per la modifica dei parametri e relativo overclock del sistema.

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Il circuito VRM della memoria è del tipo a 2 fasi ed utilizza il regolatore Asus DIGI+ ASP1103

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Il numero di porte USB è abbondante, distinguiamo per colore (blu) le 4 di tipo USB 3.0 a differenza delle altre (nere) più lente USB 2.0. Sono presenti 2 attacchi per l’uscita del video digitale HDMI e DisplayPort. L’attacco ethernet RJ45 è in standard Gigabit Intel. Oltre la porta ottica S/PDIF-OUT distinguiamo i 6 attacchi mini-Jack per il flusso Audio In / Out.


BIOS

L’introduzione dello standard UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) rilasciato da Intel nel 2007 ha consentito tra le molte features di poter personalizzare a proprio piacimento l’ostico ambiente del BIOS. Il lavoro svolto da ASUS sull’interfaccia grafica del BIOS della Gryphon Z87 è accattivante. L’impatto estetico nonché la sistematicità delle varie voci aiuta la comprensione per gli addetti ai lavori.

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Al primo accesso l’ambiente si presenta con la modalità EZ Mode offrendo in un’unica interfaccia le principali informazioni, quali temperatura in tempo reale del processore, il voltaggio erogato, il numero di banchi di memoria connessi nonché la loro velocità operativa e lo stato dei connettori ventola relativi alla zona CPU. Nella parte bassa, abbiamo il System Performance che offre 3 modalità di funzionamento: Power saving, Normal ed ASUS optimal. Per ultimo, possiamo decidere la periferica con cui avviare il sistema.

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Con la pressione del tasto F7 si accede alla modalità Advanced Mode nella cui interfaccia è disponibile la navigazione a schede con i relativi sotto-menu, ricchi di voci con cui personalizzare fin nei minimi particolari il nostro sistema. Come si può vedere, le schede sono sette; è possibile decidere anche la lingua di sistema del BIOS, oltre all’indicazione di una serie di tasti funzione. Il menu MAIN è quindi indicativo della versione del BIOS in uso, della CPU installata e della quantità di RAM presente nel sistema.

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In My Favorite è possibile aggiungere una serie di voci e poter avere una lista di accesso rapido alle singole voci da noi scelte senza dover navigare tra i menu.

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Il menu Ai Tweaker è il più ricco e interessante, in quanto è possibile agire sui molti parametri per overcloccare il sistema, intervenendo sia sui moltiplicatori, e quindi sulla frequenza di ogni singolo componente, sia sul voltaggio erogato.

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Nel sottomenu DRAM Timing Control s’interviene per modificare le latenze di accesso alla memoria.

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In DIGI+ Power Control si modificano i parametri della potenza erogata alla CPU.

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Nella sottosezione CPU Power Management s’interviene sulle funzionalità di risparmio energetico gestite sia dalla CPU che dal BIOS.

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Nel caso di overclock del sistema, gli esperti sanno bene che è doveroso disabilitare le funzionalità aggiuntive presenti nel processore. Questo è possibile farlo nel sottomenù CPU Configuration presente in Advanced, intervenendo allo stesso modo anche sul PCI-Express.

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Ancora, è possibile intervenire sulla modalità di connessione dei dispositivi di storage sia SATA che USB, nonché video o audio.

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Come ci suggerisce la parola stessa, in Monitor si possono visualizzare i parametri di temperatura e voltaggio erogato nonché impostare i livelli di alert ed intervento.

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Nella sezione Boot si decide la sequenza nonché la modalità di avvio del sistema.

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La sezione Tool non è meno importante in quanto s’interviene per operare il flashing del BIOS oppure per salvare il profilo di overclock raggiunto o visualizzare le informazioni presenti nel chip SPD (Serial Presence Detect) dei moduli RAM.

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Al termine delle operazioni basta usufruire dei tasti funzione oppure scegliere se salvare e riavviare il sistema oppure uscire senza applicare le modifiche.


