Ciao Mondo 3!

008aArricchiamo il comparto hardware recensito presentando la seconda scheda di questa comparativa di schede madri con chipset Z170 per sfruttare al meglio la nuova architettura Skylake che porta in dote il nuovo processo produttivo a 14nm. Si tratta di una scheda perfettamente bilanciata per il gaming e l’overclock, e certamente non occorre girarci tanto troppo intorno trattandosi di una scheda di fascia ROG. Vi chiederete come mai? Perché la nuova serie ROG si presenta con un biglietto da visita di tutto rispetto, confermato dagli ultimi tre nuovi record mondiali tra cui un global position pole in ambito overclock estremo.

 

 

In questa recensione cercheremo di capire se la nuova architettura è realmente più performante rispetto alla precedente e in quanti e quali ambiti. In secondo luogo, come da nostra abitudine la metteremo in comparazione con la concorrente ASRock presentata 15gg fa per capire se vale i soldi in più spesi per portarsela a casa e soprattutto se le nuove DDR4 portano un effettivo guadagno nell’uso quotidiano.

 

ASUS ROG logo

 

Con il marchio ROG, ASUS propone da sempre prodotti con un preciso obiettivo: qualità e performance senza compromessi. Il maggior prezzo garantisce e restituisce all’acquirente completezza di feature sia a livello di componentistica hardware, sia di software, ossia completezza di bios, e utility di monitoraggio e controllo, offrendo un’effettiva marcia in più per spingere senza limiti i propri componenti quali processore, RAM e schede video. E se in passato la categoria di utenti era di nicchia, la qualità dei componenti nonché l’ingegnerizzazione e l’attento posizionamento degli stessi hanno trovato apprezzamento anche per gli utenti di classe media riuscendo con l’overclock ad ottenere un boost di prestazioni senza sborsare un euro. Anche per questa nuova architettura Asus ha introdotto per la famiglia ROG diversi modelli che si distinguono ed eccellono nei loro settori di utilizzo: Maximus VIII Extreme, Maximus VIII Hero, Maximus VIII Hero Alpha, Maximus VIII Gene e Maximus VIII Impact. Ma diamo uno sguardo alla nuova architettura Intel di 6° Generazione.

 


Intel Z170 e Architettura Skylake

 

Chipset Roadmap

 

Il processo di transizione attuato da Intel partito nel 2013 con il Z87, transitato per il Z97 per terminare ad oggi con il Z170, porta in ambito consumer il pieno supporto all’architettura Skylake e per la prima volta le DDR4 per il settore mainstream.

 

Intel 100 Series comparison

 

Ovviamente il chipset di punta Z170 non possiamo definirlo rivoluzionario: qualche funzionalità aggiuntiva, qualche linea in più sul PCI-Express, Super Speed USB, più porte USB (fino a 14) e una presenza sempre maggiore di veloci porte SATA Express in ambito storage. Chiaramente è nato per offrire il pieno supporto ai processori con architettura Skylake a 14nm su socket LGA 1151 (ricordiamo non compatibile con il socket precedente) e memorie DDR4.

 

Comparazione chipset

 

Se guardiamo la tabella di comparazione delle ultime due architetture, notiamo che i cambiamenti più importanti riguardano il supporto alle memorie DDR4 e l’adozione di un bus DMI di nuova generazione che permette di gestire un maggior numero di periferiche di storage ad alta velocità.

 

skylake schema

 

Volgendo lo sguardo sulle precedenti architetture, vediamo che il solo GAP prestazionale si è assottigliato risultando Skylake del 30 per cento superiore ad Ivy Bridge, del 20 per cento confrontato ad Haswell, e solo del 10 per cento superiore rispetto all’architettura Broadwell di un anno fa. Ma se guardiamo oltre, vediamo che Intel ha incanalato i suoi sforzi anche in ambito energetico sul lato dell’efficienza e durata della batteria. Il design è stato completamente ridisegnato com’era previsto per la fase TOC, tornando sui suoi passi e spostando all’esterno la gestione del FIVR (Fully Integrated Voltage Regulator) in modo da migliorare sul piano delle temperature di esercizio generate dal processore anche se a discapito (di poco) dell’efficienza energetica. Ma allora cosa ci riserva il futuro e soprattutto quanto Intel riuscirà a spingersi nella miniaturizzazione? Diciamo che ad oggi la validità della legge di Moore è stata confermata anche da Brian Krzanich durante il Developer Forum tenutosi l’anno scorso. Ha però chiarito che anziché 18 mesi, il periodo temporale tra un processo produttivo ed il prossimo si sta spostando verso i 30 mesi. Con questo quindi sappiamo che Intel l’anno prossimo prevede d’introdurre un nuovo processore sempre a 14nm ma con un’architettura migliorata, nome in codice Kabylake e solo per la seconda metà del 2017 si prevede che Intel presenterà Skymont con architettura a 10nm.

