Ciao Mondo 3!

HYBRID 2 00066Cari lettori, oggi avrete il piacere di leggere l'analisi delle due nuove soluzione di dissipazione termica per schede grafiche del marchio Arctic, stiamo parlando dei modelli Hybrid III 120 e 140. Il produttore svizzero, tra i più rinomati nel settore della dissipazione termica, ha rinnovato quindi l'intera linea produttiva adottando migliorie tecniche in questa terza revisione; è stata potenziata la dissipazione nel comparto VRM e migliorata notevolmente la procedura di assemblaggio, rendendo quindi i modelli molto più fruibili. Oltre a ciò, sebbene sia necessario adottare Kit VRM specifici per ogni tipologia di scheda grafica (con PCB reference s'intende), ciò implica che sia possibile quindi acquistare successivamente i nuovi kit di compatibilità, rendendo quindi il dissipatore nuovamente compatibile con le nuove soluzioni. Il prezzo richiesto per la conversione ammonta a circa 10 euro spedizioni escluse, rendendo quindi questi modelli quasi eterni, e nonostante l'elevato prezzo iniziale, molto competitivi nel lungo termine. Potrebbe in effetti essere considerato un investimento nel proprio sistema per quanto concerne la dissipazione termica, l'overclock potenziale ma soprattutto il silenzio sotto carico, con soluzioni sostanzialmente inudibili. Sono stati testati su una AMD R9 290x, diversamente dai test precedenti condotti su una R9 290, che purtroppo nel mentre è stata oggetto di RMA (rendendo quindi la comparativa precedente non replicabile). In merito al numero di test effettuati, sinceramente abbiamo perso il conto, poiché siamo complessivamente oltre i 30. E' stata effettuata anche una interessante carrellata di test di scaling di frequenze analizzando il thermal throttling della R9 290x. Scopriamoli insieme, buona lettura.

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L’azienda svizzera Arctic è molto famosa per aver immesso nel mercato alcune delle soluzioni più interessanti sotto il rapporto prezzo/prestazioni: ricordiamo ad esempio, nel campo dei dissipatori per GPU l’eccellente Accelero S1 oppure la serie Xtreme che tutt’oggi continua a mietere successi. I dissipatori testati oggi presentano delle notevoli differenze rispetto alla seconda revisione, come vedremo. E' stato potenziato il sistema di dissipazione dei VRM ed è stata semplificata notevolmente la procedura di installazione, che oggettivamente era una delle problematiche della prima e seconda versione. Vi riportiamo la lista dei dissipatori recensiti fin ad oggi, del medesimo marchio:

 

 

Vi riportiamo le caratteristiche tecniche principali del prodotto:

  • Performance ai massimi livelli, sia per il Core grafico che per i VRM (nuovo sistema di dissipazione)
  • Plate posteriore per un efficiente raffreddamento delle componenti del PCB, comprese RAM ed i VRM, più compatto rispetto al passato
  • Sistema a circuito chiuso, senza la minima necessità di manutenzione
  • Ventola termocontrollata, PWM, da parte della scheda grafica
  • 2 anni di garanzia della casa
  • Lavoro nel silenzio più assoluto

Di seguito una immagine frontale della nuova soluzione, con il nuovo sistema di dissipazione VRM e ventola annessa:

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Qui di seguito invece una immagine delle potenzialità del modello Hybrid II 120, su di una R9 290 reference, con plate posteriore e dissipatori, opzionali, frontali:

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Al fine dei test, dato che nei dissipatori VGA è necessario aggiornare le piattaforme regolarmente, è stata scelta come base dei test una AMD R9 290x reference, dotata di sensori per il controllo termico dei VRM, del PCB e del Core. Ci servirà come base di partenza per i futuri articoli in tal senso.

 

Riportiamo il link al sito ARCTIC:

http://www.arctic.ac/eu_en/

 

Sono immediatamente disponibili per l'acquisto dai rivenditori autorizzati.

Prezzo Amazon Hybrid III 120: http://amzn.to/1Vq4cHd

Prezzo Amazon Hybrid III 140: http://amzn.to/1Vq4e1U

 


Qui analizzeremo le caratteristiche tecniche dei modelli, partiamo dall'Hybrid III 120:

 

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Qualche dettaglio sull'impronta acustica, sono molto silenziosi.

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Presentano un nuovo sistema di dissipazione, sia per le RAM e sia per i VRM. Di seguito i vari dissipatori specifici per il modello. Ricordiamo che alla modica cifra di 10 euro è possibile ordinare da Arctic il kit di compatibilità specifico, una volta che si è in possesso del dissipatore

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Particolare del sistema di dissipazione posteriore

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Sono sistemi ad elevata efficienza di scambio termico

 

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Non viene richiesta colla termica, diversamente dal primo modello Arctic

 

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Compatibilità con il sistema di ritenzione AMD e NVIDIA, e parametri di gestione termica della ventola.

