Con l'avvento dei processori Intel Sandy Bridge il mercato delle schede madri ha subito un notevole aggiornamento dovuto soprattutto alla diversa varietà di chipset proposti da Intel. In questa recensione andremo ad analizzare la ASUS P8P67-M PRO dotata di chipset P67 e contraddistinta dal formato micro-ATX che le consente di essere utilizzata anche in sistemi HTPC.

ASUSTek Computer Inc. è una compagnia taiwanese fondata nel 1989 da TH Tung, Ted Hsu, Wayne Hsieh e MT Liao. Sin dagli albori è riuscita a farsi apprezzare nel mercato delle schede madri grazie a prodotti di eccellente qualità e dall'utilizzo di soluzioni innovative. Con il passare del tempo infatti è diventata un vero punto di riferimento per qualsiasi settore desktop grazie a prodotti come la serie WS (workstation), ROG (Republic Of Gamers) e TUF (The Ultimate Force). Impegnata anche nella produzione di telefoni cellulari, palmari, tablet, monitor, portatili, desktops, sistemi di raffreddamento, schede grafiche ed altri prodotti, è al momento detentrice di moltissimi record di overclock e di benchmark; sinonimo questo di prestazioni ed affidabilità.

ASUS, produttore al vertice di schede madri, offre un’ampia gamma di prodotti che coprono il mercato dalla fascia entry level fino alla fascia Enthusiast.

La scheda madre ASUS P8P67-M PRO che andremo a recensire è dotata di interessanti tecnologie che la collocano nella fascia media del mercato per quanto riguarda il chipset P67.

ASUS P8P67-M PRO: Caratteristiche principali ed esclusive

La P8P67-M PRO, come suggerisce il nome, è dotata del chipset Intel P67 che non solo permette l'utilizzo di processori Intel i3, i5 ed i7 di seconda generazione, ma supporta anche nativamente due porte SATA 6Gb/s e 4 porte SATA 3Gb/s. Inizialmente questa caratteristica presentava un bug (difetto) che fu poi risolto con la produzione di schede madri step B3, le uniche attualmente in commercio.

Le schede madri con socket LGA 1155, permettono il montaggio di kit di memoria dual-channel ed è possibile installare moduli di RAM con frequenze fino a 2200 MHz (OC) e, secondo il datasheet Intel, con voltaggio consigliato di 1,50V e massimo consigliato di 1,575V. Pur supportando senza anomalie voltaggi fino a 1,65V, Intel sconsiglia l’utilizzo di tensioni superiori a causa di un possibile precoce deterioramento del controller della memoria integrato nella CPU.

Così come tutte le schede madri di fascia medio\alta attualmente sul mercato anche la piccola P8P67-M PRO supporta la tecnologia AMD CrossFireX e la tecnologia NVIDIA SLI. La scheda è infatti dotata di tre porte PCI Express x16 2.0, ma solo due di queste possono essere utilizzate in sincrono; andremo ad analizzare meglio questa caratteristica nelle pagine successive.

La tecnologia ASUS TPU (TurboV Processing Unit) è in grado di fornire maggiori performance durante le elaborazioni di dati più complesse, aiutando la CPU ed ottimizzando le risorse, al fine di ottenere un incremento prestazionale dichiarato superiore del 37% rispetto a schede madri non dotate di tale tecnologia.

La tecnologia EPU (Energy Processing Unit) regola l'alimentazione della CPU al fine di permettere il maggior risparmio energetico possibile e, in caso di necessità, ridurre il risparmio energetico ed aumentare le prestazioni a livello standard. Secondo la casa madre la tecnologia ASUS EPU permette un risparmio energetico massimo dell'80% rispetto ad un sistema senza tecnologia EPU o con tecnologia EPU disattivata

Le schede madri di ultima generazione sono dotate di BIOS grafico EFI (Extensible Firmware Interface). Nello specifico, l'EFI BIOS presentato da ASUS, utilizza due interfacce grafiche; l’EZ Mode si presenta molto facile ed intuitivo, mentre l’Advanced Mode, con più opzioni, è indicato agli utenti più esperti. Oltre al classico supporto della tastiera, i BIOS grafici permettono anche l'utilizzo del mouse in modo da rendere l'interfaccia più "User-Friendly" e permettere una navigazione tra le varie schede in modo più rapido. Il BIOS EFI della ASUS P8P67-M PRO dispone di minori opzioni rispetto a quelle delle schede madri di fascia più alta, ma, tuttavia, racchiude tutto il necessario per il corretto funzionamento del sistema. L'EFI BIOS ASUS, contrariamente alle generazioni precedenti, permette nativamente la lettura di dischi con capacità superiore a 2,2TB.

