La P67 Professional Fatal1ty è la scheda madre top di gamma in casa Asrock per piattaforme LGA 1155. ASRock questa volta si supera siglando una collaborazione con il notissimo videogiocatore Jonathan 'Fatal1ty' Wendel, che ha firmato questa scheda madre oggetto della recensione odierna, progettata espressamente per tutti i videogiocatori.

ASRock Inc., fondata nel 2002, mira ad entrare nel tradizionale segmento business delle Schede Madri ed è una società energetica con una combinazione tra tecnologia e umanità. Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, "Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.

Oltre alle caratteristiche creative e ai prodotti solidi, gli ingegneri ASRock, inoltre, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente. Inoltre ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l'ambiente.

Negli ultimi anni le potenzialità e le qualità delle schede madri ASRock sono cresciute notevolmente, mantenendo inalterato l’ottimo rapporto qualità prezzo che le ha sempre contraddistinte. Con l’introduzione della serie Extreme per chipset P55 e AM3, è stato riscontrato un notevole balzo in avanti sulle qualità e le capacità in overclock, portando il marchio ASRock tra i brand top di gamma anche per gli appassionati di questa disciplina che solitamente richiede una qualità costruttiva e accorgimenti tecnologici piuttosto sofisticati.

La P67 Professional Fatal1ty rappresenta il culmine di questa crescita ed ASRock ha deciso di sponsorizzare e pubblicizzare le ottime qualità di questa scheda associandola ad uno dei più grandi videogiocatori di sempre.

Jonathan Wendel, in arte Fatal1ty, ha iniziato la sua carriera di gamer professionista nel lontano 1999 e in questi anni si è distinto per le sue incredibili capacità. Grazie ai successi ottenuti, Fatal1ty ha iniziato a sponsorizzare e firmare prodotti destinati ai videogiocatori, partendo da gaming set come cuffie e altri accessori, fino a schede madri (Abit nel lontano 2004), alimentatori e ram OCZ, schede video, ed altri componenti indispensabili per il gaming.

Vedremo nel corso della recensione le feature esclusive offerte da questa scheda madre.

Introduzione e Caratteristiche Esclusive Principali

La collaborazione con il noto videogamer ha dato un nuovo look a questa scheda madre ASRock, permeandola dei colori rosso e nero del logo Fatal1ty.

Tra le caratteristiche esclusive, segnaliamo prima di tutto che questa scheda madre marchiata “Fatal1ty” è dotata dell’esclusivo sistema gestionale “F-Stream”, il quale consente di gestire la velocità di rotazione delle ventole, overclockare il sistema, monitorare le periferiche gestendo i risparmi energetici e controllare la “Fatal1ty Mouse Port”; quest’ultima utility si è rivelata particolarmente interessante, è infatti studiata appositamente per i videogiocatori e consente, dopo aver collegato il mouse alla porta specifica, di gestire il polling rate del mouse.

Particolarmente interessante è la tecnologia XFast la quale sfrutta il controller Etron, che ridefinisce completamente il nuovo standard USB 3.0. Infatti tramite l’utility XFast l’incremento prestazionale medio è del 50% rispetto ad un classico controller NEC.

Sempre relativamente al comparto storage, questa scheda madre supporta ben sei porte USB 3.0 (2 esterne tramite il pannello frontale installabile nel case e 4 sul pannello I/O) e ben sei porte Sata 6 Gb/s.

Riguardo all’alimentazione, questa scheda madre è stata concepita con il sistema V16+2 Power Phase il quale garantisce un’ottima tenuta in overclock considerando anche che i condensatori integrati sono costruiti in Giappone e sono placcati d’oro, quindi risultano essere particolarmente performanti e durevoli nel tempo.

Utilissimo invece è il sistema CCO (Combo Cooler Option), che consente all’utente di poter “riciclare” il proprio dissipatore concepito per il vecchio sistema LGA 775, infatti questa scheda madre è dotata di una doppia possibilità di assemblaggio del sistema di dissipazione, consentendo l’installazione di dissipatori per socket LGA 1155, LGA 1156 (con fori coincidenti per questi primi due) e LGA 775 (con fori fuori asse).

