Quest’oggi la redazione di XtremeHardware vi propone la recensione della GIGABYTE GA-A75M-UD2H, scheda madre dotata di socket FM1 con la quale abbiamo effettuato i test dei processori AMD Llano A8-3850 e A6-3650, presenti rispettivamente a questo e questo indirizzo..
GIGABYTE, nota azienda con sede a Taipei nata nel 1986, è uno dei più importanti produttori di hardware mondiali. Si è distinta negli ultimi anni per soluzioni dall’elevata qualità costruttiva (unita ad un’accurata scelta dei componenti) e per l’offerta di modelli sempre competitivi nei vari segmenti.
Introduzione
La GIGABYTE GA-A75M-UD2H è una scheda madre micro ATX dotata di socket FM1 in grado di far funzionare tutte le CPU appartenenti alla famiglia Llano, A-Series ed E-Series.
Tale mainboard è dotata di chipset AMD A75 che ricordiamo distinguersi dal suo fratello minore A55 per il supporto nativo allo standard USB 3.0 (4 porte supportate) ed alla presenza delle porte SATA III 6Gb/s (con al massimo 6 connettori).
Per informazioni riguardanti tale chipset e piattaforma, vi rimandiamo all’approfondimento pubblicato sul nostro portale pochi mesi fa:
Come di consueto i prodotti GIGABYTE sono caratterizzati dall'ottima qualità costruttiva, dall'eccellente scelta delle componenti e dalle numerose features, che l'azienda riserva all'utente finale.
Anche in questo caso la multinazionale taiwanese non si è smentita, dotando la GA-A75M-UD2H di numerose caratteristiche che andiamo ad elencare e spiegare di seguito.
La GIGABYTE GA-A75M-UD2H è dotata della tecnologia Ultra Durable 3. Tale tecnologia racchiude quattro importanti caratteristiche che aumentano il valore della piccola mainboard.
Il PCB (circuito stampato della scheda) è costituito da 2 once di rame (su una superficie di un piede quadrato), che aiuta a mantenere temperature più basse, ne migliora l’efficienza energetica (riducendo l’impedenza) ed apporta maggiore stabilità durante l’overclock. Altra caratteristica riservata alla tecnologia Ultra Durable 3, riguarda l’utilizzo di condensatori solidi giapponesi di alta qualità, dotati di una vita media pari a 50.000 ore. Questi contribuiscono a migliorare la stabilità, l’affidabilità e la longevità per l’esigenze energetiche dei processori di alta gamma e/o per carichi di lavoro intensi. Inoltre, i MOSFET RDS(on), oppongono meno resistenza al passaggio di corrente, il che si traduce in un risparmio energetico ed in una minore generazione di calore. Infine, le induttanze in ferrite, consentono di mantenere l’energia più a lungo sulle alte frequenze.
La nuova GIGABYTE GA-A75M-UD2H, come tutte le schede madri dotate di tecnologia Super4, è dotata di caratteristiche rivolte alla sicurezza del sistema e dei dati trattati; possiamo infatti trovare la tecnologia GIGABYTE DualBIOS in grado di ripristinare il BIOS qualora una modifica abbia apportato danni al BIOS primario, non costringendoci a sostituire la mainboard.
Un'altra features è la presenza della tecnologia One Port One Fuse, ovvero la presenza di un fusibile per ogni porta USB; questa caratteristica garantisce il funzionamento delle porte USB anche nel caso in cui una si guastasse.
Rimanendo in tema energia ed impatto ambientale, la soluzione di GIGABYTE è dotata di AutoGreen, tecnologia in grado di rilevare, grazie ad un pairing bluetooth tra mainboard e cellulare, quando l'utente si allontana dalla postazione, riducendo l'emissione energetica della stessa; il ricevitore Bluetooth non è integrato nella mainboard la quale, inoltre, è predisposta al perfetto funzionamento energetico introdotto dalle normative ERP europee, atte a certificare i prodotti ad altissima efficienza energetica.
