Ciao Mondo 3!

005bVi presentiamo oggi la nuova arrivata di casa Asus, la regina della serie ROG per i nuovi processori con socket LGA2011-v3. In qualità di ammiraglia della serie ROG la Rampage V Extreme rappresenta l’espressione massima della tecnologia Asus dedicata al mondo delle schede madri per uso desktop. In questa recensione cercheremo di capire quali sono le novità sia come features che sul piano prestazionale grazie al nuovo chipset X99 ed all’adozione delle DDR4 anche in campo desktop, ma soprattutto cercheremo di dare una risposta ai molti che si chiedono se su tale piattaforma, che a conti fatti è un cambio generazionale, vale la pena investire soldi ed effettuare l’upgrade.

 

 

 

 

ASUS ROG

 

Sotto il marchio ROG da sempre Asus propone prodotti con un obiettivo ben preciso: qualità e performance senza compromessi. Nulla è lasciato al caso, la completezza di features sia hardware che software permette di controllare e spingere senza limiti componenti quali processore, RAM e VGA. Del resto possiamo menzionare la famosa frase: la potenza è nulla senza il controllo ed Asus nel corso del tempo ne ha fatto una missione assieme alla piena soddisfazione dei suoi clienti. La progettazione dell’hardware non è mai lasciata al caso, sia come disposizione degli slot di espansione che come pulsanti, switch ed interruttori, che sono di facile ed immediata raggiungibilità. Del resto chi sceglie di acquistare questa serie di schede madri lo fa perché vuole il massimo sia in termini di controllo che di capacità di sfruttamento dell’hardware. Da questa prima presentazione vediamo assieme la principale caratteristica che la contraddistingue.

 


Intel X99

 

Chipset X99

 

Guardando lo schema a blocchi della piattaforma X99 notiamo principalmente un taglio netto con il passato ben più marcato rispetto al semplice cambio di motherboard e di socket. Il supporto ai nuovi processori di classe Haswell-E compatibili con il nuovo socket LGA2011-v3 portano in dote, grazie al controller integrato IMC, le nuove DDR4 requisito necessario per poter utilizzare tale piattaforma. E’ stato mantenuto il quad-channel, ed è assente l’unità integrata GPU all’interno del processore, come è lecito aspettarsi da una piattaforma High-End Desktop (HEDT). E’ stato mantenuto il numero di 40 linee dedicate al bus PCI-Express, dato che il controller è integrato all’interno della CPU.

 

X99 vs X79

 

Rispetto al chipset X79, l’X99 introduce importanti novità, come le 6 USB 3.0 e le ben 10 SATA 6 Gb/s. C’è inoltre il supporto alle nuove connessioni di storage SATA Express ed M.2, nonché all’interfaccia Thunderbolt di cui si avrà un beneficio con le periferiche esterne compatibili con tale standard, nelle schede madri che implementano tale porta. Le differenze rispetto al chipset Z97 si limitano invece alle 4 porte SATA 6Gb/s in più, di utilità discutibile visto che il bus di comunicazione tra CPU e chipset resta limitato a 20Gb/s. Per chi volesse approfondire il discorso vi rimandiamo all’articolo sul seguente link.

 


Caratteristiche esclusive principali

 

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Da questa prima immagine si evincono le caratteristiche intrinseche della Rampage V Extreme oltre ad apprezzare una disposizione razionale e pulita dei componenti

  • Extreme Engine Digi+ IV
  • Exclusive OC Socket
  • Wi-Fi 802.1ac 3x3
  • Supports 4-way SLI/CFX
  • SupremeFX 2014
  • OC zone
  • DDR4 3300 MHz+ (OC)
  • M.2 Socket 3
  • 12x SATA 6Gb/s

 

Guardiamole da vicino

 

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Il Pannello delle Connessioni I/O è molto completo, se vogliamo essere pignoli mancherebbe solo una porta Thunderbolt. Accessorio che di certo arricchisce il bundle e fa lievitare anche di prezzo la scheda è l’OC Panel. Questo accessorio, presentato per la prima volta con la Maximus VI Extreme, rappresenta uno strumento estremamente prezioso per l’overclock estremo delle schede madri ASUS ROG.

 

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Con la Rampage V Extreme potrete veicolare dati da e per le periferiche storage ad una maggiore velocità grazie allo slot M.2 x4 Gen 3 e al doppio slot SATA Express ed avere una marcia in più anche lato connettività sul fronte Wireless grazie alla connettività 802.11ac.