 

 

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Ora analizziamo i dettagli strutturali

 

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Qualche parametro dimensionale

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Compatibilità con le moderne VGA e dettagli tecnici

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Bundle in dotazione

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Listino degli accessori: kit per i VRM

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Listino degli accessori: pad termici e pasta termoconduttiva

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Modello da 140mm. Per quanto concerne i dettagli generali fate riferimento al capitolo precedente, abbiamo evitato ripetizioni.

 

intro 140 1

 

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Dettagli basilari

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Specifiche dimensionali

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Dettagli tecnici

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Bundle

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Kit di compatibilità con sezioni VRM per altri modelli

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NDR: le fotografie del confezionamento sono identiche tra i due modelli, stesso dicasi per il bundle

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Il bundle comprende:

  • Il backplate proprietario
  • Pad termici da apporre posteriormente allo stesso, ma già preinstallati
  • Una siringa di pasta termica MX4
  • Una ventola da 120mm PWM proprietaria, con connettore 4 PIN specifico per il PCB delle VGA (140mm per il modello Hybrid III 140)
  • Kit VRM scheda-specifici (nel nostro caso per R9 290/x)
  • Kit di montaggio con spacer di vari spessori
  • Il radiatore
  • Manuali di installazione e foglietti informativi

 


L’Accelero Hybrid III appartiene alla terza revisione della linea produttiva di AIO con radiatore da 120 e 140mm. La prima revisione non era di produzione ARCTIC ma sfruttava una licenza Asetek, applicata per la prima volta ad un dissipatore per schede video. L’Hybrid III, presentando la medesima tipologia di tubazioni e radiatore della seconda revisione, similmente a quest'ultima presenta una struttura identica all’Antec Kühler 620, ovvero un set di tubazioni della migliore tipologia in commercio, un radiatore dallo spessore di 25mm, una ventola da 120mm (ARCTIC), un waterblock nella parte terminale ed una pompa integrata nella stessa struttura, oltre però in questo caso ad un sistema di dissipazione del comparto VRM con ventolina dedicata e dissipatori passivi di generose dimensioni. Per l'installazione, Arctic indica fino a quattro possibili configurazioni all'interno del case, a seconda della posizione del radiatore (fronte o retro) e del flusso d'aria generato dalla ventola da 120/140 mm (in immissione o estrazione). Questo progetto quindi coniuga la doppia azione della dissipazione a liquido e quella ad aria, è in grado di raffreddare anche i chip di memoria e la circuiteria di alimentazione, VRM, presente sul PCB, grazie al particolare plate posteriore (che presenta una superficie inferiore rispetto alla seconda revisione), dissipato passivamente o attivamente, a seconda della configurazione interna del case. Il radiatore invece è dissipato dalla singola ventola da 120/140mm.

 Procediamo dunque ad una breve analisi strutturale:

Struttura

Di seguito le immagini del modello da 140mm:

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Il dissipatore, per chi non conoscesse questa categoria di modelli, ha un radiatore della larghezza ed altezza grossomodo di una singola ventola da 140mm (120 ovviamente nella versione che vedremo fra poco), questo significa che sarà compatibile con la quasi totalità dei case ATX di fascia alta; c’è da fare una precisazione però: bisogna fare attenzione alla porzione superiore poiché la presenza delle tubazioni potrebbe far si che possano collidere con qualche elemento nel case, specialmente se mini-ITX. Fate attenzione all’atto dell’analisi di compatibilità. Lo spessore del radiatore è di soli 28mm (senza ventola), rendendo l’installazione molto agevole, e potenzialmente interessante per via dell’utilizzo di configurazioni in Push/Pull, generalmente da preferire rispetto alla singola Push anche se abbiamo visto che in questo caso non ce ne sarà bisogno. Dal radiatore partono due tubi contenenti del liquido refrigerante, sostanzialmente acqua e sostanze sia anticorrosive che antibatteriche, che finiscono la loro corsa all’interno di una struttura circolare. Quest’ultima, diversamente dalle soluzioni per CPU finora introdotte, necessita solamente dell'innesto di quattro lunghe viti posteriori, per l'ancoraggio al PCB. Fotografia dello spessore senza ventola:

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La base di contatto funziona sia da waterblock che da pompa. Diversamente ad altre soluzioni della concorrenza, perlomeno nel mercato dei dissipatori per CPU, questo modello presenta notevoli punti a favore, che ne hanno reso possibile l’integrazione con le schede grafiche:

  • Base di contatto proprietaria
  • Lunghezza dei tubi molto elevata, ben 370mm
  • Tipologia dei tubi particolarmente flessibile, gommata e dall’ottima resistenza
  • Dissipazione avanzata sui VRM / RAM e chip secondari

Quest’ultimo aspetto è uno dei più interessanti perché uno dei problemi delle soluzioni di dissipazione aftermarket non è tanto la dissipazione sul core, quanto sul resto. L’aerazione è fondamentale ma l’aspetto interessante è anche che essendo nudi i VRM e le RAM anteriormente, può essere potenziata la dissipazione termica installando altri dissipatori aftermarket. Potevamo non fare una prova? Abbiamo eseguito moltissimi test termici, che non troverete in nessun altro articolo al mondo, vi verranno mostrati in un capitolo dedicato prima dei test principali.  E’ questa la ragione per cui molti modelli di VGA appartenenti alle serie TOP di gamma, ad esempio le ottime 7970/ R9 280x, possono essere limitate in overclock, in quanto con voltaggi elevati, le temperature dei VRM salgono letteralmente alle stelle, con buona pace di avanzati sistemi di dissipazione sul Core.