GIGABYTE Super Speed assicura il massimo delle performance per quanto riguarda velocità di scambio dati e di ricarica dei dispositivi USB.
La presenza di 3 porte USB Power Boost e la tecnologia ON/OFF Charge, garantiscono un incremento nell'ordine del 40% della velocità di ricarica dei dispositivi connessi e la piena compatibilità con iPod, iPhone ed iPad.
Oltre a queste features, la nuova GA-A75M-UD2H è dotata di 4 porte USB 3.0 in grado di portare il transfer rate a 5Gbps, ben 10 volte superiore allo standard USB 2.0, che ovviamente rimane compatibile.
Grazie al chipset AMD A75, tale mainboard è anche dotata nativamente di ben 6 porte SATA 3 6Gb/s.
La rivoluzione multimediale HD è in pieno slancio ed anche i produttori hardware devono rimanere al passo con i tempi, per questo tutte le mainboard Super4 di GIGABYTE sono dotate di audio posizionale surround 7.1 con tecnologia Signal-To-Noise (SNR) in grado di riprodurre un contenuto HD a 108db, contro i classici 97db.
Tale caratteristica permette la riduzione di rumori di sottofondo e fruscii, permettono un ascolto ad alta fedeltà.
L’unità video integrata nell'APU AMD è la più potente attualmente disponibile tra le soluzioni integrate e supporta le librerie Microsoft DirectX 11, OpenGL 4.1 e OpenCL 1.1.
Tali soluzioni sono in grado di superare i 6000 punti nel 3DMark Vantage ed hanno, con i videogiochi, performance paragonabili a GPU dedicate entry-level.
Il chipset A75 permette all'utente di affiancare alla soluzione integrata una scheda video della serie HD 6000, aumentando così la potenza di elaborazione e godere appieno degli ultimi videogiochi presentati sul mercato.
Progettate per sfruttare l'enorme potenziale delle nuove A-Series APU AMD, le mainboard A75 prodotte da GIGABYTE, offrono una migliore esperienza visiva grazie al supporto DX11, alla riproduzione perfetta di contenuti multimediali HD ed al supporto di monitor ad alta risoluzione, fino a 2560x1600 grazie all’uscite video DVI-D Dual-Link e DispalyPort.
La nuova GIGABYTE GA-A75M-UD2H è dotata di uscita HDMI in grado di fornire una banda video passante pari a 5 Gb/s e fino a 8 canali audio.
Inoltre la nuova mainboard prodotta dall'azienda di Taipei dispone di un'uscita displayport che raggiunge una velocità pari a 10,8 Gb/s.
Con il supporto nativo per banchi di RAM DDR3 operanti a 2400MHz, la GA-A75M-UD2H garantisce il massimo delle prestazioni con un consumo energetico contenuto.
EasyTune è la comoda utility che ti permette di ottenere le massime prestazioni dal tuo sistema.
Se sei un overclocker estremo o un principiante EasyTune ti permette di mettere a punto facilmente e velocemente la tua piattaforma.
Specifiche tecniche
Di seguito riportiamo la tabella che mostra le caratteristiche tecniche complete della mainboard GIGABYTE GA-A75M-UD2H:
Per informazioni aggiuntive visitate il sito:
http://it.gigabyte.com/products/page/mb/ga-a75m-ud2hrev_10/specs/
Packaging e primo contatto
Dopo aver descritto le caratteristiche principali della GIGABYTE GA-A75M-UD2Hpassiamo alla descrizione fisica ed alle prove del prodotto.
Partiamo dal bundle, descrivendo inizialmente, come di consueto, la confezione.
La scatola, sulla parte frontale, appare molto colorata e ricca di informazioni riportanti le features principali del prodotto, descritte nella seconda pagina di questa recensione.
