Ciao Mondo 3!

Raidmax-Hyperion-12Avete sempre avuto la necessità di assemblarvi un PC di ridotte dimensioni senza sacrificare l’Hardware da inserirvi ma in commercio non trovavate mai un case adatto alle vostre necessità? Bene Raidmax storico produttore di chassis è tornato negli ultimi anni alla ribalta con nuovi interessanti case che potranno soddisfare le necessità di molti utenti. Oggi dunque la redazione di Xtremehardware.com vi presenta la recensione del Raidmax Hyperion. Il Raidmax Hyperion è un case dalla forma cubica bicamera, con paratia finestrata in plexyglass e disponibile in quattro colorazioni nero, argento, bianco e rosa. Rosa perché anche le ragazze possono avere un PC come si deve, giusto? Bene, procediamo immediatamente a analizzare il Raidmax Hyperion.

 

 

 

 

RAIDMAX logo

 

A seguire la descrizione del brand Raidmax: “Raidmax was founded in 1988 with the mission of providing the best solutions: specifically, meeting your requirements for innovative designs, excellent performance and quality products. In early 2003, Raidmax was the first to debut the design "Scorpio": an alien eye shape on its general front panel. At the time, it was the best ever hit in the gaming case business and almost every factory had owned at least one similar design back in China. Two years later, Raidmax released another cutting-edge design, Samurai, and people who had seen the case itself instantly fell in love. After numerous global feedback, Raidmax is known all over the world. It is said our company is not only a case designer but also the perfect budget keeper. You can simply spend a little but you receive higher quality than you expect. It has been more than 10 years since Raidmax began its work on its unique product lines and market position. The name of Raidmax is synonymous to gaming design and budget cases. In the United States, Raidmax is considered to be the best second tier brand; in Asia, it is said that only Raidmax can offer the budget cases with great designs; in Europe, with almost no brand management, Raidmax' followers are still showing their loyal support in many ways.”

 

Riportiamo di seguito le caratteristiche principali del prodotto:

  • Supporto Mainboard Micro-ATX e Mini-ITX
  • Paratia finestrata in Plexyglass
  • Bicamera
  • Supporto a VGA di lunghezza massima di 325 mm
  • Supporto a Radiatori/AIO da 240 mm
  • Vari Colori

 

Maggiori informazioni sono presenti sul sito dedicato:

http://www.raidmax.com/hyperion.html

 


Specifiche tecniche

Riportiamo di seguito le caratteristiche tecniche complete del prodotto:

 

specifiche

 

Al fine di comprendere meglio le potenzialità del case in esame cerchiamo di capire il significato delle varie sigle relative ai form factor, specialmente i più meno comuni.

 

dimensioni

 

Il Raidmax Hyperion è forse il primo case del brand californiano ad avere un aspetto cubico e lineare e dal formato ridotto. Basti pensare ai precedenti case degli anni passati come il Raidmax Ninja o il Raidmax Scorpio per capire come Raidmax abbia voluto intraprendere una nuova strada nel settore chassis. Il Raidmax Hyperion dunque risulta uno dei primi case che può ospitare solo ed esclusivamente schede madri in formato Micro-ATX o Mini-ITX. Permette di creare un ottimo PC da Lan Party o da trasporto, grazie alle ridotte dimensioni e peso. Inoltre Raidmax ha dato la possibilità di scegliere il colore tra nero, argento, bianco e rosa.

 


Confezione e Bundle

Il Raidmax Hyperion è ospitato in una classica confezione di cartone rigido con una superfice lucida che risalta le immagini e le informazioni su di essa presenti. Nella parte frontale troviamo in bella vista un’immagine illustrativa del case con un disegno “meccanico” che la contorna. Poco più sotto il nome del prodotto.

 

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Nel retro della stessa trova posto invece un’ulteriore immagine ma questa volta ci mostra anche gli altri colori disponibili del case. Come vediamo potremo scegliere tra nero, argento, bianco e rosa.

 

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Ai lati della confezione troviamo ulteriori immagini dettagliate del case e di alcuni suoi particolari oltre che le specifiche tecniche.

 

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Il top della confezione riporta solo il nome del case ovvero “Hyperion”.