L’assemblaggio dell’Hybrid III-120 e 140 è di alto livello, la struttura del plate posteriore è incredibilmente solida, con uno spessore notevolissimo (12mm), il tutto senza più la presenza dei fastidiosi fermi orizzontali del modello Xtreme 4, già analizzato sul nostro portale (troverete i link nella prima pagina). Il plate posteriore, inutile a dirsi, rafforza il PCB della VGA quindi non ci saranno problemi derivanti dal peso del sistema di dissipazione. Il ridotto spessore del radiatore permette comunque una buona efficienza anche con ventole a RPM medi. In fase di test abbiamo infatti rilevato temperature contenute anche a bassi regimi di rotazione, a patto di non scendere sotto il 50% perché sotto questa soglia non si riesce a dissipare il radiatore su una R9 290, e sulle componenti secondarie (test effettuati sulla seconda revisione, su di una R9 290 reference).

Le tubazioni sono realizzate con cura e sono di ottima fattura, non presentano le fastidiose ondulazioni presenti in altri modelli della concorrenza, che ne pregiudicano la flessibilità. Le giunzioni con il radiatore e con il combo pompa-waterblock, sono eccellenti, identiche al modello precedente (Hybrid II). Diversamente dai modelli usciti fin d’ora in commercio, ARCTIC ha seguito i consigli di numerose testate giornalistiche, tra cui anche la nostra, non preapplicando la pasta termica, che sebbene fosse stata comunque MX-4, tendeva ad avere una consistenza troppo marcata, ma soprattutto uno spessore inappropriato, sconsigliabile. Qualora doveste pulire queste superfici vi consigliamo caldamente l’acquisto dei composti ARCTIC Cleaner 1 e 2, che sono davvero utilissimi all’atto della pulizia delle superfici e dell’applicazione delle paste termiche.

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La base non presenta una finitura a specchio ma non è un problema funzionale, bensì solamente estetico. La base dell’Accelero Hybrid 7970 presentava un rialzo di pochi mm, che permetteva la piena compatibilità con la serie 7000 di AMD; a tal proposito infatti vi facciamo notare che esiste una versione dell’accelero Xtreme IV specifica per questo modello di VGA. L’Hybrid III-120 e 140 è compatibile con quasi tutti i modelli di VGA esitenti ma a tal proposito invitiamo gli utenti interessati a visionare i kit di compatibilità specifici per i VRM, ovvero la sezione incriminata che pregiudica la compatibilità universale di questo tipo di soluzioni. L’obiettivo di questo dissipatore è quello di fornire un prodotto prestazionalmente eccezionale, ma ottenendo anche un profilo di funzionamento che faccia della silenziosità uno dei propri punti di forza. Si tratta, in pratica, del sogno di qualsiasi utente: massime prestazioni e rumore contenuto.

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Diamo ora uno sguardo al modello da 120mm:

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Vale quanto affermato per il modello da 140mm. In merito al plate posteriore, di seguito delle immagini dello stesso, e della metodologia di installazione. A seguire troveremo i dettagli del montaggio.


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In merito alle ventole in dotazione, è necessario solamente sapere che sono di ottima qualità, poiché lo scopo principale di ARCTIC è ideare dissipatori molto potenti ed associarli a ventole dalla rumorosità complessiva molto contenuta, quindi ovviamente anche in questo caso si è mantenuta questa filosofia di progettazione. La rumorosità complessiva è modesta e ricordiamo comunque che è PWM e quindi termocontrollata, liberamente impostabile dall’utente tramite appositi programmi proprietari o di terze parti.

 


 

La procedura di assemblaggio è migliore rispetto alle versioni precedenti, ad esempio basti pensare che per il solo montaggo del backplate, con pad termici preassemblati, ed il combo waterblock e pompa, si devono solamente fissare quattro viti dalla parte posteriore. Complessivamente però è necessario che chi monti il dissipatore abbia esperienza nella gestione di componenti elettroniche, specialmente nella manipolazione di PCB, per evitare danni alla scheda video stessa.

DISCLAIMER: ATTENZIONE, SE SONO PRESENTI STICKER INVALIDANTI LA GARANZIA DELLA CASA MADRE, ROMPENDOLI LA SI PERDERA’. GENERALMENTE NON SI PERDE RIMUOVENDO UN DISSIPATORE, MA DEVE ESSERE FATTO DA MANI ESPERTE, E SI DEVE ESSERE CONSAPEVOLI SIA DEI RISCHI CHE DELLE CONSEGUENZE. NON CI ASSUMIAMO ALCUNA RESPONSABILITA’ PER EVENTUALI DANNI ARRECATI ALLA SCHEDA VIDEO O AL DISSIPATORE STESSO

 

AMD specifica indirettamente la necessità di dissipare quattro componenti sul PCB di questi modelli:

1) Il core

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2) Le fasi di alimentazione

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3) Le RAM

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4) I tre chip presenti sulla sinistra, in alto (la cui dissipazione non è fornita dal dissipatore Arctic Hybrid, che a quanto pare non richiede altro stando ai test effettuati dal produttore)

NDR: invitiamo comunque a montare dei dissipatori in questa sede, come abbiamo sempre fatto d'altronde, seguendo la specifica AMD.

