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Intel Sandy Bridge-E, analisi delle prestazioni del Core i7 3960X (parte 2) - Overclock [Risultati Ottenuti]

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In questa seconda parte analizzeremo nel dettaglio le prestazioni della CPU Intel i7-3960X con architettura Sandy Bridge-E.  Saranno eseguiti numerosi test con vari software, test specifici sullo scaling su memorie, frequenza CPU, sul 3D, sui consumi e sull'overclock. Molto interessanti risultano i test di confronto con la CPU Intel i7-980X.

[ENGLISH VERSION]

 

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Overclock [Risultati Ottenuti]

Prima di eseguire i test di Overclock abbiamo disabilitato le varie feature insite nella CPU quali EIST, SpeedStep al fine di sgravare la CPU dalle variazioni di tensione dovute al forte assorbimento amperometrico conseguente dell’elevata frequenza e del forte carico di lavoro. Grazie al solido sistema di alimentazione DIGI+ che accompagna la Sabertooth X79, si può agire anche tramite l’interfaccia software Asus DIGI+ regolando il livello del Load-line Calibration, molto importante per rendere quanto più stabile possibile l’erogazione della tensione alla CPU anche in presenza di forte assorbimento.

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Abbiamo scelto LinX quale software per portare il livello di carico alla CPU al 100 % e testare il cosiddetto Rock-Solid, ossia la stabilità del livello di overclock raggiunto. LinX è basato sulle librerie Linpack con le quali computa equazioni lineari restituendo un valore in “GFlops” (Miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo). Eseguire un Overclock vuol dire fare i conti con la temperatura raggiunta dal processore che ricordiamo trattasi della CPU di punta i7-3960X in quanto Esacore introdotta da Intel per il mercato Consumer. Questi i risultati raggiunti tenendo conto che ci siamo affidati al Tool CPU-Z per il rilevamento dei voltaggi erogati.

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Come si evince dallo screen, la frequenza di 4600 MHz è stata nel pieno rispetto dei limiti imposti dal datasheet Intel riguardo alla tensione erogata al processore, nonché per la temperatura raggiunta.

Avvalendoci di un sistema Phase Change prodotto dalla DimasTech, abbiamo portato la temperatura del processore di parecchi gradi sotto lo zero. Coibentando opportunamente la scheda madre per evitare fenomeni di condensa, abbiamo spinto la frequenza del processore ben oltre il limite raggiungibile dai normali sistemi di raffreddamento.

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Abbiamo raggiunto l’ottima frequenza di 5500 MHz, applicando una tensione sulla CPU di 1.6V. Un risultato davvero notevole per la CPU in esame.
In generale, tornando a quanto detto nella precedente guida, abbiamo notato una particolare difficoltà a salire di bus, anche utilizzando l'host clock multiplier. Il modo più semplice di fare overclock rimane pertanto quello di utilizzare il moltiplicatore CPU, in modo del tutto simile a quanto avviene nelle CPU LGA 1155. In alcuni casi conviene applicare il moltiplicatore di bus a 1.25x, ma raggiungere una situazione di stabilità su tutti i core sarà molto più complicato. Le massime frequenze raggiungibili sono di solito leggermente inferiori a quelle delle CPU LGA 1155. Ciò si può facilmente spiegare con il numero praticamente doppio di transistor presenti nel die, che moltiplicano la probabilità di incorrere in piccoli difetti di produzione e quindi in minore stabilità della CPU al crescere della frequenza. La barriera dei 6GHz per le CPU Sandy Bridge non è quindi derivato dall'impossibilità di salire di bus (problema evidenziato su LGA 1155 e superato su LGA 2011 grazie all'HCM), ma è evidentemente un vero e proprio limite architetturale e di processo produttivo. Queste CPU infatti, a differenza della controparte AMD, tollerano poco temperature estremamente basse ed è generalmente sufficiente dissipare il calore prodotto. I benefici apportati da soluzioni di raffreddamento estremo sono quindi limitati dal punto di vista del margine di overclockabilità.

 

Corsair

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