 

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Estratto dalla confezione, come sempre troviamo il case ospitato in sagome di polietilene ed una busta di plastica trasparente per proteggerlo da eventuali danni durante il trasporto.

 

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Il bundle del Raidmax Hyperion si compone di:

  • Manuale Guida
  • 1x Buzzer
  • 1x Dado per avvitare i distanziali sulla scheda madre
  • Fascette varie
  • Viti varie per installazione di unità ottiche, Hard Disk, ventole ed SSD

 

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Bundle sufficiente per installare con facilità ogni tipologia di configurazione e componente.

 


Raidmax Hyperion, analisi dell’esterno

Estraendo il case dal suo imballaggio troviamo dunque un case molto curato e dalla forma cubica. Il design così come l’aspetto estetico del Raidmax Hyperion non suggeriscono nulla di nuovo perché Raidmax ha puntato, per questa volta, a linee classiche e non squadrate, come solito per i suoi prodotti. Si nota subito la forma cubica che lo pone subito come un case facilmente trasportabile ed integrabile facilmente in salotto o in spazi di ridotte dimensioni. La colorazione del nostro sample è nera, con il bordino tra il top ed il resto del case di colore azzurro, per spezzare la colorazione full black.

 

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Fronte, porzione superiore ed ingressi superiori

Partendo dalla parte frontale notiamo una superfice completamente liscia ed in colorazione nero opaco. Qui troviamo solo un ingresso per le unità da 5,25 pollici che in questo caso è coperto da un classico copri-bay in plastica. Non abbiamo nessun altro ingresso, feritoia o altro.

 

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Rimuovendo la paratia frontale, possiamo accedere alla parte interna costituita dalla struttura stessa del case. Questa è dotata di ampi fori di forma esagonale che permetteranno un ricircolo d’aria, seppur minimo, dalla parte inferiore del case. Notiamo anche come siano presenti otto fori per l’installazione di ulteriori due ventole da 120 millimetri o una da 140 millimetri oltre alle tre già presenti. Questo ci permetterà di aumentare il flusso d’aria all’interno del case per ridurre le temperature. Inoltre se non possediamo una scheda video troppo lunga potremo prendere in considerazione la possibilità di installare un radiatore o un AIO nella parte frontale in modo da creare un mini impianto a liquido custom o migliorare il cable management e la disposizione dei componenti interni.

 

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Spostandoci verso la parte superiore del case qui troviamo un pannello di plastica forato, dal quale si vedono immediatamente le due ventole con frame trasparente sottostanti, gli ingressi per le periferiche USB ed il classico pulsante di accensione. Nel dettaglio troviamo dunque una porta USB 2.0, due porte USB 3.0, il tasto di Reset, ingressi jack per microfono e cuffie ed infine il tasto di accensione di forma quadrata anch’esso contornato dal bordino azzurro che richiama il design complessivo del case.

 

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Rimuovendo la paratia in plastica possiamo vedere nel dettaglio le due ventole preinstallate da 120 millimetri con frame trasparente e LED blu che completano al meglio il design del case.

 

Analizzando invece la paratia, notiamo che oltre ad essere forata per permettere il ricircolo d’aria, è dotata di un filtro antipolvere pulibile ma non removibile. Inoltre, possiamo notare anche i connettori tra cui quello USB 3.0 che andranno sulla scheda madre. Facciamo già da adesso una precisazione ul connettore USB 2.0: il case non è dotato del classico connettore a doppi pin ma è di tipologia passata dove è presente una sola serie di pin che rimangono comunque compatibili con gli attuali header USB.

 

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Retro

Girando il case notiamo solo ora la classica struttura “bicamera” vista anche in altri case di forma cubica di recente produzione. Questa scelta progettuale non solo semplifica l’installazione dei componenti, ma permette anche di ridurre il volume complessivo del case permettendo di creare case di dimensioni ridotte ma nei quali potrà entrare facilmente una configurazione anche High End. Notiamo dunque nella parte sinistra il foro per l’installazione dell’alimentatore mentre il quella di destra il classico foro per lo shield I/O al cui fianco è presente la griglia con la relativa ventola da 120 millimetri preinstallata e poco più sotto troviamo cinque slot perforati per schede PCI-Express. Non mancano due fori con relativa gomma antitaglio per eventuali integrazioni di impianti a liquido e quindi passaggi dei tubi.