Sistema di prova e Metodologia di test

I test eseguiti sulla ASUS Gryphon Z87 sono volti a verificare la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune,  a verificarne la qualità e la competitività sul mercato ed a valutare la stabilità della stessa sotto stress ricorrendo anche all’overclock spinto. Per rilevare con estrema precisione la temperatura dei dissipatori passivi della zona socket nonché del processore, in fase di overclock ci avvarremo di un termometro digitale della Voltcraft mod. K101, in questo modo verificheremo anche l’efficacia del sistema passivo di dissipazione. Di seguito i componenti utilizzati per i test:

Componenti di Test

Come si evince dalla tabella, abbiamo messo in comparazione i risultati ottenuti dalla Gryphon Z87 con altre motherboard che sono state oggetto di test nel nostro laboratorio. E per rendere più interessanti i dati pubblicati, abbiamo introdotto anche quelli della serie precedente GA-Z77X-UD4H i cui risultati sono stati ottenuti con un i7-3770K. Ovviamente per rispondere alla diversa tipologia di test e performance richieste dai test abbiamo utilizzato 2 tipi di kit di ram, differenti sia per velocità che per prestazioni: Gskill il cui target a 1600MHz è pienamente compatibile con la frequenza di default del controller integrato in Haswell ed un kit costituito da 2 moduli DIMM Dominator Platinum 2133 della Corsair di modo che tale scelta non rappresentasse un collo di bottiglia per i test di overclock.


Test Sintetici

 

3DMARK 11

Benchmark prodotto da FutureMark, richiede la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.  La software house sviluppatrice afferma che i test sulla tessellation, l'illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. 3DMark 11 Advanced Edition permette di impostare tre modalità di benchmark in DX11, Performance, High ed Extreme. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d'illuminazione e ombre marcato. Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l'illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il benchmark è stato impostato per sfruttare per il calcolo della PhysX esclusivamente il processore e non la scheda video NVIDIA.

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Nel test grafico, nel confronto con le avversarie la ASUS GRYPHON Z87 si posiziona nella fascia media e non riesce ad eccellere in nessun test, mentre nel test della fisica purtroppo totalizza il risultato più basso.

 

3DMARK VANTAGE

Benchmark sintetico sviluppato da FutureMark. Richiede obbligatoriamente la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 10 e di un sistema operativo Windows Vista o Windows 7. Il benchmark si compone di 6 distinti test: 4 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. I test si eseguono scegliendo tra 4 preset configurati da FutureMark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente, così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso. Il software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High ed Extreme. I test sono stati fatti solo nella modalità Entry, Performance e High.

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Anche in questo benchmark come per il precedente, la situazione non cambia e viene confermata in entrambi i test sia grafico che fisico.

MaxxMEM v2

MaxxMEM v2 misura la larghezza di banda (in GB/s)  del sottosistema di Memoria. Il risultato fornito di lettura e scrittura è molto attendibile e grazie ad uno sforzo dei programmatori il programma riesce a non essere influenzato dall’intervento del sottosistema della cache che ne altera il risultato accrescendone i valori.

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In questo test la ASUS GRYPHON Z87 almeno nel test di copia riesce a posizionarsi al primo posto assieme alla rivale MSI, mentre negli altri 2 test e nel test della latenza si posiziona nella fascia media.


Test Compressione Dati e Multimedia

Passiamo adesso ai test che misurano le performance negli ambiti della Compressione e flusso Multimediale e vediamo le differenze che ci sono a parità di hardware tra la ASUS GRYPHON Z87 e le concorrenti.

7Zip 9.20

Questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni del sotto-sistema CPU – RAM. Il software riporta un valore espresso in MIPS (Million Istruction for Second). Il test comprende compressione, decompressione e valore generale.

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Diciamo che questo tool non esalta le doti della ASUS GRYPHON Z87.

Cinebench R10 & R11.5

Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di immagini e di contenuti tridimensionali, di testare le performance del sottosistema CPU / RAM. Entrambe le release consentono l’esecuzione del test utilizzando un solo core (fisico) della CPU rispetto a quello globale che sfrutta tutti i core sia fisici che logici presenti all’interno del processore.

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Le posizioni con entrambe le versioni del noto software di rendering rimangono immutate posizionando la Gryphon Z87 nella parte centrale della classifica.

