Oggi parleremo di tastiere meccaniche, più in particolare di tastiere meccaniche Razer. La Razer Blackwidow che andremo ad esaminare in questa recensione fa parte della seconda generazione di casa Razer per quanto riguarda questa tipologia di prodotto, portando alcuni importanti miglioramenti a livello di Key Rollover rispetto alle prime versioni e nuovi materiali, oltre ad avere un’estetica diversa.
Nella nuova offerta Razer troviamo però affiancata una nuova versione prima non disponibile, la Razer Blackwidow Tournament Edition. La differenza sostanziale è l'assenza del tastierino numerico laterale, questa caratteristica prende il nome di TENKEYLESS. Ciò la rende più facile da trasportare e quindi ideale per LAN Party, oltre che leggermente più economica rispetto al modello BlackWidow Ultimate Stealth Edition.
Prima di esaminare il prodotto nel dettaglio nelle prossime pagine, potrete trovare maggiori informazioni sulle Razer Blackwidow a questo indirizzo.
Specifiche Tecniche
Le specifiche tecniche della Razer Blackwidow Tournament Edition sono le seguenti:
Full mechanical keys con forza di attuazione di 50gr
1000Hz Ultrapolling
Tasti programmabili con registrazione macro on the fly
Gaming Mode option per inibire i tasti Windows
20 profili personalizzabili con cambio on the fly
Anti-ghosting capability per 6 pressioni simultanee, 10 tasti in gaming mode
Tasti multimediali
Razer logo
Cavo USB placcato oro removibile intrecciato
Synapse 2.0 Enabled
Custodia protettiva
Peso approssimativo : 950 g
Le premesse sono decisamente buone, troviamo un Key Rollover che arriva fino a 10 tasti in modalità gaming, l'interessante possibilità di registrare macro on the fly e la Gaming Mode che ci permette di inibire alcuni tasti.
Mancano connessioni aggiuntive, come ingressi/uscite audio, porte USB ma possono essere marginali in un prodotto di questo tipo. La possibilità di rimuovere il cavo USB e la custodia in tessuto la rendono facilmente trasportabile.
Packaging e bundle
La confezione con cui ci arriva la Razer Blackwidow Tournament Edition è caratterizzata dal connubio di tonalità scure spezzate dal verde acido Razer. La parte frontale è dominata dalla immagine della tastiera e dal nome di essa ben visibile. A differenza delle prime versioni della Blackwidow, possiamo osservare che non sono presenti aperture per toccare con mano i tasti e assaporarne il feedback, che però ha il vantaggio di preservare il prodotto.
Possiamo notare sul lato destro le features principali che Razer mette in evidenza, come il Key Rollover di 10 tasti, la presenza di tasti meccanici ma sopratutto la caratteristica principale del prodotto, ovvero che si tratta di una tastiera TENKEYLESS, priva del tastierino numerico laterale.
Nella parte posteriore troviamo altre informazioni tecniche, riportate nella pagina precedente. Un aspetto interessante è la presenza di un cavo USB che può essere rimosso, per migliorare la portabilità della tastiera in caso, ad esempio, di Lan Party.
Lateralmente troviamo altre informazioni tecniche, come l'USB polling rate a 1000Hz, o il layout che in questo caso è US (unico disponibile per questo modello), ricordiamo che RAZER NON propone tastiere con layout ITA.
Aperta la confezioneci troviamo di fronte ad un'altra scatola in cartone avente stampato il logo RAZER; aperta quest'ultima, ecco la Blackwidow Tournament Edition protetta da una custodia in tessuto simile al velluto nero.
All'interno, oltre alla tastiera troveremo dei manuali introduttivi, sticker e ovviamente il cavo micro USB – USB.
Per una visione a 360° della tastiera vi invitiamo a prendere visione del nostro video dell’unboxing:
http://www.youtube.com/watch?v=nzB002hUuTY
La tastiera
La Razer Blackwidow Tournament Edition è decisamente bella alla vista, le sue dimensioni ridotte vengono tradite dal peso decisamente importante, quasi un kilogrammo, tipico delle tastiere meccaniche. Questo aspetto da la sensazione di un prodotto di elevata qualità e robustezza tra le mani.
La parte superiore è realizza in plastica soft touch, aspetto che valorizza la tastiera al tatto, mentre i tasti sono realizzati in vernice nera opaca e garantiscono un ottimo feedback e grip con le dita. Questo connubio è molto probabilmente frutto delle considerazioni fatte dalla community: le prime Razer Blackwidow erano infatti in plastica lucida con tasti gommati, che si usuravano velocemente.
