Ciao Mondo 3!

007Oggi analizziamo la X99 Extreme6, una scheda di fascia media tra i molteplici modelli dotati del chipset X99 e dotati del nuovo socket 2011-v3. Le nuove schede madri con chipset X99, lo ricordiamo sono progettate per supportare le nuove CPU Intel con architettura Haswell-E (con CPU unlocked fino ad 8-core) e le nuove memorie DDR4, che si caratterizzano per una tensione operativa inferiore e frequenze potenzialmente maggiori rispetto alle precedenti DDR3.

 

 

 

 

 

 

 

asrock-logo

 

Al contrario di brand come ASUS, GIGABYTE o MSI, ASRock focalizza i propri sforzi quasi esclusivamente nel mercato delle schede madri. Grazie a questo costante impegno, è quindi riuscita a creare schede madri dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, per la gioia dei gamer, degli overclockers, ma anche degli assemblatori di server e sistemi embedded. Tra i tanti modelli a catalogo, la serie Extreme è da anni apprezzata per le sue capacità di overclock per l’utilizzo quotidiano unita all’ottimo rapporto qualità/prezzo. Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con l’overclocker Nick Shih, ASRock è riuscita catturare l’attenzione anche di coloro che fanno overclock estremo: la serie OC, con la sua caratteristica livrea giallo-nera, si è distinta nelle competizioni di overclock, riuscendo a contrastare persino la serie ROG di ASUS. Vedremo quindi nel corso della recensione se anche questo modello non certo di punta tra le schede ASRock dedite all’overclock riesce a distinguersi dalle concorrenti.

La ASRock Extreme6 è la prima scheda madre di cui vi proponiamo la recensione per il chipset X99 ma ne seguiranno ovviamente altre! Abbiamo purtroppo un grosso ritardo sulla pubblicazione di queste schede madri e ci scusiamo per questo con i nostri lettori. Era però nostra intenzione testare le nuove motherboards X99 con la CPU più potente attualmente sul mercato: il Core i7 5960X. In passato abbiamo notato come la sezione di alimentazione delle schede madri X79 fosse particolarmente delicata, e le schede madri più economiche, una volta messe alla frusta, avevano mostrato qualche tentennamento. L’acquisto di una CPU octa-core ci è sembrato quindi più che doveroso al fine di mostrarvi le potenzialità di queste costose schede madri nel caso peggiore di utilizzo. Purtroppo l’acquisto del Core i7 5960X si è rivelato piuttosto travagliato, non tanto per il costo, senza dubbio impegnativo, quanto piuttosto per la lunga attesa dal momento dell’acquisto alla consegna, quasi un mese! Stiamo cercando di colmare il ritardo accumulato nell’attesa dell’arrivo di questa CPU e nei prossimi giorni avrete modo di vedere anche l’aggiornamento della comparativa CPU, con protagonista il Core i7 5960X, che sarà confrontato con Core i7 5820K e Core i7 4790K. Fatta questa doverosa premessa, passiamo all’analisi della ASRock X99 Extreme6.

 


Intel X99

La ASRock X99 Extreme6 porta in serbo il nuovo chipset Intel per piattaforme Enthusiast. Vediamo insieme quali sono le principali novità.

 

Chipset X99

 

Guardando lo schema a blocchi delle piattaforme Intel X99, notiamo un importante passo avanti rispetto alla precedente generazione X79. Il supporto ai nuovi processori di classe Haswell-E compatibili con il nuovo socket LGA2011-v3 ci porta in dote anche il nuovo controller di memoria DDR4; ovviamente sia le CPU Haswell-E che le memorie DDR4 sono indispensabili al funzionamento della piattaforma X99, non essendo retro-compatibile con le precedenti generazioni di CPU e memorie. E’ stato mantenuto un controller di memoria di tipo quad-channel, come pure il numero di 40 linee dedicate al bus PCI-Express 3.0, anch’esse gestite direttamente dala CPU. Come abbiamo visto in occasione della presentazione della piattaforma, soltanto le CPU Core i7 5960X e 5930K offrono 40 linee PCI Express mentre la più economica 5820K ne offre “soltanto” 28.