Sul retro della confezione, invece, troviamo la descrizione dei 4 punti che rendono le mainboard GIGABYTE Super4 prodotti di prima scelta; anche in questo caso tali descrizioni le possiamo trovare sul sito ufficiale o nella seconda pagina di questo articolo.
I lati della confezione riportano, oltre al modello, le principali 4 features ed il tipo di socket.
Apriamo la scatola ed estraiamone il contenuto.
Procediamo con l’estrazione del contenuto della confezione; all’interno di essa troviamo, oltre ovviamente alla scheda madre, due cavi SATA 3, la staffa di montaggio per il backpanel I/O, un DVD contenente driver ed utility, un manuale di istruzioni ed una guida per l’installazione rapida.
Diamo ora uno sguardo alla GIGABYTE GA-A75M-UD2H più da vicino.
La scheda ha un formato Micro ATX e si presenta di colore blu.
Notiamo immediatamente il socket FM1 di colore bianco affiancato dalle staffe, di color blu, indispensabili per agganciare il dissipatore stock fornito, in configurazione BOX, con il processore.
Tali staffe possono comunque essere rimosse svitando quattro viti, permettendo così l’utilizzo di un dissipatore più performante o soluzioni a liquido; notiamo in questo frangente che l’utilizzo di dissipatori dalle generose dimensioni impediscono l’alloggiamento della RAM nel primo slot disponibile. Sul retro della scheda madre troviamo il backplate collegato direttamente a tali staffe.
In prossimità del socket FM1 possiamo trovare la linea di MOSFET che alimentano la CPU ed il relativo dissipatore atto a raffreddarli.
Accanto ad esso, nella parte alta della mainboard, notiamo il connettore 4-pin da 12V.
In questa immagine possiamo notare gli slot di espansione, ovvero due PCI-E 2.0 x16 (di cui uno operante in modalità x4), un PCI-E 2.0 x1 ed uno slot PCI.
Nella parte inferiore, invece, troviamo i connettori di espansione per collegare ulteriori porte USB 2.0, ad esempio se disponibili sul frontale del case, USB 3.0, AUDIO e F_1394.
Il chipset AMD A75 è posizionato nella parte inferiore della scheda madre ed è ricoperto da un dissipatore di colore grigio scuro riportante il nome dell’azienda.
Accanto ad esso possiamo scorgere le cinque porte SATA III 6Gb/s (retro compatibili con lo standard precedente SATA II 3Gb/s), i collegamenti per il pannello frontale e la batteria del BIOS.
Il pannello posteriore è ricco di connessioni I/O, infatti troviamo:
- 4x porte USB 2.0/1.1
- 1x porta PS/2 Keyboard/Mouse
- 1x porta D-Sub
- 1x porta DVI-D Dual Link
- 1x Uscita Ottica S/PDIF
- 1x porta HDMI
- 1x DisplayPort
- 1x porta IEEE 1394a
- 1x porta eSATA 6Gb/s
- 1x porta RJ-45 LAN
- 2x porte USB 3.0
- 6x Connettori Audio (supporta configurazioni 7.1)
BIOS
Accendiamo il sistema di test ed entriamo nel BIOS della GIGABYTE GA-A75M-UD2H.
Nonostante sia un prodotto recente notiamo la mancanza di un UEFI a favore di un BIOS classico che, tutto sommato, risulta essere intuitivo e molto ricco di funzionalità; funzionalità che andiamo a scorgere nelle immagini sottostanti.
La prima voce che troviamo è l'”MB Intelligent Tweaker” o M.I.T., menù che ci permette di toccare i parametri riguardanti frequenze e voltaggi dei componenti principali del sistema.
Tramite questa schermata è infatti possibile effettuare l'overclock della CPU, della RAM ed anche della IGP, come possiamo notare dall'immagine sottostante.
La seconda voce nel BIOS è lo “Standard CMOS Features”.
