Ciao Mondo 3!

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Nel corso del 2007 Intel ha presentato le prime schede madri attrezzate per supportare le nuove DDR3. Da quel momento è stato un vero e proprio susseguirsi di svariati modelli da parte dei più grandi produttori di memorie ed ovviamente tra questi non poteva mancare G.Skill

G. SKILL è nata nel lontano 1989, la sede e a Taipei (Taiwan) e ben presto si è affermata come una delle principali aziende a livello mondiale nella produzione di memorie Ram.
 

Tutti i prodotti sono manualmente testati al 100% per ben due volte: una prima volta in fabbrica e una seconda in ufficio, al fine di garantire la massima qualità e sicurezza al consumatore, qualità che è sempre associata a prestazioni molto elevate.

 

Per una garanzia di qualità e design, fin dal progetto iniziale si punta ad un’accuratezza quasi maniacale, anche nelle saldature e nel montaggio, fino all’ispezione da parte di tecnici che ne determinano la compatibilità con i vari sistemi.



Le memorie:

Le memorie oggetto del test sono le G.Skill F3-12800CL7D-2GBHZ: un kit  “2X1Gb” di DDR3 facente parte della serie HZ sinonimo di altissima qualità abbinata ad una eccellente professionalità che in questi anni ha contraddistinto questa azienda e che consente di avere una garanzia a vita da parte del produttore.

 

La sigla “G.Skill F3-12800CL7D-2GBHZ”riprende una vecchia nomenclatura già adottata in passato dall’Azienda per contraddistinguere le proprie differenti proposte di ram DDR/DDR2, diversificate in base al prezzo ed ai segmenti di mercato a cui erano destinate.

 

Esaminiamo nei particolari il significato delle sigle di queste nuove DDR3:

G.Skill F3-12800CL7D-2GBHZ

> G.Skill = Marca della casa produttrice.

> F3 = Tipo di memoria, in questo caso DDR3.

> 12800 = Velocità della memoria, in questo caso 1600Mhz.

> CL7 = La latenza della memoria, in questo caso è certificata per andare a Cas. 7-7-7-18.

> D = La lettera “D” indica il supporto al Dual Channel. La lettera “S” indica il supporto al Single Channel. In questo caso, abbiamo il supporto al Dual Channel.

> 2GB = Indica la capacità, in questo caso, abbiamo 2Gb di memoria e precisamente n.2 moduli da 1Gb l’uno.

> H = Indica le prestazioni delle ram. In questo caso la lettera “H” indica “High Performance”, ovvero Massime prestazioni.

> Z = Indica la serie. La lettera “Z” indica la serie Zeus, ovvero la migliore.

Vediamo quindi che sono delle DDR3 PC 12800 CAS 7, Higt Performance e Zeus, quindi ci troviamo di fronte ad un kit di memorie garantite per 1600 Mhz con timing piuttosto spinti.
Questi banchi, rappresentano attualmente il “Top” della proposta in ambito DDR3 da parte di G.Skill e dalle prove condotte nei nostri laboratori il kit si è dimostrato molto tollerante alla pratica dell’overclock.

 

La confezione:

Le memorie si presentano in una confezione di cartone, ben curata, molto colorata ed accattivante, dove spicca la scritta “Where speed is!” che suona come un grido di battaglia!
Nel retro della confezione, troviamo tutte le caratteristiche tecniche e di supporto relativo alle ram.


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Una volta aperta la confezione, al suo interno troviamo i due moduli di ram comodamente alloggiati in un pratico contenitore di plastica trasparente che serve a proteggerle da eventuali urti.

 

Le ram, sono equipaggiate da dissipatori in alluminio di colore nero di tipo passivo posti a diretto contatto con i chip memoria tramite un sottile strato di materiale termo conduttivo, il risultato è decisamente signorile a accattivante.