 


Caratteristiche principali  e Specifiche Tecniche

 

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L’immagine disponibile anche sul sito del costruttore ci dà una chiara idea della complessità tecnico-costruttiva e della completezza che accompagna la serie ROG di schede madri.

 

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Un audio migliore vuol dire una migliore esperienza nel gioco, più immersiva. L’incredibile esperienza audio ROG è il risultato di una perfetta R&D, e SupremeFX è il risultato di un audio integrato, cristallino che solo sentendolo ne confermerete la qualità.

 

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Il segnale audio è reso puro attraverso vari accorgimenti sia hardware che software che bloccano le fastidiose interferenze elettromagnetiche.

 

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Il comparto software completa l’esperienza e offre anche al giocatore esigente una semplice interfaccia con cui beneficiare di tutte le potenzialità disponibili dal comparto hardware.

 

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Migliori prestazioni, efficienza, potenza digitale, controllo delle ventole, della rete e del sonoro in semplicissimi click calibrati su misura per voi. In questo modo fate la differenza durante le sessioni di gioco dove rapidità e potenza danno una marcia in più per vincere.

 

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La tecnologia Asus Clock Pro agisce a livello di Bus aumentando il Bclk fino a 400 MHz ed oltre per offrire maggiore stabilità specie sotto overclock estremo.

 

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Superare i 3733 MHz con le DDR4 pone problemi di stabilità del segnale specie se si opera con tutti e 4 gli slot occupati. Asus ha risolto il problema con la seconda generazione della tecnologia identificata con il termine T-Topology. Essa tiene allineato nel tempo il segnale durante il trasferimento migliorando la stabilità della piattaforma e la compatibilità con molteplici brand di memorie.

 

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Lo sosteniamo da quanto è stata introdotta la prima interfaccia UEFI che Asus ha saputo cogliere i vantaggi messi a disposizione dal nuovo standard realizzando una perfetta interfaccia per il Bios. Il vantaggio è mettere a proprio agio i neofiti tramite la modalità EZ

 

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Sicuramente gli utenti più esigenti si trovano a loro agio con la modalità avanzata per intervenire entrambi su un ambiente completo e razionale per spremere fino all’ultimo MegaHertz la propria CPU, RAM o scheda video.

 

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Le paure che si possa spegnere il sistema durante la delicata fase di aggiornamento del bios fanno parte del passato. Adesso è possibile aggiornarlo anche a sistema spento, basta collegare la Pen Drive nell’apposita porta USB e premere il tasto funzione.

 

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Si sa, la potenza è nulla senza controllo, e mai come in questo caso la frase che abbiamo sicuramente sentito ha più senso. I voltaggi vengono controllati a livello digitale dal controller DIGI+ coadiuvato da componenti di prim’ordine come MOSFET NexFET della Texas Instrument, induttanze in lega MicroFine e Condensatori da 10k black metallic.

 

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L’esclusiva tecnologia RAMCACHE sfrutta dispositivi più veloci come SSD oppure porzioni della RAM per creare uno spazio di archiviazione e inserirci i file critici da rendere disponibili all’occorrenza per tempi di caricamento di gioco più rapidi.

 

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Più produttività, minor utilizzo della CPU ed un’esperienza di gioco senza pari grazie alle piattaforme ROG ed al recentissimo processore Intel® Ethernet (I219-V). Quindi una marcia in più specie nelle sessioni di Lan Party.

 

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Sono le attenzioni ai minimi particolari che rendono un prodotto vincente e di qualità e assicurano l’investimento nel tempo per l’acquirente e questo vuol dire anche minor fermi macchina, semplicità d’installazione e più produttività.

 

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Sono sempre di più i modder o gli utenti esigenti che adottano case finestrati perché, si sa, l’occhio vuole la sua parte. E su questo ha lavorato Asus per offrire un aiuto per personalizzare la propria piattaforma tramite un LED RGB integrato nel dissipatore del chipset. Non solo,  grazie agli stati di colore è possibile tenere monitorata anche la temperatura della CPU.

 

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Altra chicca è rappresentata dalla presenza di un processore sulla scheda madre che permette di mappare letteralmente i tasti funzione della tastiera in modo da intervenire rapidamente senza interrompere quello che si sta facendo.