Presente in tutti i sistemi, tale menù, rileva le periferiche ottiche e di archiviazione di massa collegate alle porte SATA del sistema; nel nostro caso un hard disk Western Digital da 500GB.
Il terzo menù che incontriamo nel BIOS è l'”Advanced BIOS Features” che ci permette di personalizzare le impostazioni riguardanti la scheda video integrata, l'ordine di boot delle periferiche, la scelta del canale video da inizializzare all'avvio (integrato, PCIE1, PCIE2) ed alcuni parametri riguardanti la CPU, come ad esempio l'AMD Cool&Quet e la virtualizzazione.
L'”Integrated Peripherals” è il quarto menù che incontriamo.
Tramite questa schermata abbiamo la possibilità di abilitare o disabilitare numerosi supporti e controller, come ad esempio i controller USB 3.0, le funzioni audio onboard, firewire e ci permette di abilitare/disabilitare il supporto SATA e configurarne il tipo.
Il menù “Power Management Setup” permette, come in tuti i BIOS esistenti, di personalizzare le modalità di accensione del sistema tramite ad esempio la tastiera o il mouse.
L'ultima voce presente nella colonna sinistra del BIOS è il “PC Health Status” che ci permette di monitorare temperature e voltaggi di sistema.
Ovviamente, oltre a tale funzione, questa schermata ci consente di impostare i limiti oltre i quali il sistema entra in protezione, avvisandoci con dei “warning” e di settare alcune impostazioni riguardanti le ventole presenti nel case collegate sulla mainboard.
La colonna destra del BIOS presenta le classiche voci che non andremo a spiegare per ovvie ragioni:
- Load Fail-Safe Defaults
- Loads Optimized Defaults
- Set Supervisor Password
- Set User Password
- Set & Exit Setup
- Exit Without Saving
Sistema e metodologia di test
Di seguito riportiamo la configurazione con la quale abbiamo effettuato i test della scheda madre.
I test della CPU sono stati effettuati impostando la frequenza della RAM a 1600MHz con CL9, mentre, per i test IGP, la RAM è stata inizialmente impostata a 1333MHz e successivamente a 1866MHz.
Ecco l'elenco e la descrizione dei test effettuati sulla CPU:
SINTETICI
3DMark Vantage: prodotto dalla Futuremark, 3Dmark Vantage è uno strumento utile per testare le prestazioni del proprio sistema. Principalmente ideato per rilevare le prestazioni del comparto grafico, il 3DMark Vantage si rivela adatto anche per il testing delle CPU, che sempre più spesso fanno da collo di bottiglia nei sistemi quando si parla di applicazioni grafiche. Il test è stato effettuato solamente per quanto riguarda la CPU, disabilitando i 2 steps relativi esclusivamente alla GPU.
PCMark Vantage: altro celebre benchmark prodotto da Futuremark, che ha il compito di analizzare le performance dell’intero sistema. I test effettuati sono relativi alla CPU e comprendono: la crittografia dei dati, decrittografia, compressione, decompressione dati, manipolazione delle immagini attraverso la CPU, transcodifica audio, video transcodifica e molti altri test.
COMPRESSIONE DATI E MULTIMEDIA
7-Zip 9.20: questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni di sistema, riportando un valore espresso in MIPS (million istruction per second). Il test comprende compressione, decompressione e valore generale.
WinRAR 4 beta 3: è un altro famoso software di compressione e decompressione di archivi di dati. Al suo interno è presente una utility di benchmark che comprime un file standard atto a tale scopo; il software provvede a restituire il valore di compressione espresso in KB/s.
Cinebench 11.5 e 10: sono software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di immagini e di contenuti tridimensionali, di testare le performance della CPU. Entrambe le release, permettono il test della CPU utilizzando un core singolo oppure tutti i core presenti all’interno del processore.
X264 Benchmark HD 3.0: è un software in grado di misurare le performance della CPU mediante la codifica video x264.