Il BIOS di questa scheda madre è il nuovissimo UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) dotato di nuova interfaccia grafica la quale consente all’utente di adoperare il mouse all’interno del BIOS stesso. Infine il nuovo BIOS UEFI permette di effettuare il boot adoperando anche HDD della capienza di oltre 2TB.

L’ultima interessante caratteristica riguarda il sistema audio, supportato dalla THX TruStudio PRO, il quale risulta essere di qualità particolarmente alta. Comprende la tecnologia “Crystalizer” che permette di migliorare e addolcire flussi audio compressi.

Specifiche Tecniche

Riportiamo di seguito le specifiche tecniche della P67 Professional Fatal1ty. Facciamo notare che ricalcano quelle della ASRock Extreme 6 tranne per la presenza della Fatal1ty mouse port e del connettore IDE, e per l’assenza dell’alimentazione ausiliare per Sli o Crossfire.

CPU

Chipset

Memoria

BIOS

Audio

LAN

Slot di espansione

SATA3

USB 3.0

Connettore

Pannello Posteriore I/O

Caratteristiche Esclusive

Smart Switch

CD di Supporto

Accessori

Monitoraggio Hardware

Fattore di Forma

Packaging & Primo contatto

La scheda madre si presenta con il logo Fatal1ty (e l’immagine del notissimo videogiocatore) sulla parte frontale della scatola, mentre nel retro possiamo ricavare una descrizione dettagliata di gran parte delle caratteristiche della scheda madre stessa. Al suo interno invece, troviamo una breve storia riguardante le origini del marchio Fatal1ty con ulteriori descrizioni tecniche, quindi possiamo intravedere la scheda madre stessa.

A questo punto procediamo all’unboxing, dove vediamo che la scheda madre e il suo bundle sono contenuti in due diversi contenitori, il primo con un “finestra” plastificata che consente la visualizzazione della scheda stessa, il secondo di cartone nero contenente tutto l’occorrente per installare la scheda madre.

In quest’ultimo troviamo un bridge per lo SLI, una guida per l’installazione rapida, il CD di supporto, la mascherina del pannello I/O, un cavo per il FDD, 6 cavi SATA, un pannello USB 3.0 frontale, 4 viti per HDD, 6 viti per il case e un bracket USB 3.0.

Una volta scartato il tutto possiamo vedere la scheda madre nella sua interezza, e le sue dimensioni che corrispondono al classico standard ATX (30.5 cm x 24.4 cm). A questo punto poniamo la lente di ingrandimento nella zona socket (LGA 1155) dove possiamo immediatamente vedere il sistema CCO che ci consente di utilizzare anche i sistemi di dissipazione per l’obsoleto socket LGA 775, i condensatori placcati oro e l’imponente sistema di dissipazione dei mosfet.  Infine risultano molto belli i loghi Fatal1ty a corollario del sistema di dissipazione stesso.

Il sistema di alimentazione prevede ben 16 fasi VRM con controllo digitale più due dedicate all’alimentazione delle ram.

Sulla destra del socket scorgiamo i quattro slot dedicati alle memorie RAM, ricordando che questa scheda madre supporta sino a 32GB di memoria con una frequenza massima di 2133 MHz in overclock con pieno supporto XMP (Extreme Memory Profile).

Passando alla parte inferiore del PCB (sotto il socket), notiamo i tre slot PCIe 2.0 x16 i quali in modalità singola funzionano a x16 mentre in modalità doppia funzionano x8 ciascuno, l’ultimo slot invece funziona in modalità x4; oltre a questi troviamo due slot PCIe 2.0 x1 e due semplici alloggi PCI; naturalmente confermiamo il pieno supporto alle tecnologie ATI CrossFireX e nVidia SLI tutti e due fino alla modalità Quad (con schede dual GPU); sul perimetro della scheda sotto l’ultimo slot PCIe invece troviamo il connettore per il floppy, il connettore per la porta COM e le USB 3.0 supportate dal controller EtronTech EJ168A.