 

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Tutto ciò che vi serve è stato incluso sia a livello di bundle nella confezione che sul supporto ottico da installare nel sistema operativo.

 

Specifiche Tecniche

 

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Il cuore della scheda Maximus VIII Hero è il PCH (Platform Controller Hub) Z170. La presenza del socket LGA1151 la garantisce con i processori della 6° generazione Intel® Core i7 / Core i5 / Core i3 / Pentium e Celeron. A seguire le specifiche tecniche che è possibile trovare anche sul sito del costruttore.

 

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Packaging e primo contatto

 

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Come da tradizione Asus per i prodotti di fascia alta ROG, la robusta confezione si apre a libro arricchita da molte informazioni ed è presente la finestra d’ispezione dove s’intravede la motherboard.

 

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Il bundle è ridotto ma in linea con il prezzo offerto per accaparrarsi la Maximus VIII Hero. Avremmo preferito almeno una seconda porta Ethernet oppure in alternativa una connessione WiFi. Sono presenti le etichette adesive che aiutano ad identificare le varie cavetterie. E’ presente anche lo Stickers ROG ed un simpatico ed utile cartellino da appendere alla maniglia fuori alla porta per non esser disturbati. Il manuale è stampato nella sola lingua inglese ma comprensibile perché arricchito da immagini e schemi. Il DVD contenente i drivers ed il software proprietario permette di completare la fase di installazione e personalizzazione del sistema operativo. Nel bundle sono presenti anche 6 Cavi Sata, un bridge per lo SLI, la mascherina I/O, il Q-Connector per semplificare le operazioni di smontaggio e una staffetta in plastica per agevolare e rendere sicura la delicata operazione d’installazione della CPU per evitare di danneggiare i micro-pin del socket.

 

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Le dimensioni della Maximus VIII Hero corrispondono a quelle ATX (30,5cm x 24,4cm). Il layout è sinonimo di uno studio attento e ben ordinato ma troviamo un cambio di direzione nella scelta dei colori. I classici rosso/nero caratteristici fino ad ora della serie ROG, sono ora spezzati da un grigio metallizzato evidenziato dal PCB nero con richiami al rosso, che rende l’aspetto della motherboard più elegante. Decisamente piacevole, ma lasciamo a voi il giudizio. Il design è abbastanza simile a quello della serie precedente, ma adesso il dissipatore delle fasi è più accattivante e voluminoso in quanto copre le porte I/O e parte della sezione audio.

 

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La parte sottostante non è proprio libera ma si evidenziano le staffe di ritenzione del socket e del dissipatore dei mosfet che erogano corrente al socket.

 


Layout nel dettaglio

 

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La sezione di alimentazione della Maximus VIII Hero è equipaggiata con un totale di 10 fasi, di cui 8 per la CPU e 2 per la GPU. Le fasi sono gestite da un controller brandizzato ASUS, l’ASP14051, presumibilmente un controller della Internal Rectifiers, data la presenza di 4 phase doublers IR3599. Si presume dunque l’utilizzo di un controller PWM digitale a 6 vie, di cui 4 dedicate alla CPU.  ASUS anche per questa scheda madre ha scelto l’utilizzo di mosfet Dual N-Channel, della Texas Instrument, nello specifico il dei NexFET CSD87350Q5D, capaci di erogare fino a 40A per ogni fase. Altre due fasi di alimentazione sono posizionate sotto al socket e sono destinate al VCCSA e al VCCIO. La staffa di ritenzione della CPU nonché il socket è della Lotes, più pregiato a livello qualitativo. I condensatori sono del tipo Black Metallic per una durata confermata dai test per più di 10.000 ore e le induttanze riescono a sopportare una corrente fino a 60 Ampere. Questo fa della Maximus VIII Hero la piattaforma ideale anche per un utilizzo estremo oltre che di gioco.

 

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Nel dissipatore della sezione di alimentazione è stata inclusa una Heat-Pipe in modo da distribuire e rendere più efficiente lo smaltimento del calore. Ed a differenza della serie precedente, la mascherina in plastica oltre che dare un tocco estetico accattivante incanala il flusso d’aria ottimizzandone il percorso.