X264 Benchmark HD 3.0

Software che mediante la codifica video x264 sfrutta in maniera considerevole il sottosistema CPU <-> RAM e per questo è l’ideale per valutare le prestazione delle schede sotto tale ambito.

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Handbrake 0.9.5

Software di transcodifica video multithread con il quale è possibile convertire un file video in un altro formato. Il processo comprende codifica video x264, codifica audio FAAC e mux finale in contenitore MP4. Per il test abbiamo preso di riferimento il nostro video sample di sempre, utilizzato anche per i test delle altre schede. Viene preso in considerazione il tempo impiegato dalla CPU per svolgere tale compito. Minore è il tempo impiegato e più prestante sarà il risultato ottenuto.

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Ottimo il risultato della Gryphon Z87 surclassando la sorella maggiore e la concorrente MSI, posizionandosi appena di poco dietro la rivale della Gigabyte.

A conclusione di questi test prestazionali occorre probabilmente far notare che anche per questa scheda madre abbiamo riscontrato un funzionamento del turbo leggermente al di sotto delle aspettative, che potrebbe aver inficiato sulle prestazioni. ASUS ci ha ovverto anche un BIOS beta “overclockato” che innalza la velocità di tutti i core a 39x indipendentemente dal carico applicativo, ma abbiamo ritenuto opportuno testare con il BIOS a disposizione degli utenti. D’altra parte l’esemplare recensito è un sample acquistato da XtremeHardware dal mercato retail, pertanto quanto ottenuto nei nostri test è esattamente ciò che l’utente si può aspettare acquistando la Gryphon Z87.


Overclock

Usufruendo di un sistema di raffreddamento a liquido siamo riusciti ad overcloccare il processore ed a rimanere stabile sotto LINX fino alla frequenza di 4500 MHz. Noto tool di stress, LINX si avvale delle librerie Linpack della Intel ed è in grado di portare il carico su tutti i core della CPU prossimo al 100 %.

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Per questo l’esecuzione di suddetto test e la buona riuscita è particolarmente gravosa non solo per la quantità di calore prodotto che ovviamente dev’essere smaltito, ma anche per i vari sottosistemi di alimentazione della scheda madre.

 

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Altro test particolarmente gravoso in quanto sfrutta tutti i threads della CPU è il benchmark Wprime di cui è disponibile sia il test 32 che 1024. In sintesi il benchmark calcola la radice quadrata dei primi 32 milioni di numeri interi e dei primi 1024 milioni di numeri interi utilizzando l’ALU del processore, simile al benchmark SuperPi ma con un impatto in termini di carico e calore sviluppato molto maggiore. Utilizzando un sistema di dissipazione ad azoto liquido siamo riusciti a spingerci a quasi 5800 MHz, una frequenza ragguardevole per un test multithreaded e per una scheda madre che non è di certo stata progettata per l’overclock estremo. La ASUS Gryphon Z87 ha sopportato senza grossi problemi una lunga sessione di overclock sub-zero, a dimostrazione della qualità delle componenti utilizzate. I test effettuati confermano le nostre aspettative: la Gryphon è una scheda madre molto robusta, perfetta per chi vuole effettuare un overclock daily use. La scheda non è stata progettata per l’overclock estremo, ma avendola testata sotto azoto si è comportata più che onorevolmente, garantendo tensioni molto stabili e grazie al BIOS ASUS, un buon overclock è molto semplice da ottenere. Ovviamente non ha quegli accorgimenti presenti nelle schede di fascia più alta come la serie ROG, che presentano punti di lettura delle tensioni e profili pre-memorizzati per il settaggio di determinati chip di memoria. La scheda si è comportata molto bene nello sfruttare la memoria, grazie al vantaggio del controller integrato in Haswell che ha fatto notevoli passi avanti. Abbiamo notato anche l’assenza del display a doppio digit per la diagnostica in fase di boot nonché i pulsanti di accensione e di reset, preziosi per chi utilizza la motherboard a banco.