 

   

Grazie alla funzione MemOK!, attraverso la pressione di un piccolo pulsante posizionato sulla mainboard, il sistema risolverà eventuali problemi delle memorie RAM. Non sarà più necessario quindi effettuare un Clear-CMOS in caso di overclock errato delle memorie, ma basterà premere il pulsante on-board ed automaticamente le RAM torneranno ai valori di default.

La tecnologia Anti-Surge Protection  regola i voltaggi provenienti dall'alimentatore in modo da attenuare improvvisi sovra voltaggi dannosi per i componenti della mainboard. La durabilità dei componenti della scheda madre è elevata grazie all'utilizzo di condensatori polimerici ad alta conduttività, in grado non solo di proteggere i componenti principali della circuiteria d'alimentazione, ma anche di diminuire il calore prodotto.

 

Proprio per quanto riguarda il calore prodotto, negli ultimi anni, ASUS ha iniziato ad utilizzare dei dissipatori dalla forma molto particolare denominati ASUS Fanless Design, che non necessitano di ventole per il loro corretto raffreddamento. Nelle versioni di fascia alta vengono utilizzate anche delle heat pipes, mentre, nella ASUS P8P67-M PRO, la dissipazione è adibita a tre piccoli corpi dissipanti non uniti tra loro.

Così come la maggior parte delle schede madri attualmente in commercio, anche la P8P67-M PRO supporta l'interfaccia SATA 6Gb/s grazie all'utilizzo del chipset P67. Nelle schede madri di fascia alta è disponibile inoltre un controller Marvell che aggiunge altre porte SATA; in questo caso il chipset Marvell gestisce una porta SATA 6Gb/s ed una porta eSATA 6Gb/s. Oltre alla connettività SATA, le schede madri di ultima generazione predispongono anche di porte USB 3.0 che permettono un elevato incremento prestazionale rispetto alla tecnologia precedente. Il controller utilizzato per questa scheda madre è prodotto da ASMedia ed in particolare la versione 1042, che confronteremo con il chipset precedentemente utilizzato prodotto dalla NEC.

 

ASUS P8P67-M PRO: Caratteristiche principali tecniche

CPU

Chipset

BIOS

Memoria

Slot di espansione

Storage

Intel P67 Express Chipset

Controller Marvell SATA 6Gb/s

LAN

Audio

IEEE 1394

USB

ASUS features

Caratteristiche di overclock

SFS (Stepless Frequency Selection)

Protezione Overclocking

Porte posteriori I/O

Connettori interni I/O

Accessori

CD di supporto

Dimensioni

ASUS P8P67-M PRO: Packaging

La P8P67-M PRO viene venduta all'interno di una scatola dalle dimensioni contenute, adatte al trasporto di una scheda madre Micro-ATX. La grafica utilizzata è la stessa degli altri modelli con socket 1155 di fascia medio\alta; lo sfondo scuro con puntini grigi rende la confezione elegante e senza elementi superflui. La scritta riportante il modello della scheda risalta grazie alla colorazione gialla e bianca, mentre nella parte destra e nella parte bassa della facciata frontale, sono elencate le varie tecnologie utilizzate e supportate tra cui anche le porte SATA 6Gb\s, le porte USB 3.0 e l'EFI BIOS.

Nella parte posteriore invece sono riportate tutte le caratteristiche della scheda ed una piccola immagine della mainboard con i vari componenti che la compongono. ASUS ha voluto far risaltare le tecnologie proprietarie corredando la scatola di descrizioni ed immagini. Nella parte bassa sono inoltre presenti i contatti telefonici e gli indirizzi e-mail e postali delle principali sedi ASUS.

 

Diversamente dalle confezioni di fascia alta la scatola della P8P67-M PRO non dispone di "finestra" dalla quale si può intravedere la scheda.