 

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La serie di porte I/O presenti sul pannello posteriore prevede un attacco misto PS/2 dedicato alla tastiera/mouse. Abbiamo 4 porte USB 2.0 (nero), il pulsante utilizzabile per l’aggiornamento del BIOS a sistema spento oppure per la funzione ROG Connect per modificare i valori del BIOS in real time; due porte dedicate all’output del segnale video digitale DisplayPort e HDMI; due porte USB 3.1 di cui una di tipo A (rossa) e  una di tipo C (nera); una porta Gigabit LAN dotata di protezione contro le sovracorrenti; un porta ottico/coassiale S/PDIF e cinque Jack audio placcati in oro.

 

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La Maximus VIII Hero è equipaggiata con l’Epu DIGI+ VRM che controlla digitalmente le tensioni e ne permette la modifica in tempo reale direttamente dal sistema operativo.

 

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Nascosto sotto la mascherina tra le porte I/O ed il socket abbiamo il controller Asmedia 1442K per la codifica video digitale compatibile con l’alta risoluzione a 4K ed in grado di supportare un flusso di 3,4 Gbps. L’Asmedia 1142 funge da controller USB 3.1 che sfrutta 2 corsie del PCIe Gen 2.0 per offrire una velocità fino a 2 GB/s.

 

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Il controller NCT6793D provvede a monitorare le tensioni e le temperature del sistema.

 

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Il controller inquadrato completa le funzionalità messe a disposizione dall’interfaccia software ROG.

 

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TPU ossia Turbo Processing Unit è parte della tecnologia Asus dedicata all’overclocking dinamico.

 

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La Maximus VIII Hero è dotata di 2x PCIe 3.0 x16 collegati direttamente alla CPU che supportano configurazioni x16 o x8/x8. Il chipset Z170 gestisce gli altri slot contraddistinti da un grigio più scuro, abbiamo 1 PCIe 3.0 x16 (operante ad x4, pur avendo 8 connessioni elettriche) e 3x PCIe 3.0 x1. E’ onnipresente la classica batteria a pastiglia per la conservazione delle informazioni nella CMOS e sulla destra il chip del BIOS.

 

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Particolare attenzione è stata dedicata dagli ingegneri alla sezione audio tant’è che è separata a livello elettrico dal resto del circuito della scheda madre e sfoggia condensatori di elevata qualità Nichicon. Il cuore pulsante è il chip SupremeFX basato sul codec Realtek ALC1150 che supporta fino ad 8 canali per un audio di alta qualità.

 

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Lungo la linea di base troviamo l’insieme dei connettori per la cavetteria che proviene dallo chassis. Da sinistra abbiamo il connettore per il Front Panel, quello per le porte Thunderbolt, i pulsanti di ON/OFF (rosso) e reset (nero), il pulsante per l’operazione di clear-CMOS, il connettore TPM (Trusted Platform Module), il ROG_EXT se si è in possesso dell’ OC Panel che accompagna la serie Extreme, vari connettori USB2.0 e USB3.0 nonché il System Panel connector. Da non trascurare lo switch LN2 che se abilitato viene in aiuto in caso di Cold-boot permettendo l’avvio del sistema.

 

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Ecco il grosso dissipatore di metallo che raffredda il PCH Z170 con lo stemma ROG inciso al centro con tanto di effetto luminoso pulsante e colori configurabili da software.

 

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La porta inquadrata M.2(Socket3) permette di collegare un SSD direttamente al PCH Z170 beneficiando di 4 corsie PCIe Gen 3 per una velocità limite di 10 Gbps. In caso di utilizzo, le porte SATA 1 e 2 si disabilitano.

 

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Premesso che tutte e 8 porte SATA beneficiano dello standard SATA3 6 Gb/s, l’utilizzo di più hardisk permette la creazione di configurazioni RAID 0, 1, 5 e 10  tramite il software Intel Rapid Storage Tecnology sulle 6 porte grigie gestite dal PCH Z170, ad esclusione del blocco di 2 porte nere servite dal controller ASMedia. Come si può notare, abbiamo due connessioni SATA Express, interfaccia ancora ben poco diffusa nel mercato consumer.

 

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Sul lato destro troviamo il connettore per le 2 porte USB3 e quello ATX a 24 Pin per l’alimentazione principale della motherboard, alla cui base troviamo i LED che indicano lo stato di allarme sui rispettivi settori: CPU, RAM, VGA e Boot Device. I numerosi connettori per le ventole presenti sulla Maximus VIII Hero sono dotati di 4 pin in modo da regolare le ventole o tramite il sistema operativo oppure da BIOS per limitarne il rumore ed ottimizzare la dissipazione termica. Gli ottimi software a corredo permettono di ottimizzare automaticamente la loro velocità di rotazione in base alle temperature rilevate.