 

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Scatena tutta la potenza del comparto grafico con una grafica stabile e senza compromessi disattivando selettivamente una o più schede grafiche. E con i processori i7-5960X e i7-5930K si potrà beneficiare fino a 40 linee PCIe scendendo a 28 con il i7-5820K. Nel primo caso sarà possibile effettuare un 4-way SLI/CFX, mentre nel secondo caso, grazie agli switch presenti, potremo comunque beneficiare di un 3-way SLI/CFX, feature generalmente non permessa da Intel sulla CPU 5820K senza particolari accorgimenti da parte dei produttori di schede madri.

 

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Progettata per l’Overclock estremo, la Rampage V Extreme è dotata di un socket personalizzato con un numero maggiore di PIN per bypassare i limiti del processore ed estendere l’Overclock in condizioni estreme sotto LN2. Grazie alla ripartizione dell’alimentazione su un maggior numero di pin, si potranno garantire segnali più stabili, e quindi overclock più spinti. Tale accorgimento è stato inizialmente additato come non accettato da Intel ed è stato in seguito adottato anche da altri produttori.

 

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Il Cache Bus Link funge da collegamento per i Core del processore, la Cache L3 condivisa, il controller DDR4 e il System Agent. Una maggiore frequenza della Cache Bus corrisponde a maggiori prestazioni. ASUS OC Socket permette di regolarne i parametri.

 

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Realizzata per essere la prima in ogni test, con la Rampage V Extreme il potrete sprigionare fino all’ultimo MHz.

 

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Nuovo socket LGA2011-v3 e supporto alle nuove CPU di classe Haswell-E con una bandwith superiore grazie al Quad Channel, alle DDR4 ed a ben 8 slot per un quantitativo massimo utilizzabile di 64 GB.

 

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L’OC Panel è un accessorio molto completo, utile sia operando in Normal Mode, installato magari in un bay 5,25” per monitorare tutti i parametri vitali del sistema, sia operando in Extreme Mode per sprigionare tutta la potenza del vostro hardware impostando minuziosamente tutti i parametri di voltaggio e frequenza e controllando accuratamente temperature anche sub-zero grazie all’ingresso per 2 sonde K.

 

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Come gli altri modelli della serie ROG, la Rampage V Extreme mette a disposizione una serie di pulsanti, interruttori e switch per un completo controllo di avvio, reset e accesso all’ambiente del Bios.

 

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La potenza è nulla senza il controllo, ed è per questo che per rispondere al maggior TDP richiesto dal nuovo processore Intel Core i7-5960X, la Rampage V Extreme ha perfezionato il sistema di alimentazione Extreme Digi+ alla versione IV per un’erogazione precisa della potenza e senza limiti.         

                                                                                      

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L’esclusivo sistema di raffreddamento DirectCU si è dimostrato più efficiente dei sistemi reference in quanto l’Heat-Pipe è a diretto contatto del componente in modo da rendere più efficiente il raffreddamento delle varie sezioni di alimentazione.

 

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Visto il settore di utilizzo per cui è stata progettata, gli ingegneri ASUS hanno pensato bene di mettere a disposizione una seconda staffa di ritenzione (backplate) per chi opera con sistemi di raffreddamento LN2 in modo da facilitare la coibentazione ed il fissaggio dei relativi tolotti.

 

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Nulla è lasciato al caso sulla Rampage V Extreme dove son presenti 8 connettori a 4 pin (PWM per le ventole e connettori a 2pin per la rilevazione della temperatura tramite sensori termici.

 

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Ovviamente è stato riprogettato anche il Pannello Comandi software in modo da avere a monitor in una sola schermata le principali letture dei valori in tempo reale.

 

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I progettisti della serie ROG (Republic of Gamer) conoscono l’importanza di realizzare un comparto audio integrato di qualità. Il risultato è la tecnologia SupremeFX perfezionata con la versione 2014. La sezione audio è al solito schermata elettricamente dal resto del PCB e sono state implementate delle tecnologie per adattare automaticamente l’amplificazione a cuffie con diversa impedenza. Sono inoltre stati implementati dei profili audio direttamente onboard per poterli modificare con la semplice pressione di un pulsante della scheda madre, indipendentemente dal sistema operativo utilizzato.