Una volta aperta la confezione troviamo prima il bundle e successivamente, in uno scompartimento separato da un cartoncino, la scheda madre avvolta in una busta antistatica. Il bundle è composto da:

 

Estratti gli accessori si potrà rimuovere il cartoncino che divide la scheda madre dal bundle. Come già accennato, la motherboard è avvolta in una busta antistatica ed è ben salda, in quanto le sue dimensioni, sono molto simili a quelle dell'intera confezione; il formato Micro-ATX infatti misura solo 244 mm X 244 mm.

ASUS P8P67-M PRO: Primo contatto

La ASUS P8P67-M PRO si presenta con un PCB nero sul quale risaltano i particolari celesti, tra cui, soprattutto per la loro forma, i tre piccoli dissipatori. I tre dissipatori sono attaccati tramite sistema Push-to-Pin, simile a quello utilizzato per i dissipatori Intel, quindi risulta molto facile smontarli per pulizia o manutenzione.

Sugli slot RAM è applicato un adesivo relativo alla tecnologia "Dual Intelligenti Processors", ovvero TPU ed EPU, ed una volta rimosso sarà possibile accedere agli slot RAM. I più attenti noteranno che ASUS ha pensato bene di invertire l'ordine dei colori in quanto su altre schede madri, come la P8P67 Deluxe, il manuale d'installazione suggeriva di utilizzare gli slot contraddistinti dalla colorazione blu che in quel caso erano il secondo ed il quarto. Così come tutte le altre mainboards di ultima generazione ASUS anche questa presenta un sistema di fissaggio delle RAM leggermente diverso da quello precedentemente utilizzato. Ora infatti, i moduli risulteranno bloccati solo da un lato e non più da entrambi. Se questa particolarità porta ad una facilità nel montaggio e nello smontaggio, dall'altra, porta ad un leggero calo di sicurezza nel fissaggio, soprattutto quando la scheda madre è montata all'interno del case; risulterà infatti un pochino difficile constatare il corretto posizionamento della RAM sul lato in cui non è presente il gancio.

La zona socket è molto pulita e permette l'installazione di dissipatori di generose dimensioni; i pin del socket sono protetti da un cap, un piccolo coperchio in plastica, che li assicura da urti.

La scheda madre dispone di tre slot PCI Express x16 e di uno slot PCI Express x1. Tale connessione, trovandosi al di sotto dello slot primario dedicato alla scheda video, potrebbe risultare inutilizzabile qualora si dotasse il sistema di una GPU dual slot. In tal caso si potrà ovviare all’inconveniente, sfruttando lo slot PCI Express x16 di colore nero che supporta le modalità x4 e x1.

Pur essendo predisposta per le tecnologie SLI e CrossFireX, non sarà possibile collegare più di due schede a causa delle limitazioni del chipset; le configurazioni Quad-SLI\CrossFireX disponibili saranno quindi le seguenti:

Nella parte inferiore troviamo gli attacchi per porte COM, S/PDIF, Firewire e ben 8 connessioni per porte USB aggiuntive (due per ogni connettore). Inoltre, nell'angolo in basso a destra, è posizionato il connettore per il case attraverso il quale è possibile connettere i pulsanti di accensione e reset, i led di stato ed il Buzzer\Twitter.

Poco più sopra sono posizionate le porte SATA gestite dal controller Intel, quattro SATA II di colore celeste e due porte SATA III grigie; la porta SATA III di colore blu, gestita dal controller Marvell, è separata rispetto alle altre e si trova tra il connettore 24pin e lo slot RAM B2.

La scheda permette di installare quattro ventole (di cui tre con funzione PWM) ed inoltre presenta, nell'angolo in alto a destra, lo switch per l'abilitazione della tecnologia TPU ed il pulsante MemOK! di cui abbiamo parlato precedentemente.

Per quanto riguarda le connessioni nel pannello posteriore troviamo i connettori PS2 per mouse e tastiera, due porte USB 3.0, uscita ottica S/PDIF, quattro porte USB 2.0\1.1, due porte USB 2.0, una porta Firewire, una eSATA, una porta Ethernet ed i connettori audio ad 8 canali. In generale quindi la P8P67-M PRO mette a disposizione molte connessioni atte a soddisfare qualunque evenienza, sia nel caso in cui fosse utilizzata sui sistemi HTPC, sia in ambito desktop.