Sulla parte inferiore sinistra invece rileviamo lo splendido dissipatore dedicato al chipset P67 con il logo Fatal1ty ben visibile, oltre a questo c’è il display led relativo al “Dr. Debug” che consente agli overclocker di capire rapidamente costa sta succedendo al proprio sistema in fase di boot; oltre a questo possiamo vedere anche i due tasti dedicati all’accensione e al reset del sistema, anch’essi molto utili per chi overclocca; poco più su invece notiamo posizionate in maniera parallela al PCB le 6 porte SATA 6Gb/s accompagnate da ulteriori 4 porte SATA 3 Gb/s. E’ bene sottolineare che quattro porte SATA 6 Gb/s sono supportate da ben due controllers Marvell 88SE9120, mentre le restanti due sono supportate dal controller Intel Rapid Storage).

Ultimissimo sguardo lo diamo al pannello I/O posteriore, veramente completo con 1 porta PS/2 sia per mouse sia per tastiera, un’uscita SPDIF ottica, una porta SPDIF coassiale, 3 porte USB 2.0, una porta per il Mouse Fatal1ty, 1 connettore eSATA3, 4 porte USB 3.0, 2 porte LAN RJ-45 comprensive di LED, 1 porta IEEE 1394, 1 interruttore CMOS e infine il pannellino audio a 6 jack.

La scheda successiva nell' UEFI BIOS è la scheda 'OC Tweaker'. Tutte le regolazioni overclocking che vengono apportate al sistema sono definite all'interno di questo menù.

La scheda successiva è la 'Avanzate' che dà agli utenti il controllo sulla CPU, le configurazioni Northbridge, Southbridge, Storage, Super IO, ACPI e USB. C'è anche un opzione di flash in questo menu che permetterà all'utente di aggiornare il BIOS da un dispositivo di archiviazione esterno, come una pen drive.

Nella scheda successiva c'è l'opzione 'H/W Monitor', dove vi sono tutte le temperature interne del sistema che possono essere controllate.

Le ultime tre opzioni sono il 'Boot', 'Sicurezza' e 'Exit'. Il 'Boot' menu permette all'utente di selezionare la priorità di avvio, il menu 'Security' permette di inserire una password al sistema e l'opzione 'Exit' dove è possibile salvare le impostazioni e uscire dal UEFI BIOS.

Sistema di prova e metodologia di Test

Tutti i test si sono svolti sulla seguente piattaforma:

In questa recensione abbiamo concentrato i nostri test per quantificare le potenzialità della scheda madre sui seguenti strumenti di benchmark:

TEST PRELIMINARI E COMPARATIVI

Nella primissima fase di test abbiamo utilizzato il software OCCT per poter testare accuratamente il vDROOP della mainboad; i diversi settaggi sono cinque, noi ne abbiamo testati tre, e cioè la modalità 1, 3 e 5 che corrispondono rispettivamente allo 100%, 50% e 0% di attivazione del Load Line Calibration. Ricordiamo che il vDROOP è la variazione di tensione di alimentazione del processore tra la modalità IDLE e la modalità FULL LOAD del processore stesso.

1

  

3

Test sintetici

3DMARK VANTAGE

Il penultimo nato della serie 3DMark (della software-house Futuremark) mette in risalto le prestazioni dei processori soprattutto in ambito gaming, in questo caso abbiamo però esclusivamente effettuato i test relativi alla CPU (2 test).

PCMARK VANTAGE

Il test Suite che abbiamo effettuato sulle CPU in nostro possesso, comprensivo di tutti gli applicativi più comunemente adoperati.

AIDA64 EXTREME ENGINEERING

AIDA64 è l’ultima release dello strumento di test e controllo prodotto dalla FinalWire, il test effettuato in questo caso concerne il Memory Controller, le Memorie RAM e la cache della CPU.

Test compressione dati & multimedia

7zip 9.20

7zip è un ottimo tool che consente la compressione e la decompressione di files.