RJ MORPHEUS 00007

 

Cominciamo analizzando, e smontando, il sistema di dissipazione reference AMD:

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Da notare i tre chip menzionati nel punto 4, mostrato precedentemente. A destra il pad termico sul dissipatore reference AMD

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NDR: consiglio caldamente di mettere da parte tutte le viti !!

 

2) Pulire il chip della VGA, consigliamo i prodotti Arctic ArctiClean 1 e 2

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3) Applicare la pasta termica sulla base del waterblock, utilizzando il metodo della spatola o del chicco di riso. Un velo sottile, circa mezzo millimetro (lateralmente trovate l'eccesso della pasta stock AMD, lasciata in funzione di potenziali RMA)

NOTA: Qualche fotografia dell’impronta termica, reference AMD

RJ MORPHEUS 00084RJ MORPHEUS 00085

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4) Installare il wateblock ed il plate posteriore:

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5) Ricontrollare l'impronta della pasta termoconduttiva Arctic MX4:

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6) Scegliere il posizionamento del Radiatore ed assemblare la ventola; Arctic consiglia di posizionarlo più in alto rispetto al waterblock, con i tubi verso il basso.

7) Installare il sistema di blocco della VGA proprietario e fissarlo con le viti in dotazione. Si consiglia un cacciavite con la testa molto sottile, in basso (fotografia tratta dal modello Hybrid 2, la tipologia è la medesima):

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8) Il kit per i VRM che troverete in bundle consiste semplicemente in un singolo blocco di alluminio che va bloccato con due viti, direttamente sopra i VRM della scehda video presa utilizzata. La procedura di montaggio varia in base al modello, ma nel caso delle R9 290/x basta semplicemente apporre il Kit e fissare le due viti posteriormente. 

Una delle potenzialità di questo modello è il poter utilizzare due VGA in Crossfire con PCB adiacenti, poiché come potete osservare non ci sono problemi di tolleranza anteriore. Viene mantenuto il formato dual-slot.

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Nella secondare revisione invece era possibile installare anche altri modelli della concorrenza, ed infatti nella seguente fotografia venne utilizzato il kit fornito da Raijintek per i VRM e dissipatori anteriori, non disponibile però in commercio.

 

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Invitiamo ARCTIC a fornire in dotazione questo materiale:

2/4 PAD termici posteriori addizionali ed uno per i VRM, in modo da dissipare anche il core posteriormente, o altri chip di RAM lasciati scoperti (oppure come sostituzione qualora so divessero lesionare)

dissipatori passivi simili alle soluzioni precedenti, per il montaggio anteriore come fatto nell'ultima fotografia, per potenziare la dissipazione anteriore


Analisi del fornometro utilizzato

In questo capitolo analizzeremo brevemente la procedura di test e l’hardware utilizzato per le passate, presenti e future misurazioni fonometriche. Al fine di darvi un prodotto finale professionale, nei limiti imposti dall’assenza di una camera anecoica, è stato scelto il modello Lutron SL-4013, avente le seguenti caratteristiche tecniche:

  • Sonda separata, facile da usare
  • Pesatura A & C, a norme IEC 651 tipo 2
  • Microfono standard da 0.5"
  • Tempo di pesatura dinamico (Fast & Slow)
  • Uscita AC per espansione del sistema
  • Interfaccia seriale RS-232
  • Selezione portata automatica o manuale
  • Disponibile per regolazione calibrazione esterna
  • Microfono a condensatore per un'alta precisione e stabilità termica
  • Funzione memoria per registrare il valore minimo e massimo
  • Ritenuta e massima ritenuta dati
  • Ampio display LCD per una basso consumo e facile lettura anche in ambiente luminoso
  • Componenti a lunga durata ed involucro in plastica ABS leggero e robusto, manovrabile con una sola mano
  • Fornito con sonda, custodia per sonda e manuale
LUTRON new 
 
 

Lo strumento si è rivelato davvero molto buono per queste misurazioni, ed ha offerto valori comparabili e interessanti, il tutto nella completa riproducibilità dei test e nel rispetto delle procedure standard di misurazione, che nel nostro caso risultano essere le seguenti:

  • utilizzo di un cavalletto per il montaggio diretto dell’unità
  • posizionamento della sonda a 30cm dal campione di test
  • test eseguito in un ambiente a dBA fisso di circa 33.2
  • settaggio dell’unità in “Slow mode” e pesatura “A”, con un range da 30 ad 80 dBA
  • Lo strumento è quindi in classe 2 ed è dotato di un’uscita RS-232 che ci permetterà, si spera, in futuro, di analizzare anche le frequenze. La rumorosità viene registrata in relazione agli RPM, derivanti da un Fan controller dedicato della marca Lamptron, il modello FC5-V2

 DATI RUMOROSITÀ AMBIENTALE

 


testsys

 

Per valutare le temperature sotto stress verrà utilizzato Furmark 1.8 in modalità Extreme Burning, alle frequenze 947MHz/1250MHz (Core/Ram); abbiamo anche eseguito dei test in overclock, fino a 1070/1250.