 

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I 4 slot destinati ad ospitare 4 DIMM suddivise a gruppi di 2 secondo lo standard Dual channel di Intel il cui controller ricordiamo è presente all’interno del processore, prevedono configurazioni fino ad un massimo di 64GB. Ricordiamo anche che la Maximus VIII Hero è in grado di superare i 3466 MHz in OC ma si sono visti sistemi operare a velocità ben maggiori di questa. Le due fasi dedicate alle RAM, visibili in foto, sono gestite da un ulteriore controller digitale ASP1103.

 

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Un aiuto viene dal pulsante MemOK posto nell’angolo destro che se premuto in fase di boot è in grado di risolvere eventuali incompatibilità con alcuni moduli di RAM e permetterne l’avvio. Un ulteriore aiuto è offerto dal Q-Code a due cifre che segnala una serie di codici secondo una sequenza prestabilita ed in caso di blocco durante il boot ne permette la comprensione del problema.

 


BIOS

Passiamo adesso all’analisi dell’interfaccia dedicata al BIOS. Come sappiamo, dopo l’introduzione dello standard UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) rilasciato da Intel nel 2007, tutti i fornitori si sono adoperati per riuscire a personalizzare a proprio piacimento l’ostico (fino a poco tempo fa) ambiente del BIOS. Il lavoro svolto da ASUS all’interfaccia grafica del BIOS della Maximus VIII Hero è stato nuovamente rivisto, regalando agli utenti una sempre maggiore soddisfazione in termini di navigabilità e comprensione.

 

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La schermata di default di accesso al BIOS è la EZ Mode che raggruppa i principali parametri come frequenza della CPU e RAM nonché temperatura e controllo delle ventole e l’EZ System Tuning per settare in modo rapido le 3 modalità: Quiet, Performance o Energy Saving. Ma la più ricca per voci disponibili su cui intervenire è la Advanced Mode. La navigazione come si evince è raggruppata tramite 8 schede che raggruppano le sezioni principali d’intervento.

 

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La sezione più interessante per gli Overclockers e gli Hardcore Gamers è la Extreme Tweaker, in quanto include tutti quei parametri sui quali agire per personalizzare ed overcloccare (aumentare) la frequenza di lavoro dei singoli componenti iniziando dai preset che permettono di avere delle basi di partenza in Overclock del Bclk o della RAM. Vi abbiamo mostrato gli screen impostando i valori massimi che è possibile selezionare. Come vedete sono valori molto alti che solo con una scheda madre di classe ROG è possibile avere. Ovviamente devono essere utilizzati con molta cautela in relazione al tipo di raffreddamento adottato ed al tipo di overclock desiderato.

 

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Come si evince dagli screen, la Maximus VIII Hero permette di arrivare tramite la variazione dello strap ad una frequenza impossibile con l’attuale tecnologia di 53950 MHz.

Come RATIO per la CPU abbiamo un limite di 83x, stesso dicasi per il DRAM Frequency Ratio in grado di spingere la RAM fino ad una frequenza di 27732 MHz. Molto utile il parametro TPU con cui scegliere tra 3 preset: quello standard e due di overclock che si distinguono per il tipo di raffreddamento utilizzato e che nel preset più spinto TPUII (quello con dissipatori a liquido) portano la CPU a lavorare con una frequenza di 4600 MHz.

Le sotto-voci relative ai DRAM Timings Control sono complete anche di sub-timings. Ma per chi vuole agire in modo rapido arrivano in soccorso i Preset in grado di impostare le RAM sui parametri XMP memorizzati nel chip SPD (Serial Presence Detect).

Nella sottosezione External Digi+ Power Control è possibile agire sui parametri di erogazione della potenza in watt alla CPU nonché sull’LLC e sulle RAM, per stabilizzare la tensione dei componenti sottoposti a stress.

 

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Nel sottomenu Tweaker Paradise è possibile agire su ulteriori parametri di corrente per raggiungere il proprio target di frequenza.

 

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Nella sotto-sezione Internal CPU Power Management vi sono ulteriori parametri che incidono sulla potenza ed i regolatori interni al processore.

 

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Nella sezione Advanced, in particolare nella sottosezione CPU Configuration, troviamo tutte quelle impostazioni relative alle tecnologie di risparmio energetico della CPU.

 

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Interessante sul lato estetico specie per chi possiede un chassis finestrato, la possibilità di usufruire degli effetti luminosi della Maximus VIII Hero, essendo una motherboard progettata soprattutto per uso ludico.