 

Un sistema di raffreddamento di questo tipo non garantisce la stessa efficacia di soluzioni più ricercate, ma ha l'innegabile pregio di non creare problemi d'ingombro quando i moduli vengono montati sulla scheda madre in abbinamento ad un dissipatore del processore particolarmente voluminoso. Dalle nostre prove condotte in laboratorio, i dissipatori, hanno svolto comunque un ottimo lavoro, infatti sono riusciti a dissipare in maniera soddisfacente il calore generato, garantendo una temperatura di esercizio sempre accettabile, anche sotto prolungate sessioni test di overclock.

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Sempre all’interno della confezione troviamo un promemoria ove sono riportati tutti gli indirizzi di posta elettronica, suddivisi per i vari paesi, molto utile per contattare G.Skill in caso di assistenza oltre ad un simpatico “adesivo”.

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I moduli G.Skill F3-12800CL7D-2GBHZ, proposti in kit da 2 Gbytes di capacità complessiva, sono certificati dal produttore per operare stabilmente a una frequenza di clock di 1.600 MHz, in abbinamento a voltaggio di alimentazione di 1.9V e timings pari a 7-7-7-18.

 
Le memorie non prevedono un profilo XMP, “Extreme Memory Profiles”, pertanto non è indicato nella timings table l'impostazione a 800 Mhz di clock con timings 7-7-7-18 e voltaggio di alimentazione corrispondente di 1.9V così come indicato sull'etichetta posta sul modulo memoria.


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I moduli sono costruiti basandosi su dei chip 128Mbit X 8 il che significa che ciascun chip ha 128Mbit di contenuto informativo e 8 linee di I/O, pertanto con 8 chip per modulo si costruisce la struttura del modulo 128Mbit X 64 ottenendo cosi un modulo single rank e single sided. Pertanto sono utilizzati 8 chip per modulo, tutti su un lato, consentendo così di raggiungere la densità richiesta da un modulo ad 1 GB (8 X 128Mbit X 8=1024MB=1GB).

 

Le ram sono di tipo 240-pin DIMM, Non-ECC., montano i chip Micron D9GTR, (BY-187E) ovvero i migliori attualmente presenti; il PCB è a 6 strati come normalmente usato dalla maggior parte dei produttori di ram DDR3 ad alte prestazioni.





Sistema di prova e metodologia dei test

 Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre del produttore ASUS equipaggiata con chipset Intel X38, in particolare è stata scelta il modello “MAXIMUS EXTREME” nota per le sue particolari caratteristiche e la sua propensione a supportare overclock spinti.

 

Come processore ci siamo avvalsi di un modello della INTEL appositamente inviatoci in versione Box, della famiglia dei Penryn, in particolare è stato scelto il modello Core 2 Duo E8500 che ha una frequenza lavorativa di 3.16Mhz, una Cache L2 di 6MB e un FSB di 1333Mhz, in modo da spingere al massimo le memorie e non avere dei colli di bottiglia nell’effettuare i test.

 

Al fine di poter testare in maniera opportuna le memorie e farle lavorare alle frequenze dichiarata è stato necessario overcloccare il FSB che sulle attuali piattaforme opera alla frequenza standard di 266 o 333 MHz.

 

Considerando che il massimo rapporto ottenibile con le schede madri attuali che montano il chipset X38 è: “FSB:RAM=1:2” (il doppio del FSB impostato), per raggiungere la frequenza dichiarata dal produttore pari a DDR3-1600 è stato necessario portare il FSB a 400 MHz.

 

Il FSB STRAP TO NORTH BRIDGE è stato impostato da bios a 333 e verrà usato sempre a 333 per tutti i test che verranno condotti in laboratorio in questa recensione.

 

 Impostando da bios il FSB STRAP TO NORTH BRIDGE a 333 e FSB a 400 avremo la seguente situazione:

  • Rapporto 1:1 - DDR3 800 MHz.
  • Rapporto 5:8 - DDR3 1280 Mhz.
  • Rapporto 1:2 – DDR3 1600 Mhz.