 

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L’uso della funzione Virtual Surround permette di simulare un ambiente 7.1 utilizzando delle cuffie stereo. Inoltre, i controlli messi a disposizione sulla qualità della voce e sulla riduzione dei disturbi durante una sessione di gioco Lan Party permettono di individuare più rapidamente e con precisione un nemico, evitando di essere sorpresi in battaglia.

 

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I progettisti Asus tramite una serie di test indipendenti hanno compreso quanto è importante e vitale velocizzare anche il flusso dei pacchetti UDP sotto i 256 byte. Ed è per questo che la Rampage V Extreme si è dimostrata più veloce delle concorrenti nel garantire una fluidità di risposta durante le sessioni di gioco Lan Party.

 

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Scegli la modalità preimpostata più adatta a quello che stai facendo, tra ottimizzazione, gioco, media-streaming o condivisione-file per agire sulla larghezza di banda da dedicare alla singola applicazione e tarare alla perfezione tutto il sistema.

 

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E’ possibile assegnare delle funzioni macro ai tasti da F1 a F10 molto semplicemente, basta collegare la tastiera alla presa USB dedicata per attivare l’esclusivo microprocessore KeyBot e ottenere la funzione desiderata alla pressione di quel singolo tasto.

 

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Con RAMDisk è possibile dedicare parte della memoria di sistema come deposito temporaneo di file  di frequente utilizzo così da velocizzarne l’accesso. La migliorata edizione 2014 permette di allocare dinamicamente la memoria RAM non utilizzata e rilasciarla all’occorrenza. Ultima ma non meno importante funzione, tutti i file non vengono persi ma salvati allo spegnimento del PC per essere nuovamente disponibili alla nuova accensione.

 

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L’interfaccia UEFI del bios è stata nuovamente ridisegnata per offrire un approccio più semplificato tramite l’ambiente EZ Mode e quello Advanced Mode dedicato agli overclockers più esperti.

 

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TrueVolt USB ROG garantisce la potenza necessaria per tutti i vostri dispositivi grazie all’erogazione più pulita dei 5V.

 

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ASUS non manca di sottolineare la presenza di innumerevoli protezioni presenti sulla scheda madre, nonché di un nutrito schieramento di utility e software.

 


Specifiche tecniche

Riportiamo integralmente per completezza d’informazioni gli screen relativi alle specifiche di prodotto, disponibili anche sul sito del costruttore.

 

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Packaging e primo contatto

 

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Come da tradizione ASUS per i prodotti di fascia alta ROG, la confezione a sfondo rosso si presenta robusta, a libro con finestra d’ispezione e ricca d’informazioni.

 

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In linea con gli altri modelli della serie ROG, la Rampage V Extreme presenta un bundle completo arricchito dall’antenna Wi-Fi/Bluetooth e dal Backplate per l’utilizzo con sistemi di raffreddamento LN2. In bundle troviamo ben 10 cavi SATA, per sfruttare le numerose porte messe a disposizione dal chipset X99. Vera chicca per gli overclockers è l’OC Panel, che offre un guadagno ed un valore aggiunto tangibile date le numerose funzionalità offerte.

 

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Si tratta di una vera e propria console polifunzionale dedicata al monitoraggio e al controllo dei principali valori di sistema. Il vero valore aggiunto è offerto per l’utilizzo sotto regime di overclock grazie ai numerosi controlli a portata di mano (configurabili senza accedere al BIOS)  e ai 2 ingressi dedicati alla rilevazione della temperatura tramite sonde K. Quest’ultima feature permette un notevole risparmio all’utente che non dovrà più munirsi di un costoso termometro aggiuntivo dedicato a tale funzione. Per chi desidera maggiori informazioni su tale dispositivo vi rimandiamo a questo link .

 

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Le dimensioni del PCB della Rampage V Extreme corrispondono a quelle E-ATX (30,5cm x 27,2cm). I colori sono fedeli alla linea ROG, quindi PCB nero con i principali slot in rosso intervallati dai restanti neri.

 

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La parte sottostante non è proprio libera ma si evidenziano le due staffe di ritenzione del socket e del dissipatore del PCH X99. Notiamo le connessioni elettriche degli slot, due a piena banda x16, e due x8.Una tabella stampata sul retro del PCB riepiloga le configurazioni possibili e gli slot da utilizzare. Lo slot nero a piena lunghezza sembra anch’esso disporre di 8 connessioni elettriche ma ASUS lo dichiara come slot x4. Chiude il quadro la connessione x1 del penultimo slot PCI Express.