Un dettaglio interessante è il font utilizzato per i simboli sui tasti, decisamente particolare per una tastiera, ma non per RAZER. Infatti, si tratta del font classico che troviamo sulle varie confezioni caratteristico del produttore.
I tasti FN sono caratterizzati quasi tutti da una seconda funzione, fruibile mediante l'utilizzo del tasto FN.
Il primo blocco è dedicato all'audio, ci offre la possibilità di regolare il volume o disabilitarlo. Successivamente troviamo il blocco F5-F7 che offre funzioni multimediali, per gestire il playback del nostro player. Da F9 a F12 sono presenti le funzioni dedicate all'uso della tastiera. Il Tasto F9 è dedicato alla registrazione On The Fly delle macro, F10 ci permette di passare in modalità Gaming, che disabiliterà alcuni tasti per massimizzare l'esperienza ludica (configurabile via driver) mentre i tasti F11 e F12 sono dedicati alla gestione dell'illuminazione del logo Razer.
Sono presenti 20 Step di luminescenza, ma la differenza si nota per lo più nei primi 6-7, siamo rimasti incuriositi dalla presenza di quei due tasti in una tastiera che non è retroilluminata, ma probabilmente si tratta semplicemente di un riutilizzo di tasti nati per le proposte flagship.
Il logo è posizionato nella parte bassa e si illumina di verde.
Il profilo della tastiera è particolare, molto alta nella parte posteriore, si va ad assottigliare verso la parte anteriore per migliorare il comfort.
Il connettore micro USB è situato al centro della parte posteriore. Il cavo in dotazione, ovviamente in treccia di tessuto ed è caratterizzato da due connettori USB placcati oro (uno USB e uno micro-USB).
I Driver
I Driver della Razer Blackwidow Tournament Edition sono i già visti e noti Razer Synapse 2.0. Si tratta della nuova tipologia di driver Razer che raggruppano sotto un unico software tutti i dispositivi Razer in proprio possesso.
La pagina principale del software è dedicata alla gestione dei profili e alla configurazione avanzata delle funzione dei tasti. Come abbiamo introdotto, è possibile inserire 20 profili aggiuntivi che saranno raggiungibili con una combinazione di tasti desiderata.
Selezionando i tasti a video della nostra tastiera sarà possibile definirne il comportamento, le possibilità sono davvero molte, dalla replica di un altro tasto (anche del mouse), alla generazione di macro, al lancio di un programma fino all'inibizione del tasto stesso.
La seconda tendina dei driver, LIGHTING, è dedicato alla regolazione del LED logo Razer nella parte anteriore. Sono presenti 20 livelli di luminosità (si nota però la differenza per lo più nei primi), tale regolazione è possibile anche mediante tasti fisici, come visto nelle pagine precedenti.
Il Logo Razer può essere lasciato acceso fisso o in modalità pulsante.
Gaming Mode è la TAB dedicata alla configurazione dell'omonima modalità, è possibile inibire alcuni comandi rapidi tipici di Windows che possono portare alla chiusura (o riduzione ad icona) del gioco.
Antighosting
Analizziamo ora le capacità di Antighosting della tastiera, useremo la modalità Gaming Mode in quanto si tratta di quella più interessante sotto questo punto di vista. Siamo di fronte ad una tastiera di tipo meccanico che riporta un #KRO pari a 10, ci aspettiamo quindi di poter premere fino a 10 tasti qualsiasi contemporaneamente senza limitazioni.
I primi due test effettuati sono stati molto semplici, abbiamo verificato la possibilità di premere contemporaneamente i quattro tasti direzionali e il cluster WASD. In questo caso, trattandosi però di un 10KRO, abbiamo verificato l'effettiva fruibilità dei 10 tasti attorno al cluster. Come ci aspettavamo, la piccola Blackwidow è riuscita a passare il test in modo egregio.
La nostra indole curiosa però ci ha spinto più in la, il limite di 10 tasti contemporanei sembra decisamente un limite MINIMO, infatti, provando a premere più tasti abbiamo potuto apprezzare i seguenti risultati:
La tastiera riesce ad impartire effettivamente più comandi contemporanei rispetto a quanto indicato dalle specifiche, decisamente un punto a favore del prodotto di casa Razer.
Tuttavia, alcune combinazioni di tasti estremamente "spinte" riescono finalmente a mettere in crisi la Blackwidow Tournament Edition, ma possiamo dire che i risultati sono decisamente al di sopra di ogni aspettativa.
