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Intel Sandy Bridge-E, analisi delle prestazioni del Core i7 3960X (parte 2) - Conclusioni

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In questa seconda parte analizzeremo nel dettaglio le prestazioni della CPU Intel i7-3960X con architettura Sandy Bridge-E.  Saranno eseguiti numerosi test con vari software, test specifici sullo scaling su memorie, frequenza CPU, sul 3D, sui consumi e sull'overclock. Molto interessanti risultano i test di confronto con la CPU Intel i7-980X.

[ENGLISH VERSION]

 

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Conclusioni

 

oro performance

 

Prestazioni 5 stelle - copia
Efficienza 5 stelle - copia 2
Overclock 4,5 stelle - copia 2
Prezzo 3,5 stelle - copia
Overall 4,5 stelle - copia 2

 

Come avevamo visto nella prima parte di questo articolo, non si può fare altro che apprezzare le ottime prestazioni di questa CPU, come d'altra parte ci si poteva aspettare da un esacore basato sull'architettura Sandy Bridge. La piattaforma LGA 2011 presenta alcuni aspetti molto interessanti. L'introduzione del PCI Express 3.0 è sicuramente un grande novità, soprattutto per il grande numero di linee presenti, che rendono la piattaforma adatta a sistemi gaming di alto livello, con possibilità di avere fino a 4 schede video con bandwidth di ben 500MB/s (PCI-E 3.0 x8). Ottimo il funzionamento della tecnologia Turbo Boost che permette incrementi di frequenza fino a 600 MHz per le applicazioni single threading, rendendo la CPU molto efficiente anche nelle applicazioni di vecchia generazione, in cui il multicore non viene sfruttato.

Intel può ancora migliorare questa CPU, le CPU Sandy Bridge-E integrano già al loro interno 8 core, sebbene due siano stati disattivati. La posizione di vantaggio nei confronti delle concorrenza le ha permesso di non pigiare troppo sul pedale dell'acceleratore, rinunciando a molte feature del chipset X79 onde evitare potenziali errori come successo con il bug del P67.

I test mostrano senza ombra di dubbio che questa nuovo processore è l'attuale punto di riferimento tra le CPU desktop, anche se in qualche caso il distacco con l'architettura Gulftown non è così marcato, ma è causato per la maggior parte dal mancato sfruttamento da parte dei software di questa nuova architettura. Davvero notevole la potenza di calcolo per singolo core che accomuna tutte le CPU con architettura Sandy Bridge.

Analizzando i test per lo scaling della frequenza operativa appare molto marcato il netto vantaggio di questa piattaforma SB-E. I risultati mostrano un comportamento più che lineare al crescere della frequenza. Meno evidenti i miglioramenti derivati dall'uso di memorie Ram più o meno spinte. Lo scaling per il 3D si attesta su livelli molto simili all'altra CPU con architettura Sandy Bridge i7-2600K.
I consumi rilevati dalla nostra strumentazione mettono questo nuovo processore in diretta concorrenza con la CPU Bulldozer FX-8150 di AMD: specialmente in overclock i consumi delle due piattaforme sono molto simili, ma naturalmente per la piattaforma Intel i vantaggi prestazionali sono molto evidenti e da primato.
Anche per l'overclock abbiamo ottenuto risultati del tutto soddisfacenti anche se non differiscono in maniera marcata, nonostante una maggiore flessibilità nella gestione dei clock, rispetto alla piattaforma Intel Sandy Bridge su socket 1155.

Il prezzo è indubbiamente elevato, parliamo di un prezzo nell'ordine dei 900€ iva compresa, ma Intel ci ha sempre abituati con prezzi elevati delle sue CPU Extreme Edition dove chi vuole acquistare non bada certo al prezzo, ma pretende le prestazioni massime come punto di riferimento. Questa CPU non fa altro che accontentare questa utenza Enthusiat. Molto interessante sarà provare la CPU i7-3930K che vanta un minor costo di acquisto e specifiche del tutto simili. Restate sintonizzati per questi nuovi test!

Gianni Marotta
Valter D'Attoma
XtremeHardware Staff

 

 

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