WINRAR 4 beta 3

Classico tool anch’esso dedicato alla compressione e decompressione dei files.

CINEBENCH 11.5

Grazie al software Maxton dedicato alla produzione di filmati Cinema 4D.

CINEBENCH 10

Versione più vecchia del sopra citato Cinebench.

X264 BENCHMARK HD

Strumento che misura quanto rapidamente il nostro sistema riesce a codificare un piccolo filmato in qualità HD, questo benchmark ci riporta quanto accurato ed efficiente (in Frames Per Second) può essere la codifica.

HANDBRAKE

Abbiamo effettuato questo test di conversione di un filmato DIVX (.avi), di 714MB, trasformandolo in formato Media Player (.mp4) adoperando questo ottimo software “libero”.

Considerazioni finali test

Comparando i test effettuati su questa mainboard rispetto a quelle sino ad ora testate dalla nostra redazione, dobbiamo rilevare che questi si sono rilevati in linea con quanto sino ad ora provato precedentemente; l’unico risultato che ci ha lasciato perplessi è il “CPU Test 2” effettuato con il benchmark 3DMark Vantage, il quale oggettivamente risulta essere stranamente inferiore rispetto gli altri risultati registrati, per scrupolo abbiamo ripetuto questo test una mezza dozzina di volte, formattando ex-novo il nostro HDD di test senza che lo score cambiasse; l’unica motivazione, che ci sembra plausibile è relativa al cambio di processore tra i vari test effettuati, infatti in questo caso abbiamo adoperato una CPU Retail contrariamente a quanto fatto precedentemente dove avevamo adoperato una CPU Engineering Sample. Evidentemente il 3DMark Vantage potrebbe assegnare un punteggio superiore in modo indipendente alle CPU ES. Indipendentemente da ciò la scheda si è comportata egregiamente durante le sessioni di gioco, sfruttando in modo ottimale la scheda video utilizzata per i test.

Test storage

La ASRock P67 Professional ha un’ottima dotazione per quanto riguarda le interfacce dedicate allo storage.  Abbiamo quindi deciso di testare le varie interfacce presenti per valutarne le prestazioni in rapporto ad una periferica ad alta velocità. Per i test abbiamo quindi utilizzato l’SSD AData S599 128GB e lo abbiamo collegato alle porte Sata 6 e alle porte USB mediante BOX Akasa Elite S USB 3.0. Abbiamo evitato di effettuare test sulle porte Sata 2, per via del bug più volte citato e annunciato da Intel, che potrebbe alterare le prestazioni delle suddette porte.

Test USB

I test USB sono stati effettuati tramite Benchmark AS SSD e Crystal Disk Mark. Purtroppo a causa di una inaspettata incompatibilità nessuno dei test effettuati sulle porte USB 3.0 è arrivato a compimento ed effettivamente il disco è risultato non funzionante su quelle porte. La causa di questo malfunzionamento è per ora ignota, ma ci proponiamo di effettuare quanto prima altri test su USB 3.0 con altre periferiche dotate di questa interfaccia.

In seguito abbiamo effettuato gli stessi test sulle porte USB 2.0.

AS SSD BENCHMARK

CRYSTAL DISK MARK

I test su USB 2.0 sono tutto sommato incoraggianti e mostrano un ottimo incremento di prestazioni attivando la speciale modalità Turbo disponibile su tutte le schede madri Asrock dotate di tecnologia XFast.

Test Sata

I test delle porte Sata disponibili sono stati effettuati con AS SSD Benchmark. I risultati ottenuti rispettivamente per il controller Intel e per il Controller Marvell sono mostrati nei seguenti screenshot. Come si può notare le prestazioni del controller Marvell sono sensibilmente inferiori in quasi tutti gli scenari, salva eccezione per la lettura sequenziale in cui il divario è meno accentuato. Ricordiamo inoltre che il disco utilizzato per i test utilizza l’interfaccia Sata 3Gb/s. Consigliamo pertanto di riservare il controller Intel per le periferiche ad alta velocità.