 


Layout nel dettaglio

Passiamo finalmente all’analisi nel dettaglio della Rampage V Extreme per carpirne i segreti e scoprire tutte (o almeno una buona parte) delle numerose funzionalità offerte, siano esse destinate all’appassionato di videogiochi o all’overclocker più incallito.

 

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Il socket LGA2011-v3 è prodotto da Lotes e le parti in metallo sono realizzate in un’elegante finitura brunita. ASUS ha adottato anche in questo caso il particolare X-Socket, giunto alla sua seconda edizione (X-Socket II), per facilitare la compatibilità con sistemi di aggancio dotati di staffa proprietaria. Ricordiamo infatti che il socket LGA 2011 (in entrambe le versioni) dispone già di staffa posteriore, di norma non removibile. In questo caso ASUS ci dà la possibilità di smontarla per poter installare tolotti o altri sistemi di raffreddamento “artigianali”.

 

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Le fasi digitali sono in totale sono 8. ASUS ha scelto di utilizzare dei PowIRStage IR3555 della Internal Rectifier, che garantiscono un’erogazione di corrente senza compromessi per chi si accinge ad overclockare la potente CPU Octa-Core con architettura Haswell-E, vale a dire il Core i7 5960X. A corredo ASUS propone condensatori black metallic da 10K e delle nuove induttanze MicroFine, che vanno a sostituire le precedenti Black Wings viste sulle ultime schede di classe ROG. Il socket è racchiuso lateralmente da 4 slot per DIMM compatibili con e sole DDR4. Gli accoppiamenti, per poter rispettare la configurazione del Quad Channel, sono facilmente individuabili dal colore rosso/nero. E’ possibile installare un quantitativo massimo di 64GB di memoria e raggiungere in regime di overclock la frequenza di 3300MHz agendo sul moltiplicatore delle sole RAM. Ovviamente è possibile bypassare tale limite intervenendo anche su altri moltiplicatori del bus BCLK e relativi rapporti messi a disposizione da Intel grazie a questa nuova architettura Haswell-E.

 

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Il chip che si occupa a livello digitale dell’erogazione della corrente al processore come abbiamo visto dalla sezione precedente è il nuovo EPU Digi+ IV (ASP1257), probabilmente una customizzazione del controller Internal Rectifier IR3580.

 

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Il controller della tensione delle RAM è il chip ASP1250.

 

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La Rampage V Extreme è provvista di ben 5 slot x16 (meccanici) e, come possiamo notare dallo schema in foto a destra, possiamo realizzare una configurazione CrossFireX/SLI di 4 VGA usufruendo di un massimo di 40 linee utilizzando i processori i7-5960X oppure i7-5930K, mentre scendono a 28 le linee utilizzabili adottando il Core i7-5820K. Con quest’ultima CPU si potrà comunque effettuare uno SLI di 3 VGA, un plagio quindi ad ASUS che ha bypassato, tramite opportuni switch, la limitazione della configurazione x16/x8/x4 in favore di una configurazione x8/x8/x8.  Tramite poi il micro-switch presente sulla Rampage V Extreme è possibile disattivare ciascuna scheda video installata senza necessariamente staccarla. Ciò è particolarmente utile in fase di diagnostica o in caso di overclock estremo con più schede video.

 

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Il controller ASM1074 pilota e mette a disposizione 4 porte USB 3.0.

 

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Tra il primo ed il secondo slot PCIe troviamo il generatore di clock ed i relativi switch compatibili con la tecnologia PCIe 3.0.

 

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Con la tecnologia SupremeFX 2014 Asus ha rivoluzionato e perfezionato la vecchia serie 2013. Ha ridotto le interferenze elettromagnetiche (EMI) e difatti troviamo i condensatori Premium ELNA. sulla Rampage V Extreme troviamo le uscite placcate in oro per un totale di 8 canali. Lato software Asus ha perfezionato le peculiarità tramite l’applicativo Sonic Studio per vivere un’esperienza Virtual-Sound 7.1 canali anche con normali cuffie stereo.

 

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Il chip Nuvoton NCT6791D si occupa della gestione delle ventole e della rilevazione delle temperature e dei voltaggi, già presente anche su schede madri Z97/Z87.

 

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Lungo la linea periferica del PCB la Rampage V Extreme offre tutta una serie di connettori Audio, USB2/3, connettori per i sensori termici e plug per ventole, oltre al micro pulsante rosso che consente di fare il boot dal secondo BIOS.

 

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Il chip Republic of Gamers che funge da interfaccia per le funzionalità Rog Connect.