 

X99 vs X79

 

Rispetto al chipset X79, l’X99 introduce importanti novità, come le 6 USB 3.0 e le ben 10 SATA 6 Gb/s. C’è inoltre il supporto alle nuove connessioni di storage SATA Express ed M.2, nonché all’interfaccia Thunderbolt di cui si avrà un beneficio con le periferiche esterne compatibili con tale standard, nelle schede madri che implementano tale porta. Le differenze rispetto al chipset Z97 si limitano invece alle 4 porte SATA 6Gb/s in più, di utilità discutibile visto che il bus di comunicazione tra CPU e chipset resta limitato a 20Gb/s. Per chi volesse approfondire il discorso vi rimandiamo all’articolo sul seguente link.

 


Caratteristiche esclusive principali

 

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Da quest’anteprima emergono i punti di forza della X99 Extreme6:

  • VRM con 12 fasi digitali
  • Supporta fino a 128GB DDR4 3000MHz (OC) in quad-channel (a condizione di trovare moduli di memoria da 16GB!)
  • Dual Gigabit LAN
  • 3x PCIe 3.0 x16 3-Way
  • Purity Sound® 2
  • Slot Ultra M.2

 

Guardiamole da vicino

 

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ASRock pubblicizza spesso il sistema di dissipazione delle fasi e sulle schede madri X99 questa caratteristica è effettivamente importante, viste le elevate potenze in gioco. Come vedremo è anche presente una heatpipe per garantire buone temperature anche in caso di overclock.

 

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Le induttanze della ASRock X99 Extreme6 permettono di erogare una corrente fino a 3 volte maggiore alla CPU, rispetto alle classiche induttanze che possiamo trovare nelle schede madri mainstream.

 

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ASRock ha avuto un occhio di riguardo anche per i VRM delle memorie: queste induttanze sono infatti progettate per resistere maggiormente al calore ed ai campi magnetici offrendo una stabilità ed un’erogazione di potenza maggiori.

 

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Unendo due die di silicio in un unico Mosfet, il nuovo Dual-N Mosfet risulta più efficiente ed in grado di fornire una maggiore corrente alla CPU. L’utilizzo di questo tipo di mosfet si rende inoltre necessario per ridurre l’area occupata sul PCB dalle fasi di alimentazione, dato il ristretto spazio a disposizione tra i due blocchi di RAM.

 

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Appositi test industriali condotti in ambiente standard e con una temperatura d’esercizio di 105° confermano che i nuovi condensatori giapponesi grazie all’uso del platino hanno un’aspettativa di vita del 20% maggiore, offrendo al contempo una maggiore stabilità e durata.

 

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ASRock non trascura alcun dettaglio neppure il lato estetico e con l’uso del colore nero conferisce al PCB della scheda madre un tono misterioso ed al contempo una maggiore solidità.

 

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ASRock è stata la prima al mondo ad adottare la più veloce interfaccia per SSD, l’Ultra M.2 (PCIe Gen3 x4) in grado di trasferire dati fino a 6 volte più velocemente rispetto all’attuale standard utilizzato dalle comuni schede madri, praticamente fino a 32Gb/s. Lo avevamo già visto sulla Z97 Extreme6 e non poteva mancare nel modello recensito oggi.

 

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La ASRock X99 Extreme6, oltre alle comuni DDR4 per sistemi desktop, supporta memorie ECC e RDIMM tipiche dei sistemi server, fino ad una capacità massima di 128GB.

 

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Realizzata con 12 Phasi digitali, la ASRock X99 Extreme6 è in grado di far fronte a tutta la corrente richiesta dal processore anche in ambito overclock senza porsi il minimo problema di surriscaldamento e performance.

 

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Con la tecnologia Purity Sound 2 viene offerto un flusso digitale HD a 7.1 canali grazie ad un DAC caratterizzato da un rapporto segnale/rumore di 115dB SNR. Si tratta del nuovo chipset Realtek ALC 1150, che rappresenta ormai il nuovo standard di qualità per l’audio integrato delle schede madri. Perfino i condensatori sono stati isolati per contenere eventuali disturbi il tutto per una purezza del segnale audio a livello degli audiofili più esigenti.