Sistema di prova e metodologia dei test

I test sono stati effettuati sulla seguente piattaforma:

Ci teniamo a sottolineare che abbiamo riscontrato piccoli problemi di incompatibilità installando i driver NVIDA GeForce ed i driver presenti sul DVD di supporto della scheda madre; questo inconveniente è stato risolto scaricando gli ultimi driver disponibili sul sito ASUS.

Abbiamo effettuato diverse tipologie di test in modo da qualificare la scheda madre sotto ogni punto di vista. Di seguito vi riportiamo la lista dei test effettuati:

Oltre a questi sono poi stati effettuati test di overclock, aumentando la frequenza del processore il più possibile, senza però compromettere la stabilità del sistema sotto stress.

Test sintetici

3DMark Vantage

Benchmark sintetico sviluppato da Futuremark, richiede obbligatoriamente la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 10 e di un sistema operativo Windows Vista o 7. Il benchmark si compone di 4 distinti test: 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. In questo caso abbiamo effettuato i test relativi alla GPU e quelli relativi alla CPU in due sessioni differenti.

Nei primi due test, relativi alla GPU, il processore grafico utilizzato influisce molto sullo score, in questo caso è stata utilizzata una MSI N560-TI OC.

Nel secondo e nel terzo test, ovvero quelli relativi alla CPU, abbiamo riscontrato un ottimo risultato, soprattutto nel primo, tuttavia leggermente inferiori rispetto a quelli ottenuti con lo stesso hardware, ma con una scheda madre top di gamma.

PCMARK VANTAGE

PCMark Vantage è un altro test fondamentale come 3DMark ed è sviluppato anch'esso dalla Futuremark. È una suite molto completa per il test dell'intero sistema ed abbiamo effettuato tutti i test. Anche in questo caso lo score ottenuto è ottimo, ma leggermente inferiore rispetto a quello ottenuto dalle schede madri della serie top di gamma.

AIDA64

AIDA64 è una suite ungherese di più di 50 piccoli software pensati per testare lo stato del nostro PC. Oltre ad indicare lo stato del sistema operativo, della scheda madre, della CPU e di molte altre periferiche, permette anche di effettuare benchmark relativi alle memorie, alla cache ed ai dischi/drive. AIDA64 è disponibile in due versioni, Extreme Edition e Business Edition, entrambe le versioni sono in versione freeware ed una volta finito il periodo di prova di 30 giorni molte funzioni verranno disabilitate previa registrazione del prodotto.

I risultati ottenuti sono inferiori rispetto alla norma e le latenze sono più alte.

Test compressione dati & multimedia

7-Zip 9.20

7-Zip, noto programma per la compressione e la decompressione di file, è utilizzato anche per effettuare test prestazionali attraverso una funzione di benchmark che valuta le prestazioni delle RAM attraverso un ciclo di compressione e decompressione dei dati fornendo infine anche una valutazione totale.

WinRAR 4 beta 6

Attraverso la stessa procedura utilizzata da 7-Zip anche WinRAR può essere usato come benchmark tramite la funzione "valutazione del sistema".

CINEBENCH 11.5 e CINEBENCH 10

I software di casa MAXON testano il sistema attraverso il rendering di un modello 3D. Abbiamo effettuato i test sia utilizzando la versione 11.5 (l'ultima disponibile) sia la precedente versione 10. I risultati ottenuti sono nella norma.

x264 HD Benchmark

Dopo il rendering di un modello 3D attraverso CINEBENCH, abbiamo effettuato i test relativi alla decodifica di un filmato HD 720p attraverso x264, un benchmark semplicissimo da utilizzare, ma nel contempo molto efficace.

HandBrake 0.9.5

Anche HandBrake così come x264 effettua la codifica di un filmato, questa volta però il risultato ottenuto è in minuti e secondi, nello specifico il risultato indica il tempo necessario affinché il sistema converta un filmato DIVX (.avi) di 714MB in un formato Media Player (.mp4).

Test USB 2.0 e USB 3.0

I test delle porte USB sono stati effettuati utilizzando un SSD Corsair Force GT da 120GB (Link alla recensione) attraverso una Docking Station Sharkoon QuickPort XT (link alla recensione). In questo modo abbiamo potuto saturare sia la banda passante delle porte USB 2.0 sia quella passante dalle porte USB 3.0 date le elevate prestazioni dell'SSD e la connettività della docking station.