 

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Non poteva mancare il connettore M.2 PCI Express. ASUS ha optato in questo caso per un connettore M.2 x4 Gen3, seguendo la pioneristica scelta di ASRock con la Z97 Extreme6, in modo da supportare futuri SSD compatibili con questo standard.

 

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In evidenza il connettore di alimentazione principale a 24pin ed alla sua destra i punti per la rilevazione delle singole tensioni.

 

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Questa è la zona più interessante per gli appassionati di overclock. Possiamo scorgere il multi selettore rosso per l’esclusione di uno dei 4 slot PCIe e relativa VGA connessa; il display a 2 cifre, prezioso in caso di problemi di boot; il tasto rosso On/Off e quello nero di Reset; il micro-switch Slow-Mode per abbassare il clock del processore in real time durante l’overclock estremo; i pulsanti Safe Boot, MemOK e Retry Button. In pratica tutti pulsanti che ci aiutano a mettere a posto i parametri del Bios in caso qualcosa andasse storto.

 

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ASUS ha adottato due connettori 8 + 4 PIN per l’alimentazione supplementare di corrente al socket.

 

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Ben 8 porte SATA (gruppo di destra) collegate direttamente al PCH X99 cui è possibile realizzare configurazioni RAID 0,1,5 e 10 (limitatamente alle porte 0-5). Nel gruppo di sinistra troviamo due porte SATA Express, una gestita dal PCH X99 e l’altra dal controller ASMedia. Ciascuna comprende 2 porte SATA 6 Gb/s e condividono la banda con lo slot PCIE_X4_1: quando quest’ultimo è occupato tali porte sono disabilitate.

 

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Il gruppo di porte I/O consta di 2 pulsanti, uno per il ClearCMOS e uno per la tecnologia ROG Connect. A seguire troviamo 2 porte USB2.0 con un attacco PS/2 misto per tastiera/mouse. Troviamo inoltre ben 10 porte USB3.0 tutte gestite dal controller ASMedia, ed una porta ethernet RJ45 gestita da Intel. Di seguito i 3 attacchi per l’antenna (in bundle) per connettere Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac e Bluetooth v4.0. Per finire i connettori placcati in oro dedicati al flusso I/O audio ed una presa S/PDIF.

 


BIOS

Passiamo adesso all’analisi dell’interfaccia dedicata al Bios. Come sappiamo, dopo l’introduzione dello standard UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) rilasciato da Intel nel 2007, tutti i fornitori si sono adoperati per riuscire a personalizzare a proprio piacimento l’ostico (fino a poco tempo fa) ambiente del BIOS. Il lavoro svolto da ASUS sull’interfaccia grafica del BIOS della Rampage V Extreme è stato nuovamente rivisto, regalando agli utenti una sempre maggiore soddisfazione in termini di navigabilità e comprensione.

 

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La schermata di default di accesso al BIOS è la EZ Mode che raggruppa i principali parametri di frequenza e temperatura, ma la più ricca per voci disponibili su cui intervenire è la Advanced Mode. La navigazione come si evince è raggruppata per schede, in totale 8.

 

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La sezione più interessante per gli Overclockers e gli Hardcore Gamers è la Extreme Tweaker, in quanto include tutti quei parametri sui quali agire per personalizzare ed overcloccare (aumentare) la frequenza di lavoro dei singoli componenti iniziando dai preset che permettono di avere delle basi di partenza in Overclock del Bclk o della RAM.

 

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Come si evince dagli screen, la Rampage V Extreme permette di arrivare tramite la variazione dello strap ad una frequenza astronomica di 11500 MHz. Cosa dite, ci arriveranno le CPU quantiche?

 

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Come RATIO per la CPU abbiamo un limite di 80x, stesso dicasi per il DRAM Frequency Ratio. Il CPU Level Up permette di portare in modalità automatica la CPU alla frequenza desiderata.

 

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Le sotto-voci relative ai Timings non mancano come anche la possibilità, assieme ai preset visti prima, di impostare quelli presenti nel chip SPD (Serial Presence Detect).

 

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Sulla sottosezione External Digi+ Power Control è possibile agire sui parametri di erogazione della potenza in watt alla CPU nonché sull’LLC e sulle RAM, per stabilizzare la tensione dei componenti sottoposti a stress.

 

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Nel sottomenu Tweaker Paradise è possibile agire su ulteriori parametri di corrente per raggiungere il proprio target di frequenza.