 

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I progettisti ASRock hanno mirato all’eccellenza con la ASRock X99 Extreme6, anche sul lato connettività grazie alla presenza di 2 porte ethernet in standard Gigabit controllate dai rispettivi Intel I218V e Qualcomm Atheros AR8171.

 

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I progettisti ASRock non hanno lasciato nulla al caso proteggendo la X99 Extreme6 e dispositivi annessi da violenti picchi di corrente causati sia da cariche elettrostatiche sia da correnti spurie provenienti dal cavo ethernet e quindi dal modem. La soglia di protezione è stata innalzata di 5 volte fino a soglie dell’ordine di 2000 Volt.

ASRock ha voluto eccellere anche dal lato delle applicazioni non lasciando nulla al caso permettendovi di ottimizzare il vostro sistema grazie all’ASRock APP Shop.

 

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Un anno di sottoscrizione gratuita per un risparmio immediato di ben 49,99$ al servizio ASRock Cloud che vi permetterà di essere connessi al vostro PC con qualsiasi dispositivo mobile ed accedere a qualsiasi contenuto: immagini, documenti e file di lavoro saranno sempre a vostra disposizione per una produttività o uno svago senza compromessi.

 

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Grazie alla tecnologia HDD Saver potrete spegnere i vostri hard disk direttamente dal sistema operativo, risparmiando sia la vita dei vostri dispositivi che sprechi di corrente.

 

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Grazie alla presenza di una porta Thunderbolt a 5 Pin potrete collegare fino a 6 dispositivi per elevate velocità di trasferimento.

 

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Con un’apposita suite software potrete personalizzare ed incrementare la potenza del vostro sistema. Onde evitare di dimenticarsi la password è possibile utilizzare la vostra pen drive USB come chiave per autenticarsi sul vostro sistema automaticamente e grazie alla tecnologia UEFI potrete godere sia di un avvio più veloce che accedere in modo semplice alle numerose voci di cui è composto il setup del BIOS.

 

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Anche i vostri bambini navigheranno più i sicurezza grazie alla tecnologia Online Management Guard, per un controllo dei contenuti internet più oculato.

 

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La ASRock X99 Extreme6 beneficia di una tecnologia che deumidifica automaticamente il sistema quando non lo state utilizzando. Nessun driver ottico è richiesto per l’installazione dei driver che si potrà svolgere in tutta sicurezza tramite una memory stick USB grazie alla tecnologia UEFI.

 

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E grazie alla tecnologia XFast RAM e XFast LAN velocizzerete il lavoro in esecuzione sia se state utilizzando Photoshop che navigando in internet oppure durante una sessione di Lan Party. Anche sul livello qualitativo dell’audio non avrete nulla da invidiare grazie al supporto alla tecnologia DTS.

 


Specifiche tecniche

Riportiamo integralmente per completezza d’informazioni gli screen relativi alle specifiche di prodotto, disponibili anche sul sito del costruttore.

 

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Packaging e primo contatto

 

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La confezione si presenta ben solida a forma di valigetta e di un nero prevalente che fa da sfondo facendo risaltare le molteplici feature che accompagnano la ASRock X99 Extreme6.

 

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Il bundle che troviamo nella confezione è composto da un’esaustiva guida cartacea con il classico supporto DVD ottico che comprende drivers ed un’abbondante collezione di utility, drivers (indispensabili) e applicazioni che vi permettono di rendere il sistema totalmente versatile, personalizzabile e produttivo. Come cavetteria troviamo la classica mascherina, un cavo di alimentazione SATA per abilitare la funzione HDD saver, 4 cavi SATA 3 con clip di ritenzione e 2 bridge per realizzare configurazioni multi-VGA SLI (2-way e 3-way).

 

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Il colore nero del PCB permette un maggior risalto sia degli slot di RAM che dei dissipatori nonché una leggibilità maggiore delle numerose informazioni serigrafate sul PCB, che aiutano a comprendere la funzione dei vari connettori disponibili. La disposizione degli slot di espansione nonché del cuore della ASRock X99 Extreme6 (ossia il socket di nuova generazione LGA 2011-v3 necessario ad ospitare i nuovi processori di classe Haswell-E e gli 8 slot per i nuovi moduli RAM DDR4) è l’ormai collaudato schema che troviamo su ogni scheda madre: nella metà superiore i dispositivi attivi quali alimentazione, CPU e memorie e sulla sinistra gli attacchi I/O, mentre nella parte inferiore troviamo gli slot di espansione PCIe, le porte SATA nonché i connettori vari per portare sullo chassis le numerose porte di I/O.