Verranno realizzati tre gruppi di test che sono stati progettati per rispondere alle seguenti esigenze:

- Un primo gruppo di test verrà effettuato sottoponendo il kit di memorie a una serie di applicativi di benchmarking mirati a testarne le prestazioni generali. I test saranno eseguiti in modo tale da lasciare fisso il FSB a 400 MHz ed il moltiplicatore della cpu a 9x, in modo da avere una frequenza del processore fissa di 3600Mhz. Verranno variati solo i rapporti “1:1 - 5:8 - 1:2” della memoria in modo da modificare la frequenza di funzionamento della stessa mentre il voltaggio delle memorie resterà invariato a 1.90v. In questa maniera si avrà un test esaustivo alle diverse frequenze di funzionamento di DDR3 800/1280/1600 senza che i risultati vengano influenzati dalla variazione di funzionamento della CPU.

- Un secondo gruppo di test invece verrà effettuato applicando due voltaggi diversi: 1.90 V per simulare un utilizzo quotidiano con voltaggio certificato dal produttore e 2.10 V per simulare un utilizzo spinto, per poter valutare l’eventuale miglioramento di prestazioni in seguito all’incremento del voltaggio. Verranno utilizzati il SuperPI a 1 M per testare la stabilità minima e il SuperPi a 32 M per verificare una stabilità maggiore. In questo caso si lavorerà con i rapporti della memoria e con il FSB allo scopo di trovare le massime frequenze di utilizzo per i due benchmarking al variare delle frequenze.

- Altri ulteriori test verranno eseguiti  con il software SuperPI 1.5 Mod (test 1 M) a vari voltaggi, da 1.90 v a 2.25 v (con passi intermedi di 0,5v), allo scopo di valutare il comportamento del kit al variare del voltaggio applicato, utilizzando i timing pari a 6-6-6-18 (cas-trcp-trp-tras) 7-7-7-18 e 8-8-8-24.

Le massime frequenze raggiungibili sono state individuate aumentando il FSB a intervalli di 5 MHz alla volta, ed eseguendo tutti gli applicativi di benchmarking previsti.

 

Tutti i test sono stati eseguiti con il sistema operativo di Windows XP SP2 aggiornato con le ultime patches  al momento disponibili e senza particolari ottimizzazioni.

Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sotto:

CONFIGURAZIONE DEL SISTEMA DI PROVA

Processore

INTEL Core 2 Duo E8500

Scheda Madre

Asus Maximus Extreme

Chipset

Intel X38

Ram

G.Skill F3-12800CL7D-2GBHZ

Scheda Video

EVGA 8800 Ultra

Hard Disk

Western Digital Raptor 36,7 Gb

Raffreddamento

Liquido

Alimentatore

Tagan TG1100-U95 1100-watt

Sistema Operativo

Windows XP Professional SP2

Tool di Benchmarking

Sciencemark 2.0 (memory test)

WinRar 3.71

Everest Ultimate Edition v. 4.20 (Banda passante e latenza memoria)

 SiSoft Sandra XII Versione 2008.1.13.12 

SuperPI mod 1.5 1M

CPUBench2003

PCMark05 (Solo test ram).

Tool a supporto

SetFSB 2.0.b.19a(beta)

Cpu-z ver. 1.43

Frequenze e voltaggi di prova

CPU con moltiplicatore 9x in tutte le prove.

Benchmark sintetici con le frequenze/timings/Voltaggio:

· DDR3 800 MHz (FSB 400 Mhz) Rapporto 1:1 - Fsb Strap to North Bridge 333 – Cas 4-4-4-5/5-5-5-5 – 1.90v.

· DDR3 1280 MHz (FSB 400 Mhz) Rapporto 5:8 - Fsb Strap to North Bridge 333 – Cas 5-5-5-10/6-6-6-10 – 1.90v.

· DDR3 1600 MHz (FSB 400 Mhz) Rapporto 1:2 - Fsb Strap to North Bridge 333 – Cas 6-6-6-18/7-7-7-18 – 1.90v.

Overclock alle massime frequenze raggiungibili

con SuperPI 1M e SuperPi 32M -

con vari settaggi di voltaggi da ( 1.9v a 2.25v) con passi di 0.5v e vari moltiplicatori

della Cpu.