 

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Nella sotto sezione Internal CPU Power Management vi sono ulteriori parametri che incidono sulla potenza ed i regolatori interni al processore.

In screen i valori massimi di tensione che è possibile impostare, come vedete sono valori molto alti che solo con una scheda madre di classe ROG è possibile avere. Ovviamente devono essere utilizzati con molta cautela in relazione al tipo di raffreddamento adottato ed al tipo di overclock desiderato.

 

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Nella sezione Advanced, in particolare nella sottosezione CPU Configuration, troviamo tutte quelle impostazioni relative alle tecnologie di risparmio energetico della CPU, nonché il Ratio o meglio il rapporto di moltiplicazione che agisce direttamente sulla frequenza finale.

 

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In altre sottosezioni come Storage oppure USB Configuration ed Onboard è possibile personalizzare i devices collegati al sistema nonché la connettività ed il sistema a LED presente sulla Rampage V Extreme.

 

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La sezione successiva Monitor è molto ricca ed è possibile monitorare in tempo reale i parametri vitali del sistema come voltaggio e temperatura ed intervenire sui controlli di questi ultimi impostando degli allarmi.

 

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Nella sezione Boot andiamo a scegliere con quale dispositivo/periferica connessa avviare il sistema ed eventualmente le priorità di avvio tra le periferiche.

 

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Nell’ultima sezione Tool troviamo degli utili strumenti come l’ASUS EZ Flash 2 Utility con cui possiamo aggiornare il BIOS, salvare la sua configurazione nell’ASUS Overclocking Profile, oppure leggere le informazioni contenute nel chip SPD dei moduli DIMM tramite la voce SPD Information.

 

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Ed infine ci permette di salvare la configurazione o reimpostare quella di default.

 


Metodologia di prova e Piattaforma di test

I test eseguiti sulla Rampage V Extreme sono volti a verificare la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune, a verificarne la qualità e la competitività sul mercato ed a valutarne la stabilità della stessa sotto stress anche ricorrendo all’overclock spinto. Purtroppo anche se abbiamo in mano una scheda madre di classe ROG progettata per dare molte soddisfazioni in ambito overclock spinto, non potremo testarla con sistemi di raffreddamento non usuali in quanto Asus non ci ha dato il permesso per testarla sotto Cascade/LN2. I risultati che vi proponiamo sono quelli rilevati con tutte le impostazioni “ovviamente” a default del Bios tranne che per l’impostazione della frequenza della memoria, che quindi possono essere replicati da qualsiasi utente a parità di componenti e versione di Bios. Di seguito i componenti utilizzati per i test:

 

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Come si evince dalla tabella, abbiamo messo in comparazione i risultati ottenuti dalla Rampage V Extreme con le schede di altri brand. Questo perché il chipset è lo stesso come anche le altri componenti aggiunte e specificate in tabella.

 


Test Sintetici

 

3DMARK (Fire Strike)

Ultima versione disponibile del benchmark grafico più famoso ed apprezzato prodotto in rete. Realizzato dalla Futuremark, 3DMARK include tutto il necessario per valutare qualsiasi piattaforma hardware: dallo smartphone al tablet, notebook, laptop, desktop o PC da gioco ad alte prestazioni grazie a 3 tipologie di test. Il livello scelto per il test Fire Strike è quello più complesso e ricco di dettagli. Il motore grafico si basa sulle ultime librerie Microsoft: DirectX 11. Ogni dettaglio viene fatto risaltare con estrema precisione limitata solo dalla tecnologia del processore grafico. Il rendering mostrato utilizza le tessellation, l’illuminazione particellare, la simulazione di fumo, effetti di ombre di ultima generazione e svariati post processing.

 

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3DMARK 11

Benchmark prodotto da FutureMark, richiede la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.  La software house sviluppatrice afferma che i test sulla tessellation, l'illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. 3DMark 11 Advanced Edition permette di impostare tre modalità di benchmark in DX11, Performance, High ed Extreme. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d'illuminazione e ombre marcato. Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l'illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il benchmark è stato impostato per sfruttare per il calcolo della PhysX esclusivamente il processore e non la scheda video NVIDIA.

 

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MaxxMEM v2

MaxxMEM v2 misura la larghezza di banda (in GB/s)  del sottosistema di Memoria. Il risultato fornito di lettura e scrittura è molto attendibile e grazie ad uno sforzo dei programmatori il programma riesce a non essere influenzato dall’intervento del sottosistema della cache che ne altera il risultato accrescendone i valori.