 

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Paratia laterale sinistra e destra

Il Raidmax Hyperion è dotato anche di pannello in plexyglass nella parte destra che consente facilmente di scorgere l’hardware installato nel case. Le paratie sono ben rifinite e non accentuano troppo l’effetto fingerprinting. Anche il loro spessore è buono, specialmente per la paratia con il pannello in plexyglass.

 

Paratia Destra

 

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Paratia Sinistra

 

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Nella paratia di sinistra notiamo anche un filtro antipolvere che potrà essere rimosso e pulito a dovere per mantenere sempre il massimo ricircolo d’aria.

Come ormai tutti i case di recente produzione per tenere in sede le paratie vengono utilizzate delle viti Tool-less che semplificano la rimozione e installazione delle stesse.

 

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Paratia Inferiore

Capovolgendo il case troviamo i classici piedini con gommini antivibrazione di generose dimensioni e due filtri antipolvere removibili. Ci sono inoltre dei fori per l’installazione opzionale (interna) di due unità da 3,5 pollici quali Hard Disk o di ulteriori due ventole da 120 millimetri.

 

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Raidmax Hyperion, analisi dell’interno

Rimossa la paratia di destra possiamo finalmente accedere all’interno del case. Notiamo subito come ci sia sufficiente spazio per l’installazione di configurazioni anche di fascia alta. Essendo un case bicamera troviamo la parte principale caratterizzata semplicemente dal tray in SECC della scheda madre e a lato i fori con relativi gommini antitaglio per il passaggio dei cavi, per migliorare il cable management una volta assemblato il sistema. Balza subito all’occhio questa apertura nella parte superiore che permetterà agevolmente il cable management o il passaggio dei tubi per un AIO da 240 millimetri installabile nel supporto in metallo presente nell’altra “camera”. Il foro per l’installazione di dissipatori classici quindi non AIO risulta “immenso” ma non per questo la rigidità del tray viene meno. Grazie a tale foro potremo agevolmente installare o cambiare dissipatore senza smontare tutta la configurazione fuori dal case. Ai lati come detto troviamo dei gommini che conferiscono un look più uniforme all’interno del case e non solo atti ad un cable management. Lo spazio è adeguato e sarà facile installare tutti i componenti all’interno del case.

 

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Nella parte superiore destra trova posto anche il bay per unità da 5,25 pollici facilmente removibile in modo da aumentare lo spazio interno già di per sé molto buono per un case in formato Micro-ATX. Ovviamente notiamo anche che tale bay con la predisposizione di default risulta scomodo per l’installazione eventualmente di un masterizzatore DVD a causa della prima ventola da 120 millimetri. Dunque dovremo rimuovere una ventola per permettere l’installazione di un’unità. Con buona probabilità molti di voi non usano più unità interne ma esterne dunque il problema non sussiste. Invece, avremo via libera installando un fan controller.

 

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Passando alla seconda “camera” qui troviamo uno spazio sufficiente per l’installazione dell’alimentatore e relativi cavi. Trova posto nel lato sinistro della “camera” il cage per gli SSD. Avremo modo di installare in maniera tool-free due SSD grazie a due slitte facilmente estraibili.

 

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Inoltre tale cage è anche removibile grazie a quattro viti poste due nel fondo del case e due nella parte interna dello stesso. Avremo modo di espandere lo spazio complessivo della seconda “camera” spostando i due SSD nel fondo del case o nel supporto in metallo che vedremo tra poco.

Tornando alla struttura della seconda camera, qui troviamo partendo dall’alto il supporto in metallo che ha duplice funzione: la prima di ospitare due ventole da 120 millimetri o un radiatore da 240 millimetri; la seconda quella di poter ospitare due SSD se il dissipatore AIO viene spostato sul top del case. Avremo dunque un’ottima modularità e diverse possibilità per installare tutti i componenti necessari.