HandBrake 0.9.5: è un software di transcodifica video multithread con il quale trasformeremo un file (un film) in MP4; il processo comprende codifica video x264, codifica audio FAAC e mux finale in contenitore MP4. Verrà preso in considerazione il tempo impiegato dalla CPU per svolgere questo compito.
Oltre a questi software, abbiamo testato la GIGABYTE GA-A75M-UD2H con alcuni videogiochi e programmi atti a misurare le prestazioni di scrittura su dischi tramite le porte USB 2.0 e 3.0; ecco l'elenco dei software in questione:
TEST IGP:
- 3DMark Vantage;
- H.A.W.X. 2;
- Lost Planet 2;
- Dirt 2;
- Resident Evil 5;
- S.T.A.L.K.E.R.;
- The Last Renmant;
TEST USB 2.0/3.0:
- ATTO Disk;
- CrystalDiskMark;
Test CPU
3DMARK VANTAGE
Il primo test effettuato è il 3DMark Vantage, famoso benchmark prodotto da FutureMark.
Il test è stato effettuato selezionando solamente i due step relativi alla CPU ed impostando il preset su Performance.
Il risultato riscontrato è in linea con le aspettative.
PCMARK VANTAGE
Il secondo test che riportiamo è relativo ad un'altro benchmark prodotto dall'azienda FutureMark, il PCMark Vantage.
In questo caso abbiamo selezionato solo la PCMark Suite.
Anche in questo caso il valore non è molto elevato, il risultato è dovuto dall'AMD A8-3850 che fa registrare valori al di sotto delle altre soluzioni.
7-ZIP
Passiamo ai benchmark relativi alla compressione, decompressione file e multimedia, partendo da un noto programma di gestione di archivi: 7-Zip.
Lanciamo il tool di misurazione delle prestazioni e verifichiamo i valori, espressi in MIPS, che il software riporta.
WINRAR 4
Il benchmark presente in WinRAR prevede la compressione di un file prestabilito dal software, riportando un valore espresso in KB/s.
CINEBENCH 11.5
Lanciamo CINEBENCH 11.5, software in grado di testare le prestazioni di una CPU tramite la manipolazione e l’elaborazione di immagini.
Tale software, così come la versione 10, è altamente parallelizzata e sfrutta appieno tutti i core presenti nel sistema.
CINEBENCH 10
Anche questo benchmark utilizza appieno le architetture multicore.
Analizziamo i dati registrati.
X264HD BENCHMARK
Questo benchmark permette la valutazione delle prestazioni convertendo un file prescelto nel formato x264.
Tale operazione viene svolta in quattro passaggi da due steps ciascuno.
HANDBRAKE
Lanciamo HandBrake con il compito di trasformare in MP4 un filmato di 698MB verificando il tempo impiegato per completare l’operazione.
Test IGP
Dopo aver riportato ed analizzato i test relativi alla CPU passiamo a quelli inerenti al comparto grafico integrato, la IGP Radeon HD 6550D.
I test sono stati effettuati impostando le memorie alle frequenze di 1333MHz e 1866MHz.
3DMARK VANTAGE
Benchmark sintetico sviluppato da Futuremark, richiede obbligatoriamente la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 10 e di un sistema operativo Windows Vista e 7. Il benchmark si compone di 6 distinti test: 4 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. I test si eseguono scegliendo tra 4 preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente, così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione hardware in uso. Il software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High ed Extreme. I test sono stati fatti solo nella modalità Entry e Performance.