LEGENDA, da sinistra a destra:

tipo e numero scheda grafica - tipo di dissipatore - voltaggio rotazione della ventola – eventuali integrazioni - % rotazione delle ventole addizionali – frequenza core / frequenza RAM/ Voltaggio – Powertune AMD espresso in %

 

Di seguito i test odierni utilizzando una R9 290x, sia per l'analisi termica e sia per lo scaling delle frequenze (throttling):

  • R9290x12 Arctic Hydro III 120 Arctic@12V/NFF12@12V 1070/1250/1,15V PT+20%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 120 Arctic@12V/NFF12@12V 1000/1250/1,15V PT+15%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 120 ArcticAUTO/NFF12@12V 1000/1250/1,15V PT+0%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 120 ArcticAUTO/NFF12@12V 1000/1250/1,15V PT+15%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 120 Arctic@12V/NFF12@12V 1000/1250/1,15V PT+15%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 120 Arctic@12V/NFF12@12V 1070/1250/1,15V PT+20%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 140 Arctic@12V/NFF12@12V 1000/1250/1,15V PT+0%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 140 Arctic@12V/NFF12@12V 1000/1250/1,15V PT+15%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 140 Arctic@12V/NFF12@12V 1070/1250/1,15V PT+20%
  • R9290x12 Arctic Hydro III 140 ArcticAUTO/NFF12@12V 1000/1250/1,15V PT+0%
  • R9290x12 AMD Reference Heatsink fan@12V(100%) 1000/1250/1,15V PT+0%
  • R9290x12 AMD Reference Heatsink fan@12V(100%) 1000/1250/1,15V PT+15%
  • R9290x12 AMD Reference Heatsink fan@AUTO(49%) 1000/1250/1,15V PT+0%

Arctic HYBRIDIII00061

Di seguito l’enorme lista dei test effettuati nel precedente articolo, su base R9 290:

  • R9 290 con dissipatore Hybrid 2 – 120, MX4, VRM/RAM/Chip secondari nudi. Configurazione fornita da ARCTIC
  • Arctic Hybrid II-120 @100% 947/1250/1,15V PT+0%
  • Arctic Hybrid II-120 @100% +2NFF12back @50% 947/1250/1,15V PT+0%
  • Arctic Hybrid II-120 @100% +2NFF12back @100% 947/1250/1,15V PT+0%
  • Arctic Hybrid II-120 @ 100%  +2NFF12back @100% 1060/1250/1,15V PT+15%
  • R9 290 con dissipatore Hybrid 2 – 120, MX4, dissipatori passivi raijintek in configurazione passiva (VRMpass) e attiva, con due ventole Noctua NF-F12 posteriori (VRMatt2NFF12back). Anteriormente invece abbiamo eseguito test con ventilazione attiva (U3K3, 2 Scythe Ultra Kaze 3000RPM) e passiva (nofans)
  • Arctic Hybrid II-120 @100%+VRMatt2NFF12back @100% 947/1250/1,15V PT+0%
  • Arctic Hybrid II-120 @100%+VRMatt2NFF12back @50% 947/1250/1,15V PT+0% nofans
  • Arctic Hybrid II-120 @100% +VRMatt2NFF12back @100% 1060/1250/1,15V PT+15%
  • Arctic Hybrid II-120 @100% +VRMpass 94/1250/1,15V PT+0% - HALE90  nofans
  • Arctic Hybrid II-120 @100% +VRMpass 947/1250/1,15V PT+0% UK3K
  • Arctic Hybrid II-120 @50% +VRMpass 947/1250/1,15V PT+0% nofans
  • Arctic Hybrid II-120 @50% +VRMpass 947/1250/1,15V PT+0% UK3K
  • Arctic Hybrid II-120 @100% +VRMpass 1060/1250/1,15V PT+15% nofans
  • Arctic Hybrid II-120 @100% +VRMpass 1060/1250/1,15V PT+15% UK3K