 

Le prove sono state fatte volutamente utilizzando una motherboard senza voltmod e con raffreddamento a liquido, per cui i risultati sono replicabili da ciascun utente senza l’utilizzo di particolari accorgimenti e/o sistemi di raffreddamento estremi oppure booster esterni per aumentare il voltaggio alle memorie.

 

L’unica accortezza è stata quella di posizionare una ventola da 120X120 sulle ram, per migliorare la dissipazione, ma solo ed esclusivamente quando si sono svolti test con voltaggio superiore ai 2.10V.



Benchmark Sintetici

 I benchmark sintetici permettono di evidenziare eventuali differenze esistenti, in termini di bandwidth e di latenza, tra le varie configurazioni di memoria disponibili. A parità di tecnologia di memoria, una frequenza di clock più elevata permette di ottenere valori di bandwidth maggiori, mentre con timings più bassi si ottiene una riduzione della latenza di accesso.

 
Come già detto nella precedente pagina abbiamo lasciato inalterata la frequenza di funzionamento a 3.6Ghz della CPU e le memorie sono state fatte funzionare a DDR3 800/1280/1600 impostando timings diversi alle varie frequenze di funzionamento supportate dalle memorie e variando da bios solo i rapporti delle memorie. Il voltaggio delle memorie resterà invariato a 1.90v. In questo modo sarà possibile vedere come le performance delle memorie scalano all’aumentare delle frequenze di funzionamento.



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Grafico ScienceMark

Dal grafico, si vede chiaramente, come i migliori risultati si ottengono con l’accoppiata Frequenze elevate/Timing spinti. Le RAM impostate a 1600Mhz a Cas 6-6-6-18 ottengono i risultati migliori. Il Chipset della scheda madre si comporta in maniera lineare e questo è merito della scheda madre di Intel che nel bios permette di mantenere invariato il “FSB STRAP TO NORTH BRIDGE” a 333.

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Grafico WinRar

 Il grafico di WinRar evidenzia un comportamento lineare in tutti i test da noi condotti.

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Grafico SisoftSandra XII Versione 2008.1.13.12
 (banda passante)

Da notare la scarsa influenza del chipset nei test della banda passante. Il Sisoft Sandra evidenzia un comportamento di crescita molto lineare al crescere della frequenza delle memorie e al diminuire delle latenze impostate ai moduli (a parità di frequenza).

 

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Grafico Everest Ultimate Edition v 4.20 (banda passante)

I test effettuati con il software Everest Ultimate Edition v 4.20, che si riferiscono alla lettura/scrittura/copia della memoria, hanno evidenziano un comportamento molto simile al test Sisoft Sandra.


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Grafico Everest Ultimate Edition v 4.20 ( Latency)

E’ piuttosto evidente come i Timing delle ram insieme alla frequenza di lavoro, influiscono in maniera significativa sulle prestazioni finali.

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Grafico SuperPI 1M

Il Super PI è benchmark che calcola le cifre decimali del pi greco, indicando il tempo impiegato dal processore. Questo tipo di benchmark è molto legato alla frequenza della cpu e alla frequenza della memoria, nonché alle latenze di accesso. Il risultato migliore in assoluto si ha con la memoria operante alla frequenza effettiva DDR3 1600 MHz e con timing pari a 6-6-6-18 (cas-trcp-trp-tras).

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Grafico CPUBench2003 beta 2 RAM score

Il test CPU Bench misura la media tra la banda di picco con calcoli in virgola mobile in singola e doppia precisione e calcoli con numeri interi. Come si vede è fortemente influenzata sia dalla frequenza di funzionamento delle memorie che della frequenza del FSB. Il grafico evidenzia un comportamento lineare in tutti i test da noi condotti.

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Grafico PCMark05 (Test memoria)

Anche in questo caso, vediamo che i migliori risultati si ottengono impostando latenze basse e frequenza elevata.





 Test Overclock:

Nei nostri test condotti in laboratorio, abbiamo deciso di usare software abbastanza semplici per valutare le caratteristiche delle memorie, in maniera da essere poco condizionati dalla cpu e dal chipset della scheda madre.