(in rosso, i tasti premuti non impartiti)
Impressioni d'uso
La Razer Blackwidow Tournamet Edition è caratterizzata dalla presenza di Cherry MX Blue, si tratta di switch di tipo tattile con ancora mobile all'interno, la loro caratteristica inconfondibile è la presenza di un click durante la corsa. Questo rende ancor più rumorosa la tastiera rispetto ad altre dotate di differenti switch meccanici.
Il feedback è decisamente buono e risulta molto piacevole durante l'utilizzo della piccola Blackwidow, non è inoltre dissimile da quello che caratterizza i Cherry MX Brown.
I Cherry MX Blue hanno però per loro natura un piccolo inconveniente. A causa della loro struttura interna può capitare che a seguito di due input molto veloci su un tasto lo switch ne riesca a generare "elettricamente" solo uno.
Questo sicuramente allarmerà i gamer, ed in effetti è un limite reale di questa tastiera. In realtà tuttavia, il secondo input sembra non esser impartito solo in una particolare condizione, ovvero quando il tasto viene ri-premuto prima che il suo rilascio sia completato (ovvero prima che sia tornato in posizione normale di riposo).
Cosa implica tutto questo? Semplicemente che siamo di fronte a un limite che può minare la godibilità della tastiera a seconda delle abitudini dell'utente, a seconda se di solito si rilascia completamente il tasto o meno. Troviamo abbastanza improbabile l'ipotesi che il Cap riesca a tornare in posizione di riposo e venir ripremuto prima che il corpo interno sia nuovamente pronto per il secondo click, almeno noi durante i test non siamo riusciti a riprodurre il difetto in queste circostanze.
Fatta questa precisazione, rimane comunque emblematico l'uso di questi switch in un prodotto da gaming, probabilmente sarebbe stato meglio puntare solamente sui Brown. A livello di comfort, la Razer Blackwidow Tournament Edition riesce ad essere comunque confortevole, nonostante l'assenza di un poggia polsi e allo spessore non particolarmente contenuto. Il feedback sempre piacevole dei tasti meccanici impreziosisce l'esperienza d'uso (difficilmente si torna indietro dopo una l'uso di una tastiera meccanica) mentre in gaming le capacità di Antighosting possono fare la differenza.
Buona la possibilità di registrare macro al volo, anche se meno personalizzabili rispetto a quanto si può ottenere via SW, la creazione delle macro è inoltre decisamente intuitiva.
L'assenza del tastierino numerico, infine, non impone alcun limite soprattutto in ambito ludico.
Conclusioni
Prestazioni | La Razer Blackwidow Tournament Edition è un prodotto minimal che punta molto sulla trasportabilità. Le features sono decisamente buone, come il supporto software, ma la scelta dei Cherry MX Blue ci lascia un attimo perplessi | |
Qualità | Ottimi i materiali usati, troviamo l'impiego di materiali che garantiscono grip e riducono la sudorazione, oltre a rendere più piacevole la tastiera al tatto. Il prodotto risulta solido strutturalmente | |
Design | Non troviamo molto di nuovo in questa tastiera. Si tratta di una tastiera meccanica TENKEYLESS che è caratterizzata dallo stile Razer. L'estetica è accattivante, interessanti alcune funzioni come la Gaming Mode, ma si tratta di features non innovative | |
Prezzo | I circa 79€ richiesti per l'acquisto di questa tastiera sono decisamente proporzionati all'offerta e ai concorrenti. Si tratta di un prodotto qualitativamente valido e che si confronta molto bene con i prodotti concorrenti sotto il profilo economico | |
Complessivo |
La Razer Blackwidow Tournament Edition è la proposta di Razer per quanto riguarda le tastiere TENKEYLESS. Si tratta di un prodotto interessante, molto accattivante esteticamente e ben realizzato. Discutibile la scelta di utilizzare dei Cherry MX Blue in un prodotto con vocazione fortemente ludica, ma all'atto pratico è un neo che emerge solo in determinate situazioni.
La possibilità di trasportare facilmente la tastiera è un punto a favore della piccola Razer, le capacità di Antighosting hanno inoltre superato le nostre aspettative. Non sono presenti connessioni aggiuntive, che però difficilmente troviamo su prodotti analoghi a questo.
Dal punto di vista economico, si tratta di un prodotto che possiamo portare a casa a 79€ circa. È sicuramente un prezzo molto proporzionato all'offerta, ed è in linea con quanto offerto dalla concorrenza. È un prodotto da tenere sicuramente in considerazione.
Pro
Tastiera meccanica
Ottimo Antighosting
Ottima realizzazione
Contro
Cherry MX Blue che non sono forse i più indicati in un prodotto da gaming
Si ringrazia IDP Italy per aver reso possibile questa recensione.
Ivan Disirò