S.T.A.L.K.E.R.: CALL OF PRIPYAT
S.T.A.L.K.E.R.: Call of Pripyat è uno sparatutto in prima persona di genere fantascientifico post-apocalittico, sviluppato da GSC Game World e pubblicato il 2 ottobre 2009 (5 febbraio 2010 in Europa). Costituisce il terzo capitolo della serie e si colloca cronologicamente dopo i fatti di S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl, capostipite della saga. S.T.A.L.K.E.R.: Clear Sky, il secondo capitolo, ne è invece il prequel. Come i precedenti, anche S.T.A.L.K.E.R.: Call of Pripyat è stato sviluppato con l'engine proprietario X-Ray Engine. Un gruppo di Stalker ha raggiunto per la prima volta il cuore centrale di tutta la Zona, la Stazione Nucleare di Chernobyl. La situazione già grave nella Zona si complica e c'è il rischio concreto di una vera catastrofe. Una energia immensa sta cambiando in maniera anomala le zone, ci saranno ancora delle zone da considerarsi sicure, ma per la maggior parte tutta l'area sarà ora piena di strane anomalie. Molti degli Stalker e degli altri abitanti della zona sono morti in seguito a questi cambiamenti, mentre nuove zone appaiono ovunque nel territorio. La Zona ora è particolarmente instabile, cosa fare per fermare le anomalie? Il gioco supporta le DirectX 10.1
LOST PLANET 2
Lost Planet 2 è un gioco prodotto e sviluppato da Capcom e distribuito da Halifax per PS3, Xbox 360 e PC. Inizialmente avrebbe dovuto essere rilasciato nei primi mesi del 2010, ma Capcom lo ha rimandato alla fine del 2010. Il gioco è ambientato 10 anni dopo l'avventura di Wayne Holden in Lost Planet, e le cose sono molto cambiate. Grazie allo sforzo di Wayne e dei suoi amici, EDN III, il pianeta dove si svolge il gioco, ha cominciato un lento processo di terraformazione, il quale ha causato un drastico mutamento climatico. Infatti se prima in Lost Planet 1, il pianeta era solo artico, ora ci sono zone desertiche, zone tropicali con fitte giungle, zone con climi più miti, ecc. Ma ciò non ha portato pace, anzi, ora che il pianeta è più popolato dagli umani, essi si sono nuovamente divisi in bande e veri e propri clan di pirati delle nevi impegnati un una continua e perenne guerra civile per il controllo del pianeta e dell'EN-T, la sostanza liquida usata sia dagli umani come combustibile per la loro tecnologia, sia dagli Akrid, le creature indigene di EDN III le quali sono un perenne problema per gli umani in quanto estremamente aggressive e difficili da uccidere.
HAWX 2
Tom Clancy's H.A.W.X. 2 ("High Altitude Warfare eXperimental") è la seconda versione del simulatore di volo sviluppato dall'Ubisoft Romania disponibile per PC, Xbox 360, Playstation 3 e Nintendo Wii. Durante l'azione, il pilota ha a disposizione diverse novità introdotte rispetto alla versione precedente: visione notturna per condurre attacchi in modalità stealth; pod anti-radar che distrae l'avversario e gli impedisce di attaccare, l'ERS (Enhanced Reality System), che traccia una rotta virtuale per attraversare in modo più sicuro tratti pericolosi. È inoltre possibile effettuare nuove procedure di volo quali: decolli e atterraggi da piattaforme marine e portaerei, rifornimento in volo, utilizzo di bombe e missili di precisione e teleguidati. Diverse missioni prevedono inoltre il supporto di unità alleate, di terra, di mare e di cielo. Il gioco ha a disposizione diverse visuali: in prima e terza persona, visuale abitacolo (con strumentazione realistica), modalità di scontro aereo (in terza persona con visuale sul campo di battaglia). I dati del pilota vengono mantenuti durante tutte le fasi del gioco, con statistiche, prestazioni, grado ed esperienza attuale, nonché potenziamenti e aerei sbloccati (ricompense P.E.C. -- Persistent Elite Creation). Le informazioni satellitari, aeree e geospaziali presenti nel gioco sono fornite da GeoEye.