 

 I test di Overclock sono stati condotti con l’ausilio del programma “SuperPi”, che calcola le cifre decimali del pi greco. Per i test di stabilità abbiamo cercato le massime frequenze raggiungibili con un SuperPi da 32Mb, con un voltaggio progressivo da “1.9v a 2.10v “con incrementi di 0.5v”. In queste condizioni sono stati condotti test a Cas 6-6-6-18 / 7-7-7-18 e 8-8-8-18.

 

Per cercare la massima frequenza raggiungibile dalle ram, abbiamo fatto di un SuperPi da 1Mb, con le stesse impostazioni del test precedente. Anche in questo caso sono state cercate le massime frequenze raggiungibili a cas 6-6-6-18 / 7-7-7-18 e 8-8-8-18.

 

In entrambi i test, come è ovvio, erano validati dal fatto che il test venisse regolarmente completato.

 

Tutti questi test servono per avere una valutazione generale del comportamento delle RAM al variare del voltaggio applicato. Si è deciso di non superare il voltaggio di 2.10v in modo da rendere un’idea su come le ram salgono con tensioni facili da gestire per la maggioranza degli utenti. Ricordiamo che le ram sono dichiarate per andare a 1600Mhz a Cas 7-7-7-18 con 1.9v.

 

Per finire, abbiamo condotto ulteriori test, decisamente più spinti: abbiamo cercato la massima frequenza raggiungibile con un “SuperPi” da 1Mb fino alla tensione di 2.25v (abbiamo posizionato una ventola da 120X120 sulle ram, per garantire una efficace dissipazione)

Vediamo adesso le frequenze raggiunte in overclock:

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Grafico Overclock e stabilità (6-6-6-18)

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Grafico Overclock e stabilità (7-7-7-18)

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Grafico Overclock e stabilità (8-8-8-18)

 

Le memorie “scalano” molto bene all'aumentare del voltaggio con tutti i timings impostati, infatti, vediamo che forniscono ottime prestazioni.

 

La massima frequenza in overclock raggiungibile è molto buona, se confrontata con quella di altri kit di memorie top di gamma attualmente sul mercato, come sono le DD3 1800Mhz. L'impressione è che la massima frequenza raggiungibile in overclock sia molto limitata dalla piattaforma hardware utilizzata dai test, soprattutto dal chipset che, quando ci si spinge a frequenze di esercizio delle memorie intorno ai 2000 MHz, rappresenta un vero collo di bottiglia.

 

Ovviamente la frequenza massima raggiungibile in overclock sarà variabile da kit a kit, e magari con una scheda madre come il “P35” si sarebbero avute prestazioni migliori.

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Grafico Frequenze e Relativi voltaggi (6-6-6-18)

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Grafico Frequenze e Relativi voltaggi (7-7-7-18)

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Grafico Frequenze e Relativi voltaggi (8-8-8-18)

Analizzando i suddetti grafici vediamo come questo chip “Micron D9GTR (BY-187E)” gradisca gli alti voltaggi, infatti si vede come all’aumentare del voltaggio aumentano le frequenze di funzionamento delle Ram.

 

Ecco i limiti raggiunti impostando da bios un voltaggio di 2.38v:

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Ricordiamo che le DDR3 non gradiscono voltaggi elevati per uso giornaliero e quindi raccomandiamo di non superare i 2.05V.

 

Conclusioni

 

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Prestazioni:                             Image

Rapporto Qualità/Prezzo:     Image

Giudizio Complessivo:           Image

In conclusione, possiamo ritenerci molto soddisfatti da questo kit appena testato. La spesa non è certo irrisoria (intorno ai 380,00 Euro), ma il prodotto è di altissima qualità, che compete ad armi pari con le più blasonate DDR3 1800Mhz! In overclock l’utilizzo dei chip Micron D9GTR ci dà la certezza di poter “spingere” in tutta tranquillità, ignorando i valori che indicati dal costruttore, sapendo già che troveremo sicuramente un punto di esercizio molto più alto! In conclusione, queste ram sono indicate per tutti gli amanti dell’ Overclocking estremo, che non cercano compromessi!

Si ringrazia Gskill per averci fornito il Kit per la recensione.

Antonio Delli Santi

 

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