 

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La superficie sottostante del PCB risulta abbastanza pulita e libera da elementi estranei, tranne per le viti del sistema di dissipazione e la staffa di ritenzione del socket LGA2011-v3. Dietro ai VRM notiamo inoltre la presenza di 6 phase doubler delle fasi di alimentazione.

Ma vediamo più da vicino quali segreti nasconde la ASRock X99 Extreme6.

 


Layout nel dettaglio

 

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Dalla prima foto possiamo vedere che non c’è molto spazio tra il socket e gli slot che ospitano i moduli RAM: con un dissipatore particolarmente voluminoso e moduli RAM particolarmente alti, potreste incorrere in dei problemi, stesso dicasi per la flangia del dissipatore di calore dei VRM, che potrebbe creare problemi di incompatibilità. Quindi occorrerà un po’ di oculatezza nello scegliere il dissipatore più opportuno, specialmente se volete intraprendere la strada dell’overclock grazie alle doti della ASRock X99 Extreme6: in caso di dubbio, le soluzioni a liquido sono quelle che garantiscono la migliore compatibilità in queste situazioni “affollate”. E’ bene far notare la presenza di una generosa heatpipe che collega il dissipatore superiore con quello laterale, offrendo complessivamente una abbondante superficie dissipante alle 12 fasi destinate ad alimentare la CPU.

 

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Il socket LGA2011v3 è di produzione Foxconn ed è di un color brunito lucido. Il sistema di chiusura è lo stesso utilizzato dalla precedente serie X79.

 

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Il numero di induttanze e quindi di fasi (12) presenti sulla ASRock X99 Extreme6 è abbondante, sufficiente ad erogare tutta la corrente necessaria specie nel caso del nuovo processore di punta, Intel Core i7-5960X con i suoi 8 core fisici. Nel dettaglio, i VRM della CPU nella Extreme 6 sono gestiti da un controller Intersil ISL6379 (a 6 fasi) in combinazione con 6 phase doubler ISL6611A (visibili sul retro del PCB), per un totale di 12 fasi. Ciascuna fase è composta da un mosfet Dual N-Channel (due mosfet all’interno dello stesso chip) della Fairchild Semiconductors, da un’induttanza da 60A e da un condensatore. ASRock ha optato per un mix di condensatori elettrolitici 12K e condensatori SMD al tantalio, per via dell’esiguo spazio a disposizione sul PCB. Ricordiamo che come per le schede madri per le CPU Haswell (serie Z87 e Z97), anche le X99 hanno il compito di fornire una tensione di circa 2V alla CPU, che al suo interno dispone di ulteriori VRM integrati per alimentare separatamente le differenti zone della CPU (con un tensione sensibilmente più bassa). Per finire, facciamo notare che ASRock ha adottato lo stesso controller ISL6379 per gestire i VRM i moduli di memoria DDR4, divisi in due blocchi con due fasi ciascuno. Anche per queste fasi ASRock ha scelto l’utilizzo di Mosfet della Fairchild Semiconductors, con condensatori al Tantalio o Solid Capacitors da 12K ed induttanze di ottima qualità.

 

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L’insieme di porte I/O è composto da 2 porte USB 2.0 ed un attacco PS/2 misto mouse/tastiera, il micro pulsante di clear CMOS, 6 porte USB 3.0, una porta eSATA, 2 attacchi Ethernet RJ45 in standard Gigabit ed il blocco di I/O audio.