COLIN MCRAE DIRT 2
Il gioco è basato sulla tecnologia Ego, che vedremo anche nel prossimo capitolo di Operation Flashpoint.In DiRT 2 è presente una modalità World Tour che consente di gareggiare in varie location sparse per il mondo: Utah, Giappone, Malaysia, Cina, Croazia, Bassa California, Marocco e Londra. Sono presenti modalità di gara molto diverse tra loro, come Rally, Corsa a Tempo, Distruggi le Porte, Raid, Eliminazione e Dominazione, oltre alla semplice "gara classica". ll rally diventa uno sport estremo e ancora più adrenalinico con Colin McRae DiRT 2: nuove corse con appassionanti testa a testa, tracciati dal realismo impressionante ed eventi speciali in stadi e circuiti spettacolari. Da Londra alla Malesia, dal Marocco a Los Angeles, conquista il mondo delle corse fuoristrada!
Il gioco supporta le DirectX11.
RESIDENT EVIL 5
Resident Evil 5, conosciuto in Giappone come BIOHAZARD 5, è un videogioco del genere survival horror, ed è l'ottavo capitolo della serie principale di videogiochi Resident Evil, è uscito per PlayStation 3 e Xbox 360. Il gioco, sviluppato e pubblicato da Capcom è ambientato undici anni dopo il disastro di Raccoon City, avvenuto nel 1998, e cinque dopo l'avventura di Leon Scott Kennedy in Spagna, che ha avuto luogo nel 2004. Nel 2009 Chris Redfield, ex membro della squadra speciale S.T.A.R.S., si è unito ad una compagnia che combatte il bioterrorismo, chiamata B.S.A.A. Viene inviato nel cuore dell'Africa, precisamente nella regione di Kijuju, ad indagare su una misteriosa minaccia bioterroristica. Li, fa la conoscenza di una ragazza, Sheva Alomar, membro del ramo africano della B.S.A.A. I due scoprono presto gli orrori del luogo: i nativi di Kijuju sono stati infettati da un misterioso parassita, che li ha condannati a rimanere in uno stato permanente di furia omicida. I due agenti della B.S.A.A. affrontano quindi le orde di nemici, chiamati Majini, cercando allo stesso tempo di impedire la diffusione del parassita. Contemporaneamente Albert Wesker, ex capitano della S.T.A.R.S. e nemesi di Chris, si reca in Africa per collaborare con Excella Gionne, la proprietaria della compagnia farmaceutica Tricell. Wesker, aiutato da una misteriosa donna incappucciata che fa il lavoro sporco per lui, cerca di contrastare i piani della B.S.A.A., intento a dominare il mondo.
THE LAST RENMANT
L'ultimo nato di casa Square-Enix consentirà al giocatore di mettersi nei panni di Rush Sykes, un ragazzo diciottenne in spasmodica attesa (con la sorella) del ritorno a casa dei genitori, famosi ricercatori impegnati oramai da anni in un progetto segreto. Di lì a poco, tuttavia, Irina (la sorella) verrà rapita da imprecisati quanto loschi figuri che lasceranno il povero Rush, che nel frattempo scopre di possedere un potere in lui, con un pugno di mosche. Sarà proprio la ricerca dell'adorata sorella, embrionale incipit dell'intera avventura, ad accompagnare il giovane eroe lungo un viaggio nel quale incontrerà esseri d'ogni specie, a volte amichevoli e sinceri a volte subdoli e malvagi. Come in ogni racconto fantasy che si rispetti protagonisti e comprimari saranno legati tra loro, in questo caso dai Remnant, potenti ed antichissimi artefatti capaci di tramutarsi -non senza un alto prezzo da pagare- in armi dall'indicibile potenza qualora legati ad un essere vivente dalle debite capacità.
Test USB
Come accennato più volte in questo articolo, la GIGABYTE GA-A75M-UD2H è dotata di porte USB 2.0 e delle più recenti porte USB 3.0.
Abbiamo testato la velocità di scrittura e lettura delle porte, collegando un box esterno con all'interno un hard disk SATA III.