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HYBRID 2 00038

  • R9 290 con dissipatore Raijintek Morpheus e pasta termica MX4, dissipatori passivi raijintek. Da notare che sono stati eseguiti anche due test con la piastra posteriore passiva del dissipatore Hybrid 2 -120 (PIASTRA HYBRID 2-120), in configurazione passiva (pass) e attiva con ventole al 100% (att2NFF12 @100%)
  • RJ Morpheus 2xNF-F12 @1540 1060/1250/1,15V PT+15% con PIASTRA HYBRID 2-120 pass
  • RJ Morpheus 2xNF-F12 @1540 1060/1250/1,15V PT+15% con PIASTRA HYBRID 2-120att2NFF12 @100%>
  • RJ Morpheus 2xNF-F12 @1540 947/1250/1,15V PT+0%
  • RJ Morpheus 2xNF-F12 @1540 1060/1250/1,15V PT+15%
  • RJ Morpheus 2xNF-F12 @800 RPM 945/1250/1,15V PT+0%
  • R9 290 reference con pasta termica sostituita (ARCTIC MX4)
  • Reference MX4 947/1250/1,15V@ 80% PT+0%
  • Reference MX4 1000/1250/1,15V@ 80% PT+10%
  • Reference MX4 1060/1250/1,15V@ 80% PT+15%
  • R9 290 reference con pasta termica AMD (Phase Change stock)
  • Reference 947/1250/1,15V @ AUTO (20/51%) PT+0%
  • Reference 947/1250/1,15V @80% PT+0%
  • Reference 1000/1250/1,15V @80%  PT+10%
  • Reference 1060/1250/1,15V @ 80% PT+15%

http://www.youtube.com/watch?v=hWu2q0hEPyA

Ci teniamo a precisare che i VRM delle 7970/R9 280x/R9 290/x tendono a scaldare moltissimo e già con frequenze stock, se non si dissipano correttamente i VRM, questi ultimi tendono a salire oltre i 100 gradi Centigradi. Non consigliamo di andare oltre le frequenze di 1050MHz, per un utilizzo giornaliero. Ad ogni modo c’è da considerare anche il fatto che si è utilizzato uno dei software più impegnativi di tutti quindi a maggior ragione, il nostro test è estremo. Se volete overcloccare controllate le temperature sui VRM e poi sul Core. I dissipatori quindi verranno testati in full load (100% di carico massimo ottenibile, stress test termico difficilmente replicabile utilizzando giochi) associando le misurazioni in dBA. La Tamb da cui verrà estrapolato il delta è pari a 24 gradi gradi centigradi (più o meno un decimo di grado di scarto). Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software GPU-Z, riportando le temperature del sensore ShaderCore, VRM1 e VRM2. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25-30 minuti di stress con il noto software Furmark (massimo stress e consumo). Le misurazioni in idle dato il funzionamento del power tuning AMD si sono rese irrilevanti.

 


Di seguito riportiamo l'analisi termica effettuata sui modelli Hybrid III 120 e 140, confrontandoli con il dissipatore stock AMD. Nel prossimo capitolo troverete anche le misurazioni del precedente, ed interessantissimo, articolo basato però su di una R9 290, ma confrontando anche i modelli hybrid II 120, Accelero Xtreme IV, Twin Turbo III, ed il modello Raijintel Morpheus. Essendo il chip il medesimo, e considerando la tipologia analoga di dissipatore, è regionevole aspettarsi una comparazione termica simile, perlomeno per la variante da 120mm, escludendo però le misurazioni VRM dato che la metodologia di dissipazione è stata modificata, e potenziata.

 

Ricordiamo alcuni punti chiave: la frequenza della GPU in IDLE è pari a 300MHz mentre sotto carico ammonta a 947MHz. Questa frequenza, su questa serie di schede grafiche, può essere raggiunta e mantenuta solo se la temperatura in esercizio non supera i 93 gradi e solo se il powertune è proporzionato alla validità del sample in esame. Ad esempio, giusto per informazione, sappiate che ogni VGA presenta un comportamento di overclock differente, e quindi anche a default possono esserci differenze per quanto riguarda il rapporto Voltaggio/Frequenza minima rilevata sotto carico. Questo significa che ad esempio impostare un powertune al +15% permette al Chip di lavorare fisso alla frequenza di 947MHz nel caso della R9 290. Troverete questi dettagli nel secondo grafico. Da notare che per PT viene inteso il Power Tune AMD, ed è espresso in termini percentuali. La Tamb (Temperatura ambiente) è stata fissata a 24 gradi centigradi ed il software utilizzato è l'ultima versione di Furmark, uno strumento tra i più micidiali per le schede grafiche, che in passato è stato capace di mandare in RMA numerosi modelli di schede video per via dello stress termico, e di carico, sulle componenti secondarie. Le impostazioni sono standard, xtremeburning mode e risoluzione 1080p. Test eseguiti su WIN7 64bit con i driver AMD 13.2 WHQL.

La rumorosità di fondo è pari a 33.3 dBA per l’intera sessione di test e la distanza di misurazione tra il microfono ed il motore della ventola è pari a 50cm

throttling 2

Per via di un errore di un sensore termico, e l'impossibilità di fornire misurazioni con il medesimo grado di precisione di campionamento, i dati dei VRM del dissipatore stock non sono stati integrati. Non è un problema poiché oltre ad esser stati forniti nel prossimo capitolo, con la ventola ad elevati regimi di rotazione con il dissipatore stock AMD la situazione era ottimale, paragonabile quindi alle versioni Arctic a bassi RPM. Di seguito una interessante analisi del thermal Throttling delle R9 290x.

throttling

 