Consumi

Consumi

Come si evince dalla finestra di CPU-Z nel paragrafo precedente “Overclock”, abbiamo eseguito il test con una versione aggiornata di bios (1206) che ci ha permesso a fronte di pochi milliVolt in più erogati, di ottenere un incremento risultante in GigaFlops che ha posizionato la Gryphon sul podio in 2° posizione sul fronte delle prestazioni, mentre sul fronte dei consumi la Gryphon Z87 ha totalizzato un consumo in Watt complessivo inferiore alle due concorrenti, anche se bisogna tener conto che il form-factor è inferiore.


Conclusioni

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Prestazioni 4 stelle - copia Nei test a default la Gryphon Z87 non ha brillato, complice una gestione del turbo forse non completamente ottimizzata. Le feature addizionali non sono molte, fatta eccezione per i sensori di temperatura e la gestione delle ventole del Thermal Radar 2.
Overclock 4,5 stelle - copia Su una scheda madre di questa fascia di prezzo è raro trovare una simile predisposizione all'overclock. Anche qui non ci sono molte feature dedicate, ma il comportamento della Gryphon è stato buono persino in overclock estremo.
Estestica 4,5 stelle - copia Stile militare tipico della serie TUF, la Gryphon è piacevole alla vista persino senza Armor Kit. Aquistando quest'ultimo accessorio la Gryphon si trasforma in una scheda madre degna di Batman the Dark Knight!
Materiali 5 stelle - copia La componentistica TUF, testata con standard militari e i 5 anni di garanzia non dovrebbero lasciare dubbi su questo aspetto. Se ne avete ancora, strapazzatela come abbiamo fatto noi e i dubbi svaniranno.
Prezzo 4,5 stelle - copia

Trovare una scheda madre di qualità e in grado di supportare un overclock facile e in piena stabilità con 140€ non è di certo facile. Un'ottima candidata per chi cerca una scheda madre che deve durare molto.

Complessivo 4,5 stelle - copia

La ASUS Gryphon Z87 esce senza dubbio a testa alta dalla nostra analisi. Essendo una scheda della serie TUF il primo grande vantaggio offerto dalla Gryphon è la garanzia di ben 5 anni. Sono poche le schede madri ad offrire questa opportunità, perfettamente rispecchiata dalla qualità delle componenti utilizzate. A livello di feature offerte la Gryphon Z87 potrebbe sembrare decisamente scarna: niente connettività Wireless, niente porte USB o SATA addizionali, bundle abbastanza ridotto, sezione audio senza particolari degni di nota. ASUS ha puntato tutto sulla sostanza e sulla qualità, cercando allo stesso tempo di mantenere ridotto il costo di produzione. L’assenza dell’Armor Kit conferma la volontà di ASUS di proporre un prodotto nudo e crudo, senza tanti fronzoli, ma ottima per chi vuole fare un’overclock daily use in piena stabilità. L’armor kit per la Gryphon Z87 è tuttavia disponibile come accessorio al prezzo di 40/50€, abbastanza elevato a nostro avviso, ma senza dubbio in grado di donare un fascino invidiabile alla Gryphon e in grado di allungargli la vita negli ambienti più ostili e polverosi. Se nella Sabertooth Z77 la rimozione dell’armor kit aveva portato ad una flessione del PCB, questo problema non è stato affatto riscontrato sulla Gryphon, vuoi per la maggiore compattezza, ma probabilmente anche per una qualità del PCB migliore. Il costo della Gryphon Z87 è di circa 140€, davvero allettante per chi cerca una scheda madre robusta ed affidabile, in grado di garantire soddisfazioni in overclock e un attento monitoraggio delle temperature, grazie al software e al sistema di gestione delle ventole Thermal Radar 2. La consigliamo sicuramente per chi vuole assemblare un sistema compatto di qualità (Componenti TUF e Certificazione Militare), grazie alle ridotte dimensioni mATX, con la sicurezza di avere una scheda completa di una rete di sensori di temperatura e voltaggio (TUF Thermal Radar 2) adatta anche a case ultra compatti dove viene sacrificato in primis il sistema di areazione.

PRO:

-          Componentistica Militare di Qualità

-          TUF Thermal Radar 2

-          DIGI+ Power Control (tensioni molto stabili)

CONTRO:

-          Assenza features addizionali per connettività e storage

               

Valter d’Attoma

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