ATTO Disk Benchmark

ATTO è un benchmark gratuito che esegue dei semplici test in lettura ed in scrittura in modalità sequenziale adoperando una Queue Depth (file in coda) di 4.

Il risultato dei test è abbastanza buono, sicuramente adatto per l'utilizzo di chiavette USB.

CrystalDiskMark 3.0.1

CrystalDiskMark è un utilissimo software per misurare le performance in lettura ed in scrittura in modo sequenziale (sequential) e casuale (random), grazie al pieno supporto del NCQ (Native Command Queuing). L'ordine degli IOPS viene ottimizzato in modo da migliorare le prestazioni di input/output con una Queue Depth (file in coda) di 32; tale test consente di osservare il comportamento del drive durante il trasferimento di numerosi file con dimensioni ridotte.
L'ultima versione del programma al momento disponibile è la 3.0.1, vi ricordiamo che nelle versioni 1.0, 2.0 e 2.1 sono stati riscontrati dei bug critici pertanto sono vivamente sconsigliate.

Anche in questo caso le prestazioni non sono ottime, ma comunque adatte all'utilizzo di una periferica di archiviazione di massa.

In generale, seppur la banda passante non è stata neanche minimamente saturata, le prestazioni sono buone, soprattutto per quanto riguarda le porte USB 3.0 che ricordiamo sono gestite dal chip AsMedia 1042. Per quanto riguarda le USB 2.0 le prestazioni ottenute sono al di sotto della media.

Overclock

Abbiamo infine effettuato dei test in overclock andando a variare i parametri all'interno del BIOS. Siamo rimasti un pochino delusi dalla libertà offerta dato che non c'è stato possibile variare il moltiplicatore ed i voltaggi a piacimento in quanto è prevista solo la variazione del moltiplicatore della modalità Turbo e dell'offsett del voltaggio dato in automatico dalla scheda madre. Tuttavia, impostando il moltiplicatore della modalità Turbo a 46X e l'offsett del voltaggio della CPU a +0,06, siamo riusciti a far partire il sistema a 3,4GHz con Turbo a 4,6GHz. Per constatare tale clock, abbiamo stressato il sistema con il software Prime95, tenendo aperto CPU-Z per rilevare la massima frequenza raggiunta con il relativo voltaggio.

Abbiamo quindi raggiunto i 4,6GHz in modalità Turbo utilizzando una tensione di 1,28V; è un ottimo risultato considerando anche il fatto che, grazie al cambiamento di frequenza e di voltaggio, durante le sessioni idle, le temperature ed i consumi si mantengono su valori bassi. Abbiamo quindi effettuato un piccolo test utilizzando SuperPì 1M.

Non siamo riusciti a salire ancora con la frequenza del Turbo in quanto, durante gli stress test, il sistema risultava instabile.

In generale quindi, nonostante il BIOS non offra una completa libertà, è possibile anche divertirsi praticando l'overclock.

Conclusioni

Prestazioni :
Rapporto qualità/prezzo:
Complessivo :

La P8P67-M PRO si è contraddistinta sotto tutti i punti di vista, non ha di certo impressionato per le sue performance, ma s'è dimostrata adatta a tutte le esigenze considerando il mercato per cui è stata prodotta. Grazie al suo formato ed alla sua versatilità, sarà sicuramente apprezzata soprattutto da chi ha intenzione di costruire un HTPC o chi vuole un PC da gaming dalle dimensioni ridotte con un prezzo d’acquisto contenuto. La predisposizione per lo SLI e per il CrossFireX infatti è un'opzione da non sottovalutare in questo caso e, insieme alla possibilità di affiancare a schede video performanti anche CPU e SSD di alto livello, rende la piccola scheda ASUS idonea per la configurazione di un ottimo PC. Seppur non eccelsa in overclock, la P8P67-M PRO permette di aumentare la frequenza anche garantendo, inoltre, un risparmio energetico notevole grazie alle features implementate. Per quanto riguarda il design, la scheda è abbastanza bella da vedere e potrebbe essere tranquillamente utilizzata da chi riserva particolare importanza a questa caratteristica, come i modders.

La scheda madre si può trovare a partire da 110€; un buon prezzo considerando il supporto multi-GPU e la connettività offerta.

Pro:

Contro:

Giovanni Abbinante