 

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I 5 slot PCIe sono dislocati razionalmente in modo da poter realizzare un sistema a 3-Way sia SLI che CrossFire anche in caso di schede video dotate di dissipatori particolarmente voluminosi, grazie alla buona distanza tra gli slot PCIe x16 a lunghezza piena. Ricordiamo che con CPU Core i7 5960X e 5930K sarà possibile ottenere una configurazione x16/x16/x8 (3-way SLI o CrossFire), mentre installando una CPU 5820K la bandwidth disponibile si limiterà a x16/x8/x4: non sarà quindi possibile installare un 3-way SLI con questa CPU. Occorre inoltre ricordare che l’ultimo slot condivide 4 linee con lo slot per SSD Ultra M.2. Non sarà quindi possibile effettuare un 3-way SLI con CPU top di gamma e sfruttare al contempo l’ultra M.2. Per finire, troviamo 2 slot PCI Express 2.0 x1 mentre sono assenti slot PCI tradizionali. Da notare la presenza di un connettore molex in prossimità del primo slot PCI Express, il cui collegamento è consigliabile per stabilizzare l’alimentazione degli slot PCI Express in caso di configurazione multi-VGA. Purtroppo l’accesso a questo connettore è piuttosto scomodo rispetto ad un posizionamento angolato sul lato destro della scheda madre.

 

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La qualità della sezione audio è ben curata e il sistema Purity Sound 2 è schermato dal resto del PCB per evitare eventuali interferenze. Sotto la schermatura si nasconde il processore Realtek ALC1150 che grazie alla presenza di condensatori giapponesi Nichicon espressamente progettati per impianti audio permettono di usufruire di un segnale più puro. Infine, per chi fa un utilizzo frequente delle cuffie, troviamo il chip della Texas Instruments TI NE5532 che ne amplifica il segnale senza aumentarne le distorsioni ad alte frequenze.

 

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Tra il 1° ed il 3° slot possiamo notare la classica batteria a pastiglia, mentre sulla destra l’attacco Ultra M.2 che beneficia della velocità del Bus PCIe 3.0 per SSD con lunghezza fino a 110mm. Tra il 3° ed il 5° slot PCI Express troviamo il controller Nuvoton per la rilevazione delle tensioni e il controllo del regime di rotazione delle ventole nonché uno slot mini PCIe. In questo slot sarà possibile installare un modulo WiFi/Bluetooth, fornito di serie nella variante Extreme6/ac.

 

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Lungo il perimetro di base troviamo vari connettori che permettono tramite apposita cavetteria di portare le porte I/O sullo chassis e quindi all’esterno (tra cui quello Thunderbolt identificato dalla sigla TBT1) ed il selettore con cui scegliere con quale BIOS effettuare il boot. Accanto ad esso anche un tradizionale jumper per il Clear Cmos, che fa il paio con il pulsante presente nella mascherina posteriore di I/O.

 

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Particolare apprezzato e posto in controtendenza in questa zona invece che sul lato destro, i pulsanti di accensione/spegnimento e reset nonché il display a 2 cifre per la diagnostica.

 

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Ben 10 porte SATA3 6Gbps permettono anche ai più esigenti un ampio utilizzo di periferiche di massa. Come detto, sono tutte gestite dal chipset X99.

 

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Oltre al classico connettore EATX di alimentazione a 24 PIN abbiamo alla sua sinistra 2 connettori per periferiche USB 3.0 mentre alla sua destra una vera e propria porta USB2.0 che può rivelarsi molto utile per installare internamente periferiche o alimentare altri accessori.

 

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Distinguiamo in foto il connettore ausiliario di alimentazione per la zona socket e l’Heat-Pipe che unisce le due flange per una migliore dissipazione del calore.

 


BIOS

Passiamo adesso all’analisi dell’interfaccia dedicata al BIOS. Come sappiamo, dopo l’introduzione dello standard UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) rilasciato da Intel nel 2007, tutti i fornitori si sono adoperati per riuscire a personalizzare a proprio piacimento l’ostico (fino a poco tempo fa) ambiente del BIOS. ASRock ha svolto un ottimo lavoro sull’interfaccia grafica del BIOS rendendo comprensibile ogni settaggio grazie alla nota descrittiva che appare sulla destra ed al System Browser che mostra le varie sezioni del layout. Ma è sena dubbio la completezza a livello di settings che permette agli utenti più esigenti di overcloccare con precisione il proprio sistema.

 

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La navigazione è suddivisa a schede, quella di default è la Main che restituisce le caratteristiche principali del sistema quali del processore e della memoria, sia in termini di frequenza che di capacità installata ed utilizzabile.