Overclock

Conclusi i test preliminari, abbiamo voluto saggiare le qualità della ASRock P67 Professional in overclock.

Il primo test effettuato consiste nel ricercare il massimo Base Clock raggiungibile; rispetto a questo abbiamo notato che siamo riusciti a raggiungere la frequenza di 107mhz senza alcuna problematica di sorta e senza ricorrere ad un voltaggio suppletivo; concernente a questo test dobbiamo però specificare che abbiamo provato ad aumentare il BCLK anche a frequenze maggiori (es. x40 – 4000mhz) ma in questo caso non ci è stato possibile ottenere alcun risultato visto che il sistema risultava essere completamente instabile.

In ogni caso i risultati in overclock riportati di seguito sono di tutto rispetto e la facilità con cui siamo riusciti ad overclockare la nostra CPU (Core i7 2600K step D2) è semplicemente notevole.

Anche ASRock nell’ultimo Beta BIOS ha implementato la voce “Internal PLL Overvoltage” (fix espressamente rilasciato per i processori con step D2 come il nostro), la quale ci ha consentito una maggior semplicità di overclock. Grazie a queste particolari ottimizzazioni abbiamo raggiunto la frequenza di 5.0 GHz Rock Solid mantenendo un voltaggio di poco superiore ai parametri previsti dal Data Sheet relativo alla CPU che abbiamo testato; per far questo abbiamo sottoposto il nostro sistema allo stress test LINX aggiornato con le ultime librerie Linpack.

Una volta ottenuto uno score Rock Solid (di tutto rispetto ma oramai d’abitudine per questo genere di processori) ci siamo dedicati ad una serie di “Quick Tests”. In questo caso abbiamo adoperato il tool “SuperPI’ riuscendo a concludere il test alla frequenza di 5200mhz!

Conclusioni

La prima cosa che dobbiamo sottolineare è l’adozione del controller USB EtronTech EJ168A, una primizia dedicata esclusivamente agli utenti ASRock, infatti questa è la prima casa produttrice ad adoperare tale controller, diversamente dalle altre che usano il NEC. Questo controller USB consente un incremento prestazionale sia con lo standard 2.0 (come mostrato nei test), sia con l’USB 3.0 in rapporto al controller NEC. Purtroppo dobbiamo segnalare l’incompatibilità del nostro dispositivo USB 3.0 con la ASRock P67 Professional, cosa non avvenuta con schede madri dotate di controller NEC. Ci auguriamo che tale incompatibilità venga risolta presto a livello di driver.

Altra nota di merito è il bundle di questa scheda madre, assolutamente completo, come è assolutamente completo il PCB, ricco di qualsivoglia connessione e adatto a qualsivoglia periferica che può essere connessa. Questo fa sì che questa scheda madre possa essere considerata tra le migliori in questo momento sul mercato.

Le qualità di overclock sono risultate essere notevoli, l’alimentazione è assolutamente adeguata ad esprimere massima potenza, il comparto storage è davvero completo. Per quanto riguarda gli slot PCI Express abbiamo sicuramente quanto necessario per ospitare un’ottima piattaforma gaming, in configurazione singola o doppia scheda video, mentre il terzo slot potrebbe limitare le prestazioni di una terza scheda per via della connessione solo 4x. Tale limitazione è intrinseca della piattaforma Sandy Bridge ed è superata soltanto dalle schede madri che utilizzano un chip Nvidia NF200 per la gestione di un numero maggiore di linee PCI Express, ad un costo però ben superiore. Il prezzo della Fatality si aggira sulle 195 euro, sensibilmente inferiore ad altre schede top di gamma, e circa di 30 euro superiore rispetto alla sorella minore Extreme 6 che condivide molte delle sue feature ma non l’inconfondibile stile Fatality.

In conclusione possiamo certamente affermare “ben fatto ASRock”.

PRO

CONTRO

Prestazioni :
Rapporto qualità/prezzo:
Complessivo :

Si Ringrazia Asrock per averci fornito il sample in oggetto

Christian Battistuta