 

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Inoltre il cage per gli SSD di default è spostato in una posizione tale da non intralciare il passaggio dei cavi o il relativo cable management. Lo spazio totale tra il tray della scheda madre e la paratia è di circa 10 centimetri, più che sufficienti per installare l’alimentatore e successivamente effettuare il cable management. Se come detto prima vorremo sfruttare i fori nel fondo del case per gli SSD o gli Hard Disk, potremo rimuovere tale cage ed aumentare in modo considerevole lo spazio presente nella seconda camera.

 

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Integrazione di sistemi a liquido

Nel Raidmax Hyperion lo spazio e le varie soluzioni non mancano ma consigliamo di impiegare dissipatori AIO da 120 o al massimo da 240 millimetri. Questo perché con una configurazione mATX di fascia medio altra lo spazio a disposizione potrebbe venire a mancare causa ingombri dei componenti e disposizione degli stessi. Ovviamente, con un attento studio, sia con schede madri mATX sia MiniITX, potrebbe entrare un impianto a liquido custom grazie anche alla struttura bicamera, ma consigliamo tale soluzione soltanto ad utenti esperti. Il Raidmax Hyperion è un altro case orientato più a Lan Party o PC compatti che non a configurazioni con impianti a liquido, ma come sappiamo i modders trovano sempre una facile soluzione a problemi di spazio.

 


Raidmax Hyperion, ventilazione e dissipazione

 

Organizzazione Flussi d’aria - Features

In questo paragrafo riporteremo alcune caratteristiche a livello termico dei cabinet in esame:

LOOP TERMICO: I flussi d’aria sono garantiti dalla ventola posteriore da 120 e dalle due da 120 nel top del case. Tutte le ventole spingono aria al di fuori del case evitando dunque l’accumularsi di aria calda all’interno del case. Seppure non performanti, le ventole garantiscono un buon flusso e ricircolo d’aria. Avremmo preferito anche una ventola nella parte frontale in modo da creare un flusso più “omogeneo”. Dato che tutte le ventole sono in estrazione, il case non gode del principio della pressione positiva quindi potrebbe esserci ingresso di polvere da fori non filtrati.

ISOLAMENTO TERMICO PSU: Il flusso d’aria dell’alimentatore è isolato dal resto del cabinet grazie ad una struttura bicamera che consente di separare le zone “calde” quali scheda madre e scheda video dal resto dei componenti.

VENTILAZIONE LATERALE: non è possibile installare ventole lateralmente quindi i flussi d’aria sono gestiti dalle ventole presenti all’interno del case, ovvero quella posteriore da 120 e due da 120 a LED blu nel top.

 

Tipologia di ventole utilizzate

Le ventole in dotazione sono tre da 120 millimetri due delle quali a LED blu sulle quali non sono riportati i modelli. Unici riferimenti sono dati dal voltaggio delle ventole e dal logo del brand. L’unica analisi può essere fatta sull’aspetto esteriore. Ne troviamo dunque una di colore nero e due con frame trasparente e LED blu. Tutte sono da 120 millimetri e presentano un design classico sia per quanto riguarda il frame che per le pale. Queste sono in totale 9. I connettori delle ventole sono i classici 3 pin ed anche un molex per farle operare a 12V al pieno dei giri.

Il rumore generato dalle ventole in dotazione è basso non costituendo alcun problema. Le due con LED blu inoltre garantiscono anche un buon aspetto estetico durante un utilizzo notturno. Vi mostriamo alcune fotografie delle ventole in dotazione.

 

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Raidmax Hyperion, assemblaggio, cablaggio

In questo paragrafo analizzeremo velocemente il montaggio di un sistema Intel ed il conseguente cablaggio. 

 

Assemblaggio, foto

Lo spazio complessivo del Raidmax Hyperion è molto buono. Avremo spazio a sufficienza per installare ogni componente senza problemi oltre che per effettuare un cable management ottimale.

Se si possiede un dissipatore Intel, tramite il solito sistema Push-Pin, sarà possibile installarlo successivamente, così come un dissipatore grazie al generoso foro nel tray della scheda madre. Il foro infatti è molto ampio e permette ogni manutenzione successiva. Dopo aver montato il dissipatore sulla scheda madre, sarà necessario montare la scheda video, le RAM ed infine procedere all’assemblaggio dei cavi di connessione del cabinet alla scheda madre. Essendo un case bicamera potremo, dopo aver installato l’alimentatore, organizzare al meglio tutti i cavi e poi passarli tramite i fori lato tray e connettore tutte le periferiche. Lo spazio è adeguato ed anche il montaggio è veloce.