 

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La sezione più interessante per gli Overclockers e gli Hardcore Gamers è la OC Tweaker in quanto include tutti quei parametri sui quali agire per personalizzare ed overcloccare (aumentare) la frequenza di lavoro dei singoli componenti, iniziando dai preset che permettono di avere delle basi di partenza in Overclock del Bclk o della RAM e salvare i template di configurazione richiamandoli all’occorrenza.

 

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Nella sottosezione CPU Configuration vi mostriamo i valori massimi che è possibile impostare con la X99 Extreme6 e che sono di molto al di sopra dei limiti raggiungibili ed utilizzabili con qualunque hardware compatibile con questa scheda madre. Come vediamo con uno Strap di 300 ed un moltiplicatore (Ratio) di 120 il sistema imposterebbe una frequenza di processore di 36000 Mhz. Siamo nel futuribile…

 

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Nella sottosezione relativa alla RAM DRAM Configuration molto ricca e completa di settings è possibile utilizzare anche i preset oltre ai profili XMP memorizzati dal produttore delle memorie.

 

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Le sotto-voci relative alla sezione FIVR Configuration non mancano di settaggi ugualmente importanti necessari per agire sui voltaggi richiesti dalle varie sezioni del processore per reggere una determinata frequenza. Ricordiamo che Haswell-E ha dei VRM integrati, quindi potremo agire anche sulla tensione di alimentazione di questi ultimi.

 

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Passando al menu Advanced andiamo ad agire su tutte quelle impostazioni relative alle tecnologie della CPU nonché sul chipset e sulla connessione Thunderbolt e molto importante la configurazione degli hardisk per impostare ad esempio il livello RAID.

 

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Non meno importante la sezione Tool da cui dobbiamo agire per ad esempio aggiornare la versione del bios in uso.

 

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Nella sezione successiva H/W Monitor è possibile monitorare in tempo reale i parametri vitali del sistema come voltaggio e temperatura ed intervenire sui controlli di questi ultimi impostando degli allarmi.

 

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Nella sezione Security possiamo impostare la password per controllare gli accessi sia al sistema che alla configurazione del Bios.

 

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Nella sezione Boot scegliamo con quale dispositivo/periferica connessa avviare il sistema ed eventuali priorità di avvio tra le stesse.

 

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Ed infine salvare la configurazione o reimpostare quella di default.

 


Metodologia di prova e Piattaforma di test

I test eseguiti sulla ASRock X99 Extreme6 sono volti a verificare la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune, a verificarne la qualità e la competitività sul mercato ed a valutarne la stabilità della stessa sotto stress anche ricorrendo all’overclock. Poi come pratica d’uso comune tra i brand abbiamo notato un regime di overclock del processore al di fuori della velocità di target preimpostata da Intel, per cui i risultati che vi proponiamo sono quelli rilevati con tutte le impostazioni “ovviamente” a default del Bios che quindi possono essere replicati da qualsiasi utente a parità di componenti e versione di Bios. Ovviamente ci siamo preoccupati di aggiornare la versione di bios all’ultima disponibile sul sito ufficiale del produttore. Di seguito i componenti utilizzati per i test:

 

Componenti

 

Anche se i moduli di memoria utilizzati, che ricordiamo questa nuova serie di piattaforme X99 introduce le nuove DDR4, sono i grado di lavorare ad una frequenza spinta di 2800 se non 3000 MHz, quella scelta di lavoro è stata di 2133 MHz impostando i soli timings principali a 15-15-15-36 2T e lasciando in auto i restanti, in considerazione sia della tipologia di memorie DDR4 che del fattore “raggiungibile da tutti i processori”, senza doversi affidare al fattore limitante del batch fortunato o meno che come sappiamo porta il singolo processore ad esser tollerante o limitante verso frequenze più alte. Altro fattore importante è quello di presentarvi dei test d’utilizzo comune che siano replicabili da tutti per verificare e confrontarne i valori anche per il semplice fatto di valutarne le performance.