 

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Test Compressione Dati e Multimedia

Passiamo adesso ai test che misurano le performance negli ambiti della Compressione e flusso Multimediale e vediamo le differenze che ci sono a parità di hardware tra la Rampage V Extreme e le contendenti. Chiariamo subito che sono stati modificati solo i timings delle memorie mentre i restanti sono stati settati tutti in auto.

 

7Zip 9.20

Questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni del sotto-sistema CPU – RAM. Il software riporta un valore espresso in MIPS (Million Istruction for Second). Il test comprende compressione, decompressione e valore generale.

 

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Cinebench R15

Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di contenuti tridimensionali, di testare le performance del sottosistema CPU / RAM. Entrambe le release consentono l’esecuzione del test utilizzando un solo core (fisico) della CPU rispetto a quello globale che sfrutta tutti i core sia fisici che logici presenti all’interno del processore.

 

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X264 Benchmark HD 3.0

Software che mediante la codifica video x264 sfrutta in maniera considerevole il sottosistema CPU <-> RAM e per questo è l’ideale per valutare le prestazioni delle schede sotto tale ambito.

 

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Overclock ed Efficienza

Ovviamente, dato il settore a cui è indirizzata la Rampage V Extreme non potevamo esimerci dall’eseguire test in overclock, limitatamente alle possibilità offerteci dal raffreddamento a liquido, per spingere la frequenza della CPU Core i7 5960X ben oltre la soglia di sicurezza dichiarata da Intel. Il tipo di test scelto per l’efficienza nello stressare il processore è CineBench nell’ultima release disponibile R15. Il test eseguito ovviamente è quello CPU multithreading che spalma su tutti i core logici il calcolo del rendering dei solidi rappresentati nella scena. Come frequenza massima di target per il cosiddetto Daily Use che consideriamo un giusto equilibrio tra temperatura raggiunta dal processore e voltaggio richiesto è di 4600MHz. Il punteggio ottenuto è puramente simbolico volto a verificare sia la stabilità della piattaforma che la frequenza delle memorie impostate a 1600 MHz che si è scelto di non overcloccare in quanto oggigiorno qualsiasi tipo di RAM può reggere tale frequenza e timings.

 

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Sicuramente avremmo potuto fare di meglio ma non è questo l’obbiettivo dell’articolo. Viceversa non potendo utilizzare tipi di raffreddamento non convenzionali, siamo riusciti a spingere le memorie oltre frequenza di target e grazie alla Rampage V Extreme vi mostriamo i risultati raggiunti.

 

CineR154600 2400  CineR15 18214600_2400  CineR15 18424600_2400

 


Consumi

Grazie della presenza di punti per la rilevazione delle tensioni in tempo reale, ci siamo avvalsi del noto tool CPU-Z (aggiornato all’ultima release 1.71.0) per la rilevazione e la stabilizzazione della frequenza del processore in tempo reale. Le misurazioni sono state effettuate con il sistema sotto carico tramite CinebenchR15 utilizzando come riferimento la frequenza limite di 4600MHz che è poi la stessa frequenza di test impostata da BIOS anche per le altre schede madri della comparativa. La frequenza della memoria è stata volutamente impostata e mantenuta a 1600MHz con timings 11-11-12-27 1T. Ovviamente per superare il test ogni scheda ha richiesto da BIOS, per poter chiudere il test senza errori, un determinato voltaggio. Al fine di rendere attendibile il test e porre le schede sullo stesso piano per verificarne la sezione di alimentazione e quindi la singola capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile, cosi da mettere sullo stesso piano l’intervento della sezione di alimentazione delle varie motherboard. Il profilo LLC impostato al livello 9 (al massimo possibile) da BIOS, sulla Rampage V Extreme ci ha permesso, grazie ai punti di misurazione delle tensioni, di rilevare tramite multimetro digitale un comportamento stabile con un Vdroop praticamente nullo, ossia di soli 0,001 volt. Ricordiamo che lo scopo del test mira principalmente ad analizzare l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione e non a ricercare il valore più alto per fini di gara o record. Ricordiamo anche che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale e di carico, poiché a determinate frequenze limite ed in generale sotto overclock, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale restituito su qualsiasi test effettuato rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma questo porta a scontrarsi con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:

 

Consumi

 