 

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Immagine della configurazione di notte.

 

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Sistema di prova per l’installazione

Il sistema utilizzato è una classica piattaforma Intel Z97 con componenti come il dissipatore classico Intel ed una scheda grafica modello GTX 970 che non supera i 30 cm di lunghezza. Riportiamo comunque una tabella con il riassunto dettagliato della configurazione utilizzata.

 

sistema

 


Tolleranze e rumorosità

Riportiamo i grafici relativi allo spessore ed alla compatibilità:

 

spessore

 

lunghezza

 

Rumorosità

Per quanto riguarda la rumorosità complessiva delle ventole presenti nel Raidmax Hyperion non possiamo non affermare che sono molto contenute e non daranno troppo fastidio. Inoltre le ventole essendo dotate anche di connettore Molex potranno essere organizzate nel miglior dei modi. Le due ventole presenti sul top a LED blu garantiranno anche un effetto di luce valido per ammirare la propria configurazione nel case.

 


Conclusioni

 

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Prestazioni 4,5 stelle La ventilazione è buona. La silenziosità e le prestazioni altrettanto.
Prezzo 4,5 stelle

Circa 60€, un prezzo concorrenziale rispetto ad altri case cubici.

Design Esterno 4,5 stelle Design classico ma presente paratia in plexyglass e varie colorazioni.
Design Interno 5 stelle Spazio ottimale per ogni tipologia di cable management. Inoltre vi è la possibilità di installare di base un radiatore/AIO da 240,280 millimetri nel top ed un ulteriore radiatore/AIO da 120 millimetri nel retro.
Bundle 4 stelle Standard.
Ventole 4 stelle

Ventole che non entusiasmano per prestazioni ma comunque silenziose. Due con LED blu.

Montaggio 5 stelle Montaggio immediato e veloce. Ottimo cable management e possibilità di avere l’alimentatore separato da mainboard e VGA.
Complessivo 4,5 stelle  

            

 

Raidmax, brand storico, torna alla ribalta del mercato chassis con nuovi ed interessanti case; uno tra i tanti è l’Hyperion, oggi recensito. Il Raidmax Hyperion, pur presentandosi con un design minimalista e classico, offre al suo interno tante caratteristiche molto interessanti che aiuteranno l’utente finale ad assemblare una valida macchina da gioco di fascia medio-alta in formato Micro-ATX o Mini-ITX senza problemi di sorta. La paratia laterale in plexyglass e le due ventole da 120 mm preinstallate a LED blu completano il case. La qualità generale del Raidmax Hyperion è evidente. Soluzioni come la doppia camera per installare i componenti principali separati dall’alimentatore e dal cage per gli SSD permettono di avere un “ambiente” pulito e ordinato senza sacrificare dunque l’espandibilità dei componenti. Con un supporto fino a 325 millimetri per le schede video, che si riducono a 300 installando due ulteriori ventole nella parte frontale, ed il supporto a dissipatori AIO da 240 millimetri saremo in grado di assemblare una valida macchina da Lan Party grazie anche alle dimensioni “cubiche” ed al peso ridotto. Solo di notte con il sistema in funzione vedrete il vero aspetto del Raidmax Hyperion. Il prezzo per portarsi a casa il Raidmax Hyperion è di soli 60€, un prezzo unico per un case disponibile anche in altri colori tra cui il rosa che potrebbe far piacere magari a qualche videogiocatrice. Potrete acquistare il Raidmax Hyperion al seguente link: http://www.pc-cooling.de/Cases/Mini+ITX/600024720/Raidmax+Hyperion.html.

 

Pro

  • Doppia Camera
  • Paratia Finestrata
  • Buon Cable Managament
  • Cage SSD rimovibile
  • Supporto schede madri Micro-ATX e Mini-ITX
  • Spazio interno

 

Contro

  • nessuno

 

Si Ringrazia Raidmax per il sample fornitoci.

Tommaso Mele

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