 

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Molto completa la sezione PCH Storage Configuration che include i parametri operativi di personalizzazione del controller ASMedia che quindi è possibile se non utilizzato di escludere.

 

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In altre sottosezioni USB Configuration, Network Stack Configuration oppure Onboard Devices Configuration è possibile configurare i dispositivi collegati al sistema.

 

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La sezione successiva Monitor è molto ricca ed è possibile come dice la parola monitorare in tempo reale i parametri vitali del sistema come voltaggio e temperatura ed intervenire sui controlli di questi ultimi impostandone degli allarmi.

 

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Nella sezione Boot andiamo a scegliere con quale dispositivo avviare il sistema ed eventualmente impostare le priorità di avvio tra le periferiche.

 

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Nell’ultima sezione Tool troviamo degli utili strumenti come l’ASUS EZ Flash 3 Utility con cui possiamo aggiornare il BIOS

 

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Possiamo salvare la propria configurazione nell’ASUS Overclocking Profile, configurare i parametri su cui intervenire con il ROG OC Panel oppure leggere le informazioni contenute nel chip SPD dei moduli DIMM tramite la voce Asus SPD Information.

Per finire, la sezione Exit ci permette di salvare la configurazione o reimpostare quella di default.

 


Metodologia di prova e Piattaforma di test

I test eseguiti sulla ASUS MAXIMUS VIII HERO sono volti a verificare la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune,  a verificarne la qualità e la competitività sul mercato ed a valutarne la stabilità della stessa sotto stress anche ricorrendo all’overclock spinto. 

 

Componenti Hardware

 

Come si evince dalla tabella, abbiamo messo in comparazione i risultati ottenuti con le altre schede di cui troverete le recensioni sul nostro portale. Abbiamo inserito in comparativa anche la ASRock B150 Combo sia perché utilizza la versione meno spinta del PCH B150 sia perché permette ha il vantaggio di essere compatibile sia con le nuove DDR4 che con le DDR3 al fine di valutare le effettive performance ed i margini di guadagno.

 

Abbiamo testato le prestazioni della ASUS Maximus VIII Hero con due diverse impostazioni:

  • Core i7 6700K a default e RAM @ 2400 CL 15-15-15-35 1T (una frequenza di poco superiore alle specifiche Intel di 2133 MHz) 
  • Core i7 6700K in overclock @ 4,8 GHz ottenuto tramite overclock manuale da BIOS e RAM @ 3212 CL16-16-16-36 1T

 

Ricordiamo che abbiamo testato le prestazioni della ASRock Z170 Extreme 6 le seguenti impostazioni:

 

  • Core i7 6700K a default e RAM @ 2400 CL 15-15-15-35 1T (una frequenza di poco superiore alle specifiche Intel di 2133 MHz) 
  • Core i7 6700K in overclock @ 4,7 GHz ottenuto tramite overclock automatico da BIOS (massima frequenza stabile con OC auto) e RAM @ 3466 tramite profilo XMP (esemplare diverso da quello utilizzato per il test della ASUS Maximus VIII Extreme)

 

Mentre le schede madri B150 sono state testate con CPU a default.

 

 

La tornata di software utilizzati per i test sono lo standard de-facto:

  • 3DMark Fire Strike della Futurmark ver. 1.5.893
  • Aida64 della FinalWire ver. 5.50.3600
  • WinRAR della Rarlab ver. 5.30
  • Cinebench della Maxon ver. R15
  • wPrime

 

 


Test sintetici

 

3DMark (Fire Strike)

Ultima versione disponibile dell’apprezzato e più famoso benchmark prodotto in rete dalla Futuremark, 3DMARK include tutto il necessario per valutare qualsiasi piattaforma hardware: dallo smartphone al tablet, notebook, laptop, desktop o PC da gioco ad alte prestazioni grazie a 3 tipologie di test. Il livello scelto per il test Fire Strike è quello più complesso e ricco di dettagli. Il motore grafico si basa sulle ultime librerie Microsoft: DirectX 11. Ogni dettaglio viene fatto risaltare con estrema precisione limitata solo dalla tecnologia del processore grafico. Il rendering mostrato, frutto di onerosi calcoli sia di tipo grafico che matematico della fisica degli oggetti, utilizza le tessellation, l’illuminazione particellare, la simulazione di fumo, effetti di ombre di ultima generazione e svariati post processing. Come si evince dai risultati se tralasciamo il valore del comparto grafico in quanto su altre concorrenti è stata utilizzata una scheda video più recente e quindi più performante, nel test di calcolo della fisica (operato principalmente dalla CPU) la Maximus VIII Hero è uscita vincitrice in entrambe le frequenze, sia standard che in overclock.