Il risultato ottenuto con il test effettuato sulla nuova versione R15 di Cinebench non ha permesso alla Rampage V Extreme di raggiungere il primo posto, raggiunto dalla controparte Gigabyte, mentre ha richiesto seppur di poco un voltaggio più basso. Il parametro di temperatura rilevato sul dissipatore passivo è da ritenersi relativo ed accettabile per il tipo di test e non assoluto in quanto dipendente dalla temperatura ambientale decisamente bassa rispetto a quella estiva, ma che lo scopo è di verificare se tale sezione è stata progettata con coerenza per sopportare gli stress dovuti all’overclock. Comunque possiamo constatare che le temperature registrate sui dissipatori della sezione di alimentazione sono risultate più basse delle controparti grazie ad un ottimo sistema di dissipazione passivo dotato di Heatpipe.

Ci teniamo infine a precisare che sconsigliamo per un daily clock a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC (Load Line Calibration) al massimo livello in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.

 


Conclusioni

 

oro  overclock

 

Prestazioni

5 stelle

Ottime prestazioni, come è lecito aspettarsi per la Rampage V Extreme. Dotazione di feature davvero completa.

Overclock

5 stelle

La Rampage V Extreme si conferma sempre ineccepibile in overclock. Un must-have soltanto per l’OC panel, davvero comodo per gli overclockers più incalliti.

Estestica

4,5 stelle

ASUS rimane fedele alla livrea rosso-nera che non stanca mai i suoi appassionati

Materiali

5 stelle

La componentistica adottata ci ha permesso di spingere un octa-core in overclock senza tentennamenti. Qualità dei VRM e del sistema di dissipazione di prim’ordine, come era lecito aspettarsi.

Prezzo

4 stelle

Circa 400€ per questa scheda madre. Non sono pochi, ma il prezzo è in parte giustificato dalle numerose feature presenti, nonché dalla presenza del prezioso OC panel.

Complessivo

5 stelle

 

 

 

Modello di punta presente in tutte le evoluzioni del chipset Intel, la Rampage V Extreme deve il suo successo, consolidato nel corso degli anni, sia alla serie ROG punta di diamante Asus per l’ambito dell’Overclock e Gaming (e per questo progettata per dare il massimo grado di soddisfazione in tale ambito), sia alla stabilità ed esperienza di ASUS in ambito BIOS, vero punto di riferimento. Nulla è lasciato al caso. Lo dimostra la completezza delle features e dei controlli disponibili, unita alla stabilità della sezione di alimentazione grazie alla componentistica selezionata sulla serie ROG ed al BIOS che nel corso degli anni è riuscito a presentarsi maturo ed in grado di offrire una compatibilità pressoché totale per esempio con i tipi di memorie, offrendo dei preset che permettono anche al neofita di spremere fino all’ultimo megahertz dai proprio componenti e raggiungere target di sicuro appagamento. Ma la marcia in più che l’ha portata a conquistare migliaia di overclockers, diciamolo, non tanto è il prezzo, decisamente oltre la media ma giustificato per la qualità e la robustezza che offre, ma è probabilmente l’accessorio OC Panel. In rete sono presenti video o immagini coadiuvate da risultati record di utenti che grazie alla serie ROG hanno ottenuto posizioni e traguardi a livello mondiale di tutto rispetto. Già la possibilità di utilizzare l’OC Panel, che abbiamo potuto analizzare in precedenti recensioni (vedi la Maximus VI Extreme) rappresenta un valore aggiunto sia in termini di soldi che di funzionalità di controllo e di misurazione in tempo reale delle tensioni e di clock. La presenza dei punti di rilevazione delle tensioni e l’ottimo circuito a controllo digitale DIGI+ giunto alla quarta release ne fanno un vero gioiello di tecnologia. Il numero di porte SATA3 ed USB 3.0 è molto elevato. Il BIOS, lo stiamo dicendo ormai da parecchie recensioni, è stato nuovamente rivisto e perfezionato (come se prima non lo fosse) ed è tra i più completi della categoria. Lato connettività possiamo recriminare soltanto l’assenza di una seconda porta Ethernet, ma sicuramente perdonata dalla presenza di connettività WiFi e Bluetooth e dalla presenza di slot per SSD M.2 x4.

 

PRO

  • OC Panel
  • Completezza dei controlli
  • Doti di Overclock
  • Qualità progettuale e componentistica
  • BIOS (tra i più completi)

 

Contro

  • Prezzo

 

Si Ringrazia ASUS per il sample fornitoci. 

Valter d’Attoma

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