Noiseblocker è un marchio del gruppo tedesco Blacknoise che dal 1998 producono componenti per il raffreddamento e accessori per il modding mettendo in primo piano l'aspetto della silenziosita'. L'azienda di Hilden, piccola cittadina del bacino della Ruhr, produce negli stabilimenti in Cina, Taiwan e Germania, mentre la progettazione e la fase di testing vengono effettuate rigorosamente presso la loro sede tedesca. Passiamo ad analizzare le ventole nel dettaglio.
Confezione
Le ventole Si presentano cosi' confezionate
Nella parte posteriore della scatola sono indicate le specifiche tecniche di ogni ventola. Riportiamo una tabella dove sono trascritte tutte le caratteristiche:
I modelli low speed raggiungono dei livelli di rumorosita' molto bassi a scapito pero' di una minore portata causata dalla inferiore velocita' di rotazione. Nei modelli medium speed il compromesso tra portata e rumorosita' è a favore della prima.
Caratteristiche
Ecco i tre formati caratterizzati dallo stesso look: ventola blu trasparente-opaco e struttura portante in plastica nera.
Nella versione 80x80x25 mm low speed si ha la piu' bassa rumorosita' della gamma (10dB) per una portata di 16,2 CFM (28 m3/h). Se si vuole optare per una portata maggiore (26 CFM=45m3/h) la rumorosita' sale a 18 dB.
foto della ventola 80x80x25 di fronte, da dietro e di lato:
Per le dimensioni 92x92x25 mm si ha una versione low speed da 28,9CFM (=50 m3/h) di portatae da 17dB di rumorosita'. La medium speed arriva invece ad una portata di 37,6 CFM (=65 m3/h) a scapito della silenziosita' (21 dB).
foto della ventola 92x92x25 di fronte, da dietro e di lato:
Per quanto riguarda la piu' grande della famiglia, 120x120x25, la portata è considerevole soprattutto grazie alla grande superficie della ventola e nella versione low speed si hanno 33,5 CFM (=58 m3/h) per soli 16 dB di rumorosita'. Per la medium speed si hanno ben 56,7 CFM (=98 m3/h) per 21 dB.
foto della ventola 120x120x25 di fronte, da dietro e di lato:
Tecnologia
La tecnologia utilizzata per la costruzione delle ventole è la sleeve bearing cioè senza cuscinetti a sfera. In questo caso l'albero è inserito nello statore che ha un diametro leggermente maggiore del primo e questo spazio è riempito da un fluido lubrificante che permette alla ventola di ruotare con un attrito e quindi con una rumorosita' minore rispetto a ventole costruite con una tecnologia differente.
Per verificare cio' abbiamo smontato il tutto. A fermare la ventola c'è un piccolo anello di plastica che puo' essere facilmente rimosso per poi permettere di sfilare l'albero dallo statore:
Lo sleeve bearing, cioè il sistema di rotazione a cuscinetto idraulico, permette di raggiungere livelli di rumorosita' soddisfacentemente bassi a prezzi molto competitivi. Questo a scapito di una minore longevita' della ventola, infatti con il tempo il fluido potrebbe consumarsi compromettendo il corretto funzionamento della ventola. Nel caso in cui si manifestino eccessive vibrazioni e rumorosita' si puo' provare a reinserire un lubrificante (come l'olio delle macchine da cucire) tra lo statore e l'albero.
PRESTAZIONI
RAPPORTO QUALITA'/PREZZO
GIUDIZIO COMPLESSIVO
Queste ventole sono commercializzate dalla Blacknoise rispettivamente per i vari formati 80x80x25 , 92x92x25 e 120x120x25 a 4.90 , 5.90 e 6.90 euro. Dalle prove effettuate mostrano un buon rapporto qualita' prezzo. Per chi desiderasse prestazioni migliori e un look piu' accattivante la blacknoise affianca a questa gamma un'altra linea di ventole, le Noiseblocker Ultrasilent, caratterizzate dalla tecnologia costruttiva a cuscinetti a sfera "double ball". In base alle considerazioni fatte in precedenza riguardo le diverse tecnologie produttive adottate l'azienda offre una garanzia di sei anni per le Ultrasilent invece dei due anni delle Blacksilent poiche' mostra un MTBF (mean time before failure) di 160'000 ore contro i 68'000 ore di quest'ultime. Ovviamente il prezzo delle Ultrasilent è di gran lunga superiore ai prezzi riportati per le Blacksilent.
Ringraziamo Noiseblocker per averci fornito i samples in questione.
Maurizio Caon e Leonardo Angelini