 

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Aida64

Aida64 è un software prodotto dalla FinalWire che consente di monitorare il sistema fornendoci informazioni dettagliate sulla componentistica hardware. Il software comprende al suo interno un utility di bench in grado di testare la memoria e i vari stadi di cache presenti all’interno del processore. I valori nel grafico indicano la tendenza crescente proporzionale alla frequenza di lavoro del kit. Maggiore è la frequenza, maggiore è il throughput dei dati portando beneficio a tutto il sistema. I risultati mostrano la Maximus VIII Hero vincitrice tranne per il test in scrittura con la frequenza in overclock. Ma ricordiamo che la Maximus VIII Hero ha operato, per il test in Overclock, con RAM a frequenza inferiore (3200 MHz contro 3400 MHz), per cui la riteniamo comunque vincitrice.

 

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Test Compressione Dati e Multimedia

 

WinRAR

WinRAR, famoso software di compressione e decompressione di archivi di dati. Al suo interno è presente una utility di benchmark che comprime un file standard atto a tale scopo; il software provvede a restituire il valore di compressione espresso in KB/s. Il grafico rispecchia la tendenza del software a beneficiare maggiormente della frequenza di lavoro delle memorie. Dai risultati si evince che la Maximus VIII Hero ha mostrato i muscoli superando le avversarie, sia con il processore a frequenza standard che in overclock a 4700 MHz.

 

winrar

 

CinebenchR15

Software prodotto dalla Maxon nell’ultima versione. Permette tramite l’elaborazione di immagini e il conseguente rendering di stressare e valutare le performance del comparto CPU/RAM. E’ stato eseguito il solo test della CPU che spalma su tutti i core logici il calcolo matematico per il rendering degli oggetti costituenti la scena. Quest’ultima release utilizza il motore di rendering Cinema 4D. Come si evince dal grafico, i valori alle frequenze standard sono pressoché identici e solo in overclock la Maximus VIII Hero risulta vincente distaccandosi dalle altre.

 

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wPrime

wPrime è un benchmark multi-threaded in versione freeware che permette di testare il sistema, ed in particolare la cpu, ad eseguire il calcolo della radice quadrata di una enorme quantità di numeri (fino a 32 miliardi) con un algoritmo basato sulla programmazione multithread. wPrime può essere eseguito in modalità 32M (performance test) o 1024M (stability test), a seconda del numero di thread configurati per l'esecuzione dei calcoli. I valori ottenuti possono essere salvati e condivisi on line. Inoltre la compatibilità e l'identificazione della piattaforma hardware sono assicurate dall'integrazione del codice del conosciuto CPU-Z. Test eseguito a 32M. Anche per questo test la Maximus VIII Hero fa mostra di se superando le avversarie.

 

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Overclock ed Efficienza

Dato il settore estremamente ampio cui è indirizzata la ASUS Maximus VIII Hero non potevamo esimerci dall’eseguire anche i test in overclock forte del fatto che siamo un portale orientato a questo ampio sport che raccoglie sempre più una vasta schiera di adepti e perché no regala anche delle soddisfazioni riuscendo  con lo stesso hardware ad operare ad una velocità maggiore rispetto a quella di fabbrica, limitatamente dalle possibilità offerteci dal raffreddamento a liquido, per spingere la frequenza nel nostro caso della CPU Core i7 6700K ben oltre la soglia di sicurezza dichiarata da Intel. Il tipo di test scelto per l’efficienza nello stressare il processore è CineBench nell’ultima release disponibile che è la R15. Il test eseguito ovviamente è quello CPU multithreading che spalma su tutti i core logici il calcolo del rendering dei solidi rappresentati nella scena. Solo una piena stabilità ci consente di terminarlo ottenendo il risultato che per quanto semplice sia (basta avviare l’esecuzione dall’apposito tasto) è a livello mondiale una vera sfida con tanto di premio per il vincitore.