 


Test Sintetici

 

3DMARK (Fire Strike)

Ultima versione disponibile del benchmark grafico più famoso ed apprezzato prodotto in rete. Realizzato dalla Futuremark, 3DMARK include tutto il necessario per valutare qualsiasi piattaforma hardware: dallo smartphone al tablet, notebook, laptop, desktop o PC da gioco ad alte prestazioni grazie a 3 tipologie di test. Il livello scelto per il test Fire Strike è quello più complesso e ricco di dettagli. Il motore grafico si basa sulle ultime librerie Microsoft: DirectX 11. Ogni dettaglio viene fatto risaltare con estrema precisione limitata solo dalla tecnologia del processore grafico. Il rendering mostrato utilizza le tessellation, l’illuminazione particellare, la simulazione di fumo, effetti di ombre di ultima generazione e svariati post processing.

 

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3DMARK 11

Benchmark prodotto da FutureMark, richiede la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.  La software house sviluppatrice afferma che i test sulla tessellation, l'illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. 3DMark 11 Advanced Edition permette di impostare tre modalità di benchmark in DX11, Performance, High ed Extreme. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d'illuminazione e ombre marcato. Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l'illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il benchmark è stato impostato per sfruttare per il calcolo della PhysX esclusivamente il processore e non la scheda video NVIDIA.

 

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Purtroppo pur verificando la versione dei driver 3.44 e reinstallando nuovamente il sistema operativo Windows 7 x64 con relative patch, non siamo riusciti a completare il test Combined Score perché è continuato a crashare e quindi non il benchmark non ha potuto restituirci uno score finale.

 

MaxxMEM v2

MaxxMEM v2 misura la larghezza di banda (in GB/s)  del sottosistema di Memoria. Il risultato fornito di lettura e scrittura è molto attendibile e grazie ad uno sforzo dei programmatori il programma riesce a non essere influenzato dall’intervento del sottosistema della cache che ne altera il risultato accrescendone i valori.

 

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Test Compressione Dati e Multimedia

Passiamo adesso ai test che misurano le performance negli ambiti della Compressione e flusso Multimediale e vediamo le differenze che ci sono a parità di hardware tra la Asus Maximus VII Gene e le contendenti. Chiariamo subito che sono stati modificati solo i timings delle memorie mentre i restanti sono stati settati tutti in auto.

 

7Zip 9.20

Questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni del sotto-sistema CPU – RAM. Il software riporta un valore espresso in MIPS (Million Istruction for Second). Il test comprende compressione, decompressione e valore generale.

 

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Cinebench R15

Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di contenuti tridimensionali, di testare le performance del sottosistema CPU / RAM. Entrambe le release consentono l’esecuzione del test utilizzando un solo core (fisico) della CPU rispetto a quello globale che sfrutta tutti i core sia fisici che logici presenti all’interno del processore.

 

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X264 Benchmark HD 3.0

Software che mediante la codifica video x264 sfrutta in maniera considerevole il sottosistema CPU <-> RAM e per questo è l’ideale per valutare le prestazioni delle schede sotto tale ambito.

 

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Overclock ed Efficienza

Ovviamente non potevamo esimerci dall’eseguire un test in overclock considerando il tipo di raffreddamento a liquido i cui componenti sono accessibili ed utilizzati da molti appassionati Gamers e smanettoni. Il tipo di test scelto per l’efficienza nello stressare il processore è CineBench nell’ultima release disponibile R15. Il test eseguito ovviamente è quello CPU multithreading che spalma su tutti i core logici il calcolo del rendering dei solidi rappresentati nella scena. Come frequenza massima di target per il cosiddetto Daily Use che consideriamo un giusto equilibrio tra temperatura raggiunta dal processore e voltaggio richiesto è di 4600MHz. Il punteggio ottenuto è puramente simbolico volto a verificare sia la stabilità della piattaforma che la frequenza delle memorie impostate a 2133 MHz.