I software utilizzati per tali prove son ATTO Disk e CrystalDiskMark.
USB 2.0
Iniziamo con il software prodotto dalla ATTO Tech. Inc.
Il valore registrato è nella media; ricordiamo che teoricamente le porte USB 2.0 possono trasferire dati a 60MB/s, ma tale velocità non è raggiungibile.
Possiamo notare che anche il software CrystalDiskMark ha fatto registrare valori simili.
USB 3.0
Passiamo al test delle USB 3.0 sempre mediante l'utilizzo degli stessi software.
Notiamo che tra i due software ci son circa 20 MB/s al secondo di differenza.
Anche in questo caso il valore registrato è normale in quanto riscontriamo un calo di prestazioni dovuto all'hard disk che ci imita la banda a circa 120MB/s.
Overclock e Consumi
Analizziamo ora le performance di questa GIGABYTE GA-A75M-UD2H in ambito overclock.
Come abbiamo mostrato nelle schermate inerenti al BIOS, questa scheda madre ci permette di operare in tutta tranquillità su moltissime impostazioni riguardanti frequenza, core, bus e voltaggi, sia per quanto riguarda CPU, IGP, mainboard e RAM.
Tali operazioni possono altresì esser effettuate direttamente tramite l'utility integrata EasyTune6, che permette infatti di modificare le impostazioni del sistema ed andare così ad effettuare overclock anche spinti.
Nel nostro caso il processore utilizzato, un AMD Llano A8-3850, è dotato di moltiplicatore bloccato e quindi abbiamo effettuato l'overclock agendo direttamente sulla frequenza di BUS di sistema.
Abbiamo avviato l'utility GIGABYTE EasyTune6 ed abbiamo alzato la frequenza fino al limite di stabilità del sistema, raggiungendo i 3687MHz, come dimostrato dall'immagine sottostante.
Altro aspetto interessante e fondamentale per una piattaforma di questa fascia, è sicuramente il consumo.
Abbiamo registrato i valori in tre condizioni diverse, ovvero mantenendo il sistema in IDLE, sfruttando la piattaforma con videogiochi ed in modalità full load per portare l'utilizzo della CPU al 100%.
Da quel che emerge i consumi sono ridotti ed il sistema supera i 150W solamente con l'utilizzo della CPU al 100%.
Conclusioni
Bundle | |
Prestazioni | |
Estetica | |
Overclock | |
Qualità | |
Prezzo | |
Complessivo |
GIGABYTE è da sempre uno dei marchi di riferimento per quanto riguarda la componentistica hardware del computer, in particolar modo delle mainboard, sempre di prima qualità e dalle prestazioni eccellenti.
Questo è anche il caso della GIGABYTE GA-A75M-UD2H che, ad un prezzo inferiore ai 90€, offre prestazioni di primo livello soprattutto grazie al supporto completo dei nuovi standard, al consumo ridotto ed alle prestazioni in overclock.
Dotata di SATA 6GB/s, USB 3.0, FireWire ed eSATA, uscita ottica S/PDIF, connettore HDMI, DisplayPort, D-Sub e DVI-D Dual Link e la possibilità di operare tramite CrossFire e CrossFireX, questa scheda risulta essere una grande tra le piccole, date le sue dimensioni ridotte.
In conclusione se siete alla ricerca di una scheda madre con socket FM1 dalle ottime prestazioni, senza scendere a compromessi, la GIGABYTE GA-A75M-UD2H è la mainboard che fa per voi.
PRO:
- Prezzo contenuto
- Supporto CrossFire/CrossFireX
- USB 3.0/SATA 6GB/s
- Uscite D-Sub/DVI-D/HDMI/DisplayPort
- Overclock
- BIOS completo
- Consumi ridotti
CONTRO
-
Mancanza UEFI BIOS
Ringraziamo GIGABYTE per il sample fornitoci.
Angelo Ciardiello