 

La Maximus VIII Hero presenta due profili di overclock automatico per la CPU Core i7 6700K, denominati TPU I e TPU II. Quest'ultimo propone come frequenza target per il cosiddetto Daily Use (considerando un giusto equilibrio tra temperatura raggiunta dal processore e voltaggio richiesto) di 4600MHz ma forte del vantaggio offerto dal processo produttivo introdotto da Intel a 14nm possiamo asserire che a chi capita una CPU fortunata nel periodo invernale la si può tenere anche a 4700 MHz. Comunque, il punteggio ottenuto è frutto dell’insieme processore/memorie per riuscire a dare il massimo senza perdere in stabilità. Nel nostro caso, grazie ad una CPU particolarmente fortunata, abbiamo potuto effettuare tutti i test ad una frequenza di 4800 MHz con 1,4V di Vcore. Per le memorie potevamo spingerci oltre, ma per l’utilizzo quotidiano abbiamo preferito non esagerare anche con i voltaggi e fermarci alla frequenza di 3212 MHz. Prossimamente vi proporremo la recensione del kit della G.SKILL utilizzato. Ecco a seguire gli screen che si commentano da soli e che se confrontati a pari frequenza a quelli pubblicati sul noto sito di Overclock Hwbot.org possiamo asserire che la Maximus VIII Hero alla frequenza di 4800 MHz si è comportata da vera fuori classe riuscendo a tirare a dovere il comparto CPU e RAM.

 

CineR15 1063

 

 

SuperPI 07592  SuperPI 32M 06e37338

 

Ripetiamo che sicuramente avremmo potuto fare di meglio ma non è questo l’obbiettivo dell’articolo.

 


Conclusioni

 

Oro HD new  performance  overclock

 

Prestazioni 4,5 stelle Prestazioni ottime e dotazione di feature piuttosto ricca. Apprezzata la presenza di porte USB 3.1 type-A e C e dell’ormai immancabile slot Ultra M.2.
Overclock  5 stelle Overclock davvero valido come era lecito aspettarsi da una ROG, grazie a componentistica di prima qualità e gestione delle RAM ottimizzata
Estestica  4,5 stelle Il layout della serie ROG si rinnova su una tonalità di grigio e si arricchisce di un LED RGB sul dissipatore del chipset.
Materiali 

5 stelle

Componentistica di prima qualità come al solito per le schede della serie ROG.
Prezzo 4 stelle Circa  230€ per il modello Maximus VIII Hero: anche in questo caso ASUS approfitta della sua leadership per far pagare un surplus a chi vuol essere della partita.
Complessivo 5 stelle  

 

Il livello qualitativo della componentistica, le attenzioni per la progettazione, la completezza a livello di BIOS nonché le feature presenti rendono la Maximus VIII Hero la versione più equilibrata e la candidata ideale per ogni situazione, dal gaming, all’overclock fino al settore professionale. Lo slogan di Pirelli “la potenza è nulla senza controllo”, raggiunge al solito la massima espressione nella serie ROG di ASUS, giunta ormai all’ottava versione: la Maximus VIII Hero offre una rinnovata sezione VRM digitale ed i due chip di controllo digitale delle fasi permettono di sfruttare al meglio in overclock sia la CPU, sia le memorie. La completezza del BIOS regala ai neofiti un’interfaccia semplice ma al contempo offre un potente strumento agli esperti del settore grazie a una quantità veramente elevata di parametri. Il numero di porte USB 3.0 / USB 3.1 unito alla quantità di porte SATA3 ed M.2 interfacciato al bus PCIe soddisfano qualsiasi esigenza sia in ambito di espandibilità che di velocità. Anche in ambito estetico la nuova Maximus VIII Hero rompe gli schemi estetici tradizionali della serie ROG. Il classico rosso e nero sono stati sostituiti da una predominanza di grigio metallizzato e nero regalando piacevoli effetti luminosi di rosso che danno risalto al dissipatore ed allo stemma ROG.

Dato però l’orientamento gaming della Maximus VIII Hero, a nostro parere manca la connettività WiFi che al giorno d’oggi è di largo uso ed impiego, mentre come plus ci avrebbe fatto piacere la presenza di una seconda porta Ethernet. Per il resto che dire: Asus è una garanzia di qualità ed arte nel settore (e non solo) delle schede madri specie quando queste sono della serie ROG. La ASUS Maximus VIII Hero è disponibile attualmente su Amazon al seguente link http://amzn.to/1ZsPS3V ad un prezzo di 235€, probabilmente troppo elevato per l’utente medio, ma che strizza l’occhio agli appassionati che non sanno rinunciare ad una scheda della serie ROG

 

Pro

  • Qualità ROG
  • USB 3.1
  • Slot M.2 Gen3 x4
  • Ottime doti e feature per l’overclock

 

Contro

  • Prezzo
  • Assenza WiFi

 

Si Ringrazia ASUS per il sample fornitoci.

Valter D'Attoma

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