Di seguito i risultati ripartiti per il tipo di dissipatore 

Tgenerale

Qui invece i risultati in ordine di temperatura

Tparam

Purtroppo per ragioni tecniche non è stato possibile misurare i dBA con la ventola al 100% della soluzione reference, ma sappiate che assomiglia vagamente ad una turbina di un aereo. In ogni caso la rumorosità è inferiore al valore 44.8 e quindi in linea con le altre, silenziose, versioni ARCTIC. Riportiamo le precedenti considerazioni:

"I risultati dell’Arctic Accelero Twin Turbo III sono decisamente validi considerando il rapporto rumorosità e temperature, ma soprattuto il prezzo di acquisto. Data la tipologia di dissipatore, in overclock su una R9 290 si comincia ad andare oltre le sue potenzialità e quindi è consigliabile cominciare a potenziare la ventilazione anteriore e posteriore, con l'aggiunta di dissipatori passivi anteriori sul PCB della scheda video. Data la presenza di un modello molto impegnativo a livello termico, la R9 290, consigliamo di tenere il dissipatore minimo all' 80% del regime di rotazione, poiché la temperatura riportata dai sensori VRM 1 e 2 tende a salire eccessivamente con RPM inferiori. La presenza del backplate posteriore aiuta, soprattutto se posto all' interno di un case con flussi d'aria convogliati, soluzione ben diversa dal nostro banchetto di test, che risulta essere un test estremo. In un case ben ventilato, le temperature dei VRM saranno inferiori, attestandosi ad un valore compreso fra il test con due ventole Noctua NF-F12 ed il valore riportato senza ventole. Il plate posteriore inoltre permette l'eliminazione del problema dei dissipatori passivi che tendono a staccarsi, con tutte le ovvie conseguenze del caso. I 115 gradi sui VRM, nonostante possano sembrare molto elevati, in realtà rientrano da specifica poiché queste componenti possono lavorare a temperature pari a 120/125 gradi centigradi. Certamente, sarebbe opportuno non andare oltre i 100, ma è d'obbligo considerare una serie di fattori:

  • il dissipatore è stato testato sotto furmark
  • furmark è stato utilizzato per un lasso di tempo prolungato
  • la dissipazione era totalmente passiva, in un banchetto senza ventole, quindi i VRM sono risultati essere elevati per questo. In un case, con ventilazione forzata, la situazione è certamente migliore. Sarebbe opportuno prendere come punto di riferimento termico il risultato con le due NFF12 al 50%, pari a 61.9 gradi e 89 gradi per il sensore VRM1

Anche in questo caso, similmente alla recensione dell'Arctic Accelero Xtreme IV e dell' Arctic Hybrid 2-120, il modello Raijintek è certamente un fiero competitor, però adotta un design classico, che per quanto valido presuppone l'utilizzo dei consueti dissipatori passivi; chi li conosce, sa bene che bisogna lavorare con dovizia di particolari, e stare molto attenti alla loro stabilità. La soluzione di ARCTIC è semplicemente eccelsa sotto questo punto di vista, per quanto scomoda, ingombrante e complessa. Da notare che con una configurazione attiva posteriore, le temperature del core aumentano invece che diminuire. Ciò probabilmente dipende da due fattori: l'aria calda in immissione proveniente dal dissipatore della CPU ed i flussi d'aria in contrapposizione anteriore e posteriore, entrambi caldi. Da notare nei test termici la temperatura identica dei VRM dell'accelero xtreme IV e del twin turbo III: il sistema di dissipazione dei VRM è il medesimo e quindi il core non incide direttamente su quelle temperature.

Ecco un test relativo alle frequenze sui nostri sample. Da sinistra a destra: modello / numero modello / marca / frequenza core / frequenza ram/ voltaggio (senza Vdrop) / Power Tune / percentuale di rotazione della ventola

aa

Come alimentatore è stato utilizzato un Nilox SRM-850W 80Plus Bronze. Da notare, nel caso della R9 290 numero 2, che non è la temperatura ad essere la discriminante nell'ammontare finale delle frequenze, ma il power tune stesso di AMD. 

NOTA A MARGINE: accelero twin turbo II = 160W di TDP , accelero twin turbo III = 250W. Ci si domanda: dato che il dissipatore sembra essere il medesimo, quali sono le ragioni di questa discrepanza? Marketing? Non è da escludere una ipotesi simile, purtroppo non ne abbiamo ricevuto uno in passato quindi non è stato possibile compararlo al precedente, però rimane questo importante dato di fatto. Sarebbe opportuno inserire informazioni reali nel datasheet dei prodotti, purtroppo però notiamo che è prassi comune alterare, nel caso ad esempio delle ventole, i valori di CFM, pressione statica e soprattutto dBA. Vero è che non esistono standard di misurazione, ma le ditte sono fin troppo generiche (intenzionalmente) nel riportare le modalità di test. L'unica via per avere un riscontro diretto, è leggere recensioni come queste, signori cari. C'è poco da fare.

Potenziali modifiche

Non consigliamo la sostituzione delle ventole con modding DIY (Do it yourself), consigliamo invece di tenerlo all'80% di rotazione e dimenticarsi la VGA in questo modo, disinstallando poi i controlli di temperatura poiché non sarà più necessario. Consigliamo inoltre di installare dissipatori passivi classici frontalmente, per migliorare ulteriormente le temperature sui VRM e sulle RAM, mantenendo sempre la sicurezza operativa poich€ qualora si staccassero, saremmo comunque protetti dalla piastra posteriore.

Rumorosità

I dissipatori sono perfettamente gestibili con MSI Afterburner quindi la regolazione è ottima (eccetto il modello Raijintek che richiede una regolazione separata). I valori in dBA sono evidenti nei grafici precedenti quindi ogni commento è superfluo."

 


 

HYBRID III 120

 

NDR: sullo sfondo 4 R9 nano, che però ci sono servite semplicemente come sostituto della colorazione bianca. Diciamo che la tentazione era forte, ma il sistema di dissipazione AMD ha reso fin troppa giustizia al modello. Nella parte centrale, sua eccellenza R9 290x.

Arctic HYBRIDIII00062

 

Oro HD newdesignperformance

Prestazioni

4,5 stelle

Decisamente ottime data la silenziosità complessiva

Prezzo

3,5 stelle   copia

Elevato, 90 euro IVA compresa

Design

4,5 stelle

Quasi perfetto, consigliamo tubazioni leggermente più lunghe

Bundle

3,5 stelle   copia

Avremmo gradito la presenza di almeno 8 viti per le ventole. Pasta termica in tubetto

Ventola

4,5 stelle

Ottimo modello!! Ottimo il controllo PWM, buona lunghezza cavi

Montaggio

5 stelle

Eccellente, non migliorabile !

Complessivo

4,5 stelle

Il modello Hybrid III 120 non è certamente economico, ma rappresenta il top per categoria con un radiatore AIO da 120mm. I pregi di queste unità sono notevolissimi, ed i test lo dimostrano chiaramente. La silenziosità elevata unita al montaggio ottimizzato ed a performance di tutto rispetto, dati i 300W di TDP (NDR: ricordiamo infatti che una R9 290/x è stata progettata per lavorare in stabilità fino a 94 gradi centigradi, temperatura alla quale va in thermal throttling abbassando la frequenza operativa! ), rendono questa unità un piccolo e formidabile colosso nel settore della dissipazione per VGA, data anche l'eccellente dissipazione dei VRM. Con VGA aventi TDP ben inferiori, il risultato complessivo non potrà che essere ancor migliore. E' disponibile su amazon alla cifra di 90 euro IVA compresa, al seguente link: http://amzn.to/1Vq4cHd

Punti di forza:

  • Prestazioni molto elevate
  • Silenziosissimo
  • Una ventola di buona qualità in dotazione
  • Push/Pull nativo potenziale, sebbene si debbano adattare altre tipologie di viti, non fornite in bundle
  • Pompa di elevata qualità e basso consumo
  • Dissipazione sui VRM notevole
  • Montaggio eccellente

Aspetti da migliorare:

  • costo certamente elevato
  • compatibilità limitata al modello scelto, con la necessità di dover acquistare diversi modelli di dissipatori per VRM
  • Aggiungere almeno altre 4 viti per una seconda ventola

 

HYBRID III 140

Oro HD newdesignoverclockperformance

Prestazioni

5 stelle

Decisamente ottime data la silenziosità complessiva

Prezzo

3,5 stelle   copia

Elevato, 107 euro IVA compresa

Design

4,5 stelle

Quasi perfetto, consigliamo tubazioni leggermente più lunghe

Bundle

3,5 stelle   copia

Avremmo gradito la presenza di almeno 8 viti per le ventole. Pasta termica in tubetto

Ventola

4,5 stelle

Ottimo modello!! Ottimo il controllo PWM, buona lunghezza cavi

Montaggio

5 stelle

Eccellente, non migliorabile !

Complessivo

4,5 stelle

Il modello Hybrid III 140 invece rappresenta il top per categoria con un radiatore AIO da 140mm. Similmente al modello da 120mm, i pregi e difetti sono i medesimi, però va considerato il fatto che siamo in una posizione ancorp iù elevata per quanto concerne la dissipazione termica potenziale. I test parlano chiaro, ragione per cui sarà un acquisto semplicemente eccelso per chi vuole spremere al massimo la propria VGA top di gamma, 290x o GTX 1080 (Ti prossimamente) che sia. E' disponibile su amazon alla cifra di 107 euro IVA compresa, al seguente link: http://amzn.to/1Vq4e1U

Punti di forza:

  • Prestazioni ancor più elevate
  • Silenziosissimo
  • Una ventola di buona qualità in dotazione
  • Push/Pull nativo potenziale, sebbene si debbano adattare altre tipologie di viti, non fornite in bundle
  • Pompa di elevata qualità e basso consumo
  • Dissipazione sui VRM notevole
  • Montaggio eccellente

Aspetti da migliorare:

  • costo certamente elevato, leggermente più del 120mm
  • compatibilità limitata al modello scelto, con la necessità di dover acquistare diversi modelli di dissipatori per VRM
  • Aggiungere almeno altre 4 viti per una seconda ventola

 

Si ringrazia Arctic per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

 

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