 

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Consumi

In assenza di punti per la rilevazione delle tensioni in tempo reale ci siamo avvalsi del noto tool CPU-Z (aggiornato all’ultima release 1.71.0) per la rilevazione e la stabilizzazione della frequenza del processore in tempo reale. Le misurazioni sono state effettuate con il sistema sotto carico tramite CinebenchR15 utilizzando come riferimento la frequenza limite di 4600MHz. La frequenza della memoria è stata volutamente impostata e mantenuta a 2133MHz con timings 15-15-15-36 2T. Per superare il test la scheda ha richiesto da BIOS, per poterlo chiudere senza errori, un determinato voltaggio. Ovviamente siamo dovuti intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile e verificare il comportamento della sezione di alimentazione sotto carico. Il profilo LLC impostato ad 1 (al massimo possibile) da BIOS, sulla ASRock X99 Extreme6 ci ha permesso di  rilevare tramite il tool CPU-Z un comportamento stabile con un Vdroop praticamente nullo. Ricordiamo che lo scopo del test mira principalmente ad analizzare l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione e non a ricercare il valore più alto per fini di gara o record. Ricordiamo anche che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale e di carico, poiché a determinate frequenze limite ed in generale sotto overclock, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale restituito su qualsiasi test effettuato rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma questo porta a scontrarsi con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:

 

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Anche il parametro di temperatura rilevato sulle flange dissipatrici è da ritenersi accettabile per il tipo di test che condotto con il raffreddamento della CPU tramite waterblock non ha richiesto una ventola dedicata grazie anche alle temperature relativamente basse di stagione.

Ci teniamo infine a precisare che sconsigliamo per un daily clock a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC (Load Line Calibration) al massimo livello in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.

 


Conclusioni

 

oro

 

Prestazioni

4,5 stelle

 Buone prestazioni anche con la ostica CPU Core i7 5960X, manca qualche feature come il SATA Express o il supporto al 4-way SLI ma niente di indispensabile

Overclock

4 stelle

 Componentistica di qualità regala discrete soddisfazioni in tale ambito, buono il comportamento con la CPU, qualche difficoltà in più con le RAM

Estestica

4 stelle

 La linea blu-nera è ormai uno standard per la serie Extreme di ASRock. Nel complesso

Materiali

5 stelle

 La componentistica adottata ci ha permesso di spingere un octa-core in overclock senza tentennamenti. Apprezzato l’utilizzo dell’heatpipe per il sistema di dissipazione dei VRM

Prezzo

4,5 stelle

Circa 270€ per questa robusta scheda madre adatta a realizzare una workstation senza grosse limitazioni

Complessivo

4,5 stelle

 

 

ASRock, presente sul mercato delle schede madri ormai da diversi anni, conferma il livello qualitativo della scheda recensita X99 Extreme6. La componentistica nonché la cura progettuale e la ricchezza del comparto software fanno alzare il rapporto qualità prezzo, che al momento in cui scriviamo abbiamo verificato su un noto shop italiano di indubbia affidabilità, è di circa 270 Euro. Ricordiamoci che stiamo parlando di una scheda di fascia alta dove troviamo in dotazione sia lo slot Ultra M.2, sia due porte ethernet di qualità oltre, a supportare ben 128 GB di memoria RAM di tipo misto DDR4 ECC / RDIMM a correzione d’errore, per cui adatta ad assemblare una macchina mission critical. Da una scheda madre di fascia alta ci saremmo potuti aspettare il supporto al 4-way SLI o al 3-way SLI con il Core i7-5820K, ma visto il target non-ci sembrano grosse limitazioni. Il prezzo in Italia è forse un po’ elevato rispetto ad alcuni modelli della concorrenza, ma il buon comportamento con la CPU Core i7 5960X (anche in overclock) ci ha confermato la qualità dei componenti della ASRock Extreme6. Ci sentiamo quindi di consigliarla a tutti coloro che sono in procinto di costruirsi una workstation e che non hanno intenzione di sborsare oltre 400€ per una top di gamma.

 

PRO

  • Qualità progettuale e componentistica
  • Dual BIOS
  • Thunderbolt
  • Ultra M.2 socket
  • DDR4 ECC / RDIMM support
  • 12 Digital Power Phase Design
  • Dual Ethernet

 

CONTRO

  • Assenza di spinotti per i punti di rilevazione delle tensioni
  • Assenza Sistema di connettività WiFi (ma esiste una versione ac che ne è dotata)

 

Si Ringrazia ASRock per il sample fornitoci.